da Gstaad, il nostro inviato Cesare Novazzi
- Il mondo e il tennis di Matteo Berrettini
- Spunti tecnici: Matteo Berrettini, al ‘servizio’ (e dritto) del futuro d’Italia
- Perché credo in Matteo Berrettini
Berrettini non si ferma più. Agguanta la prima semifinale ATP dopo un match dominato. Dopo aver eliminato la quarta testa di serie Rublev, si è ripetuto oggi eliminando la testa di serie numero 8 e vincitore qui nel 2016, lo spagnolo Feliciano Lopez. Grande condizione fisica ma soprattutto mentale per l’italiano che ha commesso appena tre gratuiti a fronte di una marea di vincenti, manco a dirlo anche al servizio. Va detto che Lopez ha sempre mostrato segni di nervosismo, però la verità è che non ha capito nulla quando era in risposta ed a parte qualche uno due, ha sempre subito negli scambi lunghi.
Il match si snoda in maniera quasi univoca: parte Lopez al servizio e un doppio fallo e uno sciagurato approccio a rete seguito da passante di Berrettini permettono all’italiano di salire subito in cattedra. Lopez serve solo seconde, Berrettini solo prime, kick, botte interne ed esterne… dal quel metro e 94 centimetri scende di tutto. Al quarto gioco doppio fallo italiano e stupore in tribuna: due servizi vincenti e 3 a 1. Lopez fatica in manovra soprattutto dal lato del rovescio, Berrettini si abbassa a raccogliere qualche slice e colpisce sempre in dritto in top sull’angolo sinistro di Lopez…. Anche da quel lato l’italiano fa incetta di punti. Il 6 a 4 del primo set viene siglato con un ace a 211 km/h.
Secondo set serve Lopez ed è subito break ed il parziale è simile al primo con lo spagnolo che non contiene la profondità dell’italiano. Lopez va al servizio sul 5 a 3, due, tre errori in uscita dal servizio e 3 match point: salvati i primi due con la battuta, Berrettini risponde bene avanti sulla seconda di Lopez che va fuori giri. Prima semifinale ATP, presenza in campo da vero atleta e se il servizio non scende questo ragazzo può solo salire. A fine match Berrettini: “Ho giocato una grandissima partita, pochi gratuiti e tanti vincenti. Devo ancora realizzare quello che è successo, però devo riposarmi per il doppio che giocherò oggi”. Un incontro che alla fine Matteo vincerà, in coppia con Daniele Bracciali, qualificandosi per la finale del torneo di doppio.
Matteo Berrettini, nella sua giovane carriera, ha guadagnato finora 542mila euro di soli premi. E solo quest’anno circa 433mila con i turni giocati al Roland Garros, Wimbledon e un buon numero di ATP come Marrakech, Budapest, Istanbul, Roma, Halle, Bastad, tutti tabelloni principali. Quei soldi senza contare per ora Gstaad: fermandosi per ora alla semifinale raggiunta in singolare e alla finale del doppio, vanno come minimo aggiunti 32mila euro che in caso di en plein potrebbero diventare 100mila, da sommare quindi al career prize money di 542mila. Sembrano tantissimi soldi e lo sono, ma come è stato scritto e riscritto, i professionisti hanno ormai un team da mantenere alle spalle, con anche le trasferte da retribuire. In questo caso particolare, ogni main draw agguantato, ogni turno superato può rappresentare un’iniezione di fiducia notevole… a prescindere comunque dal ranking stesso. L’italiano con la vittoria conquistata nei quarti si assicura il suo best ranking attestandosi sulla posizione 73 ATP. Se vincesse il torneo sfiorerebbe addirittura la TOP 50, accreditandosi come 51esimo tennista al mondo.
GLI ALTRI MATCH – Negli altri match in programma, l’estone Zopp autore dello scalpo più autorevole del torneo con Fognini, ha prevalso in tre set sull’altro qualificato Facundo Bagnis. Il servizio e il dritto di Zopp, numero 107 del mondo, hanno fatto la differenza alla distanza. L’estone ha vinto in rimonta 36 64 63 ed incontrerà domani il nostro Matteo Berrettini che ha vinto l’unico precedente tra i due. Nella parte bassa del tabellone hanno giocato per un posto in semi il lucky loser Galovic numero 267 ATP e il croato Djere 101 ATP che ha estromesso ieri Coric. Se le sono date di santa ragione. Partita in bilico fino alla fine, con diversi errori sia al servizio che con i fondamentali. Sicuramente ci vuole tanto coraggio e tenacia per risalire da 5 a 1 nel tie break del set finale. Così è successo a Djere che in rimonta sia nel computo dei set, sia nel tie break finale si è guadagnato la semifinale con il punteggio di 67(5) 63 76(5). Nell’ultimo match in programma, la testa di serie numero 2 e numero 17 del mondo Bautista Agut ha disposto del giapponese Daniel, numero 88 ATP per 75 61. Lo spagnolo ha preso le misure con i fondamentali verso la fine del primo set quando ha spinto con maggiore fiducia sia sul 5 a 4 e poi anche sul 65 ottenendo il break per il 7 a 5. Nel secondo set il giapponese è andato via via spegnendosi, lasciando via libera a Bautista che ha chiuso 6 a 1. Lo spagnolo a fine match: “Ci ho messo un po’ ad abituarmi al Centre Court, visto che ieri ero sul Court I, abbiamo giocato un buon match”. Lo spagnolo incontrerà Djere in semifinale.
Risultati:
M. Berrettini b. [8] F. Lopez 6-4 6-3
[Q] J. Zopp b. [Q] F. Bagnis 3-6 6-4 6-3
L. Djere b. [LL] V. Galovic 6-7(5) 6-3 7-6(5)
[2] R. Bautista Agut b. T. Daniel 7-5 6-1