WTA Premier San José
Fatica a decollare il Mubadala Silicon Valley Classic. Le defezioni – o presunte tali – delle protagoniste più attese non fanno il gioco del nuovo Premier di San José, che si è visto privato della sfida potenzialmente molto interessante tra Azarenka e Muguruza per il ritiro di quest’ultima, costretta da un infortunio al braccio destro. Il gioco dei rimpiazzi, trattandosi per Muguruza di un primo turno, ha favorito l’ingresso in tabellone della lucky loser Anna Blinkova ma a posteriori ha finito per favorire Vika Azarenka, che della russa ha fatto un sol boccone spazzandola via con un rapido 6-1 6-0 da 59 minuti. Un gradito regalo di compleanno in ritardo di 24 ore per la ventinovenne bielorussa, che ai quarti di finale affronterà Danielle Collins.
La statunitense emersa dal reticolo dei college e due volte campionessa NCAA sta tenendo botta dopo l’exploit di Miami che l’aveva proiettata ai piedi della top 50, traguardo tagliato appena una settimana dopo e mantenuto nel corso degli ultimi quattro mesi. La vittoria in tre su Vera Lapko, una sorta di ‘versione B’ di Sabalenka con la quale condivide passaporto e luogo di nascita (Minsk), proietta Collins ai quarti per la terza volta in stagione e potrebbe significare un ulteriore scatto in classifica: virtualmente è già numero 39, e salvo grossi forfait dalle retrovie dovrebbe fare il suo ingresso in top 40. Una delle giocatrici in grado di sorpassarla è Johanna Konta, che appare rigenerata dall’aria della Silicon Valley. Dopo aver inflitto a Serena Williams la peggiore sconfitta della sua carriera si è ripetuta contro Sofia Kenin, ancora senza perdere il servizio – a differenza di ieri ha dovuto annullare due palle break – e soprattutto vincendo quasi la metà dei punti in risposta. Nel secondo set Johanna ha concesso tre game in più eppure non ha mai sofferto, avendo ottenuto il break già nel quinto game; al prossimo turno incrocerà una lanciatissima Elise Mertens.
Certo, l’incrocio della tennista belga era estremamente favorevole – Ashley Kratzer, wild card statunitense 19enne che ha ottenuto qui la prima vittoria nel circuito maggiore – ma dopo aver usufruito di un bye ritrovarsi ai quarti a seguito di un netto 6-2 6-0 è un bel gradire. Mertens è stata sulla cresta dell’onda in due diversi momenti di questo 2018: a gennaio quando ha vinto il torneo di Hobart e si è spinta sino in semifinale all’Australian Open, poi a cavallo tra aprile e maggio quando ha conquistato i titoli di Lugano e Rabat. Sufficienti a garantirgli una comoda permanenza in top 20, ma forse non ancora un posto tra le outsider più accreditate del circuito. L’ultimo precedente con Konta è stato vinto nettamente dalla britannica, sul cemento di Miami: qui in California ci si attende un match più combattuto.
Konta-Mertens andrà in scena nella notte tra venerdì e sabato, garantendo a entrambe un giorno di riposo. Prima si devono disputare i restanti quattro ottavi di finale: tra stasera e stanotte scenderanno in campo Madison Keys e Venus Williams.
Alessandro Stella
Risultati:
[4] E. Mertens b. [WC] A. Kratzer 6-2 6-0
D. Collins b. V. Lapko 6-1 3-6 6-1
J. Konta b. S. Kenin 6-1 6-4
V. Azarenka b. [LL] A. Blinkova 6-1 6-0
WTA International Washington
A Washington gli organizzatori si trovano a doversi confrontare con le bizzarrie del tempo e con l’ecatombe di teste di serie. Stanotte è toccato alla testa di serie più amata dal pubblico Sloane Stephens capitolare sotto i colpi dell’esperta tennista tedesca Andrea Petkovic, che ha avuto la forza di continuare a giocare secondo lo schema tattico che si era prefissata anche quando la sua avversaria sembrava prossima a una facile vittoria. Nel primo set infatti è in campo una Sloane Stephens in formato Slam, pochi errori, colpi profondi ad aprire il campo e chiusure in scioltezza. Petkovic è annichilita e sembra non riuscire a trovare il bandolo della matassa, costretta a subire il gioco dell’avversario senza possibilità di reazione; anche ad inizio secondo set break immediato e partita apparentemente decisa. Poi però accade che l’americana conceda due opportunità all’avversaria per riequilibrare il set: Andrea ringrazia, tiene diligentemente i propri turni in battuta, mentre dall’altra parte della rete cominciano a nascere le prime insicurezze tanto che gli errori gratuiti sono in consistente aumento e nel decimo gioco costano a Sloane un altro break, con l’ovvia conseguenza del prolungamento del match al terzo set.
La situazione psicologica adesso si è completamente rovesciata, Petkovic gioca in scioltezza mentre Stephens arranca, sembra smarrita e titubante. Nel tennis questa insicurezza non è mai foriera di buone notizie: nel sesto gioco Andrea trasforma la seconda delle palle break concesse dalla statunitense e va poi a chiudere il match giocando con calma i suoi turni di servizio, e concedendosi un abbozzo di Petkodance poco prima di lasciare il campo.
. @andreapetkovic secures a spot in the QF's ousting world No. 3 Sloane Stephens in a three set showdown 💃🏻 #CO50 #WTA pic.twitter.com/VaTn0cOfTk
— Mubadala Citi DC Open (@mubadalacitidc) August 1, 2018
Delle prime quattro teste di serie rimane quindi in tabellone solo la giapponese Osaka, che salvo sorprese – sempre dietro all’angolo – diventa la naturale favorita del torneo.
Negli altri match non è stato lo spettacolo a dominare. La belga Bonaventure, che è entrata in tabellone come lucky loser dopo il ritiro di Wozniacki, prosegue la sua corsa battendo in due set la qualificata ucraina Kalinina; la cinese Zheng regola agevolmente la wild card britannica Swan, mentre la statunitense Brady lascia solo cinque giochi alla russa Vikhlyantseva. Nell’ultimo match di primo turno la polacca Magda Linette non concede spazio all’australiana Rogowska e si guadagna il match contro Naomi Osaka.
Andrea Franchino
Risultati:
[LL] Y. Bonaventure b. [Q] A. Kalinina 6-3 6-3
A. Petkovic b. [2] S. Stephens 2-6 6-4 6-2
S. Zheng b. [WC] K. Swan 6-2 6-4
J. Brady b. N. Vikhlyantseva 6-1 6-4
M. Linette b. O. Rogowska 6-4 6-1