[12] N. Djokovic vs [2] R. Nadal 6-4 3-6 7-6(9) sospesa (da Londra, il nostro inviato)
Tutti sono ancora storditi e ammirati al tempo stesso dopo l’epica maratona di Isner e Anderson, terminatasi dopo 6 ore e 36 minuti e vinta dal sudafricano 26 a 24 al quinto! Ma non c’è tempo da perdere. Sono le 20 ora di Londra e Djokovic e Nadal hanno solo tre ore di tempo per ultimare la loro tanto attesa 52esima sfida. Per un decreto della municipalità di Wimbledon, infatti, a partire dalle 23 si spengono le luci e si chiudono i battenti per non imporre chiasso e disagi agli abitanti della zona. Lo spagnolo, che ha battagliato per più di cinque ore con del Potro mercoledì, ha beneficiato di qualche ora in più di riposo.
I due cominciano decisi al servizio, mantenendo un perfetto equilibrio fino al 2-2. Nadal dimostra subito di essere a suo agio anche con il gioco di fino poiché, sul 15-30 sfodera una smorzata perfetta che lascia di sasso il serbo. Ma ecco che il maiorchino deve affrontare la prima palla break; si salva, così come si destreggia magnificamente sulla seconda, annullata con un attacco impeccabile. Ed è 3-2. Djokovic pareggia di nuovo. L’ex n. 1 del mondo gioca profondo e angolato, mettendo sempre pressione a Nadal, che viene spinto indietro. L’offensiva del serbo dà i suoi frutti perché l’equilibrio si spezza sul 3-3 con Nadal che si ritrova 0-40. Il primo breakpoint è salvo ma, sul secondo, Nole non perdona inducendo all’errore l’avversario; sale 4-3 per poi involarsi sul 5-3. Efficace al servizio e con il rovescio, Djokovic continua ad avere in mano il gioco. Rafa si avvicina sul 4-5 ma il serbo decisamente perfetto al servizio (mette a segno 5 ace, il 78% di prime in campo e conquista il 76% di punti con la prima palla) e con il rovescio, dopo 47 minuti va a prendersi il primo parziale per 6-4. Per lui 14 i vincenti a fronte dei 10 di Nadal.
Ancora aggressivo e rapido negli anticipi Djokovic in avvio di secondo set, arriva a palla break una volta nel primo game, e due volte nel terzo, ma non concretizza, e sul 2-1 per Rafa la paga cara, andando sotto 15-40 (prime palle break concesse nel match, contro le 7 fronteggiate da Nadal) e sbagliando un dritto in rete sulla prima. 3-1 Rafa, è stato chirurgico con la sua zampata lo spagnolo, ma pesano le occasioni fallite da Nole. La partita è la prevedibile bella battaglia da fondocampo, si nota una propensione a cercare le diagonali per Rafa, qualche rischio – giusto – in più preso da Djokovic con i lungolinea. Una gran combinazione smorzata-pallonetto dà a Nole il 15-40 e altre due palle break (davvero molte ormai), gli basta la prima, su cui piazza uno splendido passante in cross, a contro-brekkare e rientrare nel set. Combattuto il sesto game, con intensissimi scambi in pressione, va a palla break due volte Rafa, e realizza la seconda con un gran dritto diagonale. 4-2 per lui, siamo a tre break su sei game in questo set, il servizio sembra aver perso di incisività per entrambi.
Riesce a invertire la tendenza Nadal con un paio di belle curve mancine alla battuta, tiene con autorità, e allunga 5-2. Senza problemi al servizio anche Nole, con tanto di buonissima volée smorzata in contropiede, siamo 5-3, tocca a Nadal andare alla battuta per pareggiare il conto dei set. Il livello sta salendo di game in game, a tratti sembra davvero di stare rivedendo un Nadal-Djokovic “d’annata”, è interessante notare quanto bene si conoscano i due, ci sono palle che prenderebbero qualsiasi altro avversario in contropiede, che invece loro due si anticipano a vicenda, trovandosi nella posizione giusta per ribattere. Si conquista la possibilità di brekkare Djokovic, ma fallisce male una risposta di rovescio. Esce di poco un dritto a rafa, seconda palla break, stavolta lo spagnolo la annulla con una buona prima centrale. Magnifico il lungolinea che fa arrivare Nadal al primo set-point, brutto quello fallito da Djokovic che gli consegna il set, 6-3. I numeri su cui deve recriminare Nole sono le palle break: appena 2 convertite su 10 avute, ma tant’è, siam o un set pari. A poco più di un’ora dalla sospensione obbligata delle 23, è a questo punto molto improbabile che si finisca stasera.
I due protagonisti però sembrano più intenzionati che mai a giocare la maggior parte della partita quest’oggi, perché è abbastanza chiaro che le pause tra un punto e l’altro sono più corte del solito quando in campo ci sono Nadal e Djokovic. Che sarebbe bello se giocassero sempre sull’erba, o al coperto, o entrambe le cose, perché lasciano andare i colpi che è una meraviglia. Nadal spinge fortissimo sul diritto e tiene profondissimo lo scambio, Djokovic è lestissimo a punire in lungolinea ogni qualvolta trova un’apertura. Nei primi dieci game del terzo set chi risponde raccoglie la miseria di undici punti e non arriva mai a “quaranta”. Il tabellone elettronico di Wimbledon durante i cambi di campo suggerisce agli spettatori di fare attenzione all’orologio se devono prendere navette per i parcheggi o trasporti pubblici, che in Inghilterra ad una certa ora tendono a non circolare più. Sul 5-5 Nadal si invola sullo 0-30 con una volée di rovescio di rapina ed un diritto al fulmicotone, ma Nole non si scompone e infila quattro punti consecutivi. Nadal impatta sul 6-6 con discese a rete velocissime che bruciano anche un giocatore rapido come Djokovic.
Scambio di minibreak in apertura di tie-break (doppio fallo per Nole, rovescio in corridoio per Rafa), Djokovic comanda gli scambi stringendo in diagonale per poi affondare il lungolinea. Sul 2-3 lo spagnolo mette una volée di diritto piuttosto comoda in rete, ma tre punti più tardi recupera il minibreak con una splendida palla corta di diritto. Nadal ripete il numero sul 5-5, quando dopo uno scambio pazzesco nel quale era in grande difficoltà si conquista il set point con un altro drop shot di diritto. Nole annulla subito con il diritto e due punti più tardi cancella il secondo set point a Nadal a sua volta con un drop shot. Altri due set point, uno da una parte e uno dall’altra, se ne vanno con risposte sbagliate. La tensione è alle stelle, e sul 9-9 l’orologio segna le 23, l’ora del “coprifuoco”. Nadal scende a rete ma la sua demi-volée è troppo altra, consentendo a Djokovic di mettere a segno il rovescio. Il terzo set point per il serbo è quello buono, e quando il rovescio in rete di Nadal manda il rivale avanti per due set a uno la partita viene sospesa e si riprenderà sabato alle 13 (le 14 in Italia) prima della finale femminile. Il prosieguo del match verrà disputato sotto il tetto, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, a meno che entrambi i giocatori non siano d’accordo a continuare outdoor.
hanno collaborato Laura Guidobaldi e Luca Baldissera