C. Giorgi b. M. Brengle 6-4 6-4 (da Londra, il nostro inviato)
È una situazione particolare quella che deve fronteggiare Camila Giorgi nel mercoledì di Wimbledon. Ha sconfitto al primo turno la testa di serie numero 21 Sevastova, e si ritrova di fronte una giocatrice dalla classifica ben più bassa come Madison Brengle (attualmente numero 108). Eppure rimane l’ombra dei precedenti negli scontri diretti a oscurare una quadro altrimenti luminoso: contro Brengle, Giorgi ha sì vinto due volte ma ci ha perso tre, incluso l’unico match su erba. Ci si aspetta il tipico confronto di stili: il tennis offensivo e di dominio dello scambio di Camila contro quello di Brengle che si appoggia sulla palla avversaria per allungare il palleggio prendendo meno rischi. La giornata è calda, ma il sole è schermato dalle nuvole. Per il momento al Court 17 non c’è vento.
Confermando la sua attitudine non troppo offensiva, Brengle vince il sorteggio e sceglie di ricevere. Sin dai primi giochi si capisce che Giorgi ha deciso di non accettare unicamente lo scambio da fondo, ma anzi ha l’intenzione di venire a rete (saranno 23 le volte alla fine del match) appena se ne presenta l’occasione. Solo che non sempre ne ha la possibilità, perché Madison riesce spesso a tenere la palla sufficientemente profonda. Brengle non è una giocatrice facile da affrontare, non solo perché prende pochi rischi e sbaglia raramente, ma anche perché la sua palla viaggia a velocità differente a seconda se colpisca di rovescio (più teso e rapido) o di dritto (parabola quasi tenera e appoggiata). Anche per questo prenderle le misure ed entrare in ritmo non è semplice. Sono tre i break che definiscono il set: il primo a favore di Brengle arriva quando Camila commette due doppi falli. Il secondo che riporta le cose in parità è determinato da un paio di gratuiti di Madison fra i pochi davvero evitabili. Quello decisivo arriva al decimo gioco: Giorgi in risposta è concentratissima su ogni colpo, vince tre scambi consecutivi e si ritrova il set in mano suggellato da un doppio fallo di Brengle: 6-4.
L’inizio di secondo set è la dimostrazione che Brengle è una giocatrice che difficilmente scende sotto un certo standard: se si riesce a stare al di sopra si prende il sopravvento, ma se si cala la situazione si rovescia. Giorgi commette qualche errore di troppo da fondo (specie di dritto), ma anche a rete, e in un attimo si ritrova sotto di due break: 0-3. Quando però torna a essere più precisa i game in serie diventano a suo favore: sono cinque di fila, che la portano a servire per il match sul 5-3. È il game più lungo della partita: Giorgi arriva ad avere tre match point, Brengle due palle break, e alla fine è Madison che ha la meglio, anche se sul terzo match point Camila ha mandato lungo un dritto quasi a campo aperto quando ormai sembrava fatta. 5-4 servizio Brengle. Ma la fine è solo rinviata, Giorgi chiude approfittando anche di un nastro a favore e di un doppio fallo di Brengle, ancora sull’ultimo punto. Madison ha commesso due doppi falli in tutto il match, entrambi fatali, perché compiuti sul set point.
Un’ora e 18 minuti di gioco: 34 minuti il primo set, 44 il secondo, per una Giorgi sicuramente positiva ma che ha ancora margini di miglioramento specialmente nella solidità del dritto. Saldo totale vincenti/errori non forzati: Brengle -3 (3/6), Giorgi +10 (40/30). Dei trenta errori non forzati, 21 da fondo e di questi 17 di dritto e solo 4 di rovescio. Al terzo turno la sfida sarà a Siniakova o Jabeur, ma si dovrà attendere 24 ore per conoscere la vincitrice. A causa della pioggia il match è stato cancellato e si svolgerà nel day 4 (5 luglio).
Anche questa volta Camila si presenta in conferenza stampa con il suo hitting partner e senza papà Sergio.
In tutti e due i set hai lasciato andare avanti l’avversaria e poi hai rimontato.
Ho sbagliato a esagerare su qualche scambio. In compendo sono soddisfatta di come ha funzionato il servizio, e questo mi ha dato tanta fiducia.
Dici che ha funzionato il servizio, ma nel match ci sono stati dieci break su venti game.
Lo dico perché ho servito meglio rispetto al primo turno. Poi grazie al servizio mi sono aperta tantissimo il campo e questo mi ha aiutato molto.
Brengle si appoggiava sulla tua palla, e spingeva poco di suo. Ha messo a segno solo tre vincenti.
Sì è così, ho fatto tutto io.
Cosa ti ha soddisfatto di più di queste due partite?
Sono mentalmente serena, e così anche se sono sotto nel punteggio non esco dalla partita. Penso di avere giocato meglio oggi che nel primo turno.
Lo guardi il tabellone, visto che sono cadute tante teste di serie?
No, guardo solo la partita successiva, tanto se si va avanti prima o poi le giocatrici più forti si trovano comunque. Ho saputo che Wozniacki (la testa di serie più alta nella sua parte di tabellone n.d.r.) è stata eliminata. Ma è normale, siamo donne.
Per il prossimo turno preferiresti Siniakova o Jabeur?
Non so, tanto poi io faccio il mio gioco
Sei sempre elegantissima. Come funziona per i tuoi vestiti?
La stilista è mamma. Mamma ha sempre nuove idee. Lei disegna i modelli e ci sono persone che poi li realizzano. Al momento i vestiti sono solo per me, ma a gennaio inizierà la commercializzazione. Il nome del marchio sarà Giomila.
A quali altre tenniste vedresti bene i tuoi abiti?
Non lo so, non seguo il tennis femminile, sto già tante ore in campo. Ma penso che non siano adatti solo a tenniste, per come sono disegnati vanno bene anche per chi fa palestra, ginnastica artistica.
E una volta finito con il tennis per il futuro mi piacerebbe tantissimo fare la disegnatrice di moda.
Quanti vestiti hai pronti per Wimbledon?
Non so il numero preciso. Ne ho tantissimi.
P.S. nell’intervista a Giorgi di lunedì era stato erroneamente indicato che Brengle avesse vinto gli ultimi tre di quattro confronti. In realtà il dato era incompleto. Questo il quadro esatto:
2016 Miami (hard) Brengle d. Giorgi 6-4 6-3
2014 Indian Wells (hard) Giorgi d. Brengle 6-2, 6-2
2012 Nottingham (grass) Brengle d. Giorgi 6-3 3-6 6-3
2012 Fort Walton Beach (hard) Brengle d.Giorgi 7-5 6-4
2011 Bronx NY (hard) Giorgi d. Brengle 3-6 7-6(1) 6-3
Mi scuso per l’errore commesso. Un grazie a Fabius Buzzi per averlo segnalato.