La prima notizia della giornata è la rinuncia del n. 5 del seeding Nick Kyrgios, sempre per il problema all’anca che lo aveva costretto al ritiro la settimana scorsa contro Norrie; il suo posto nel tabellone è stato preso dal connazionale Kubler. In campo le 16 (no, 15) teste di serie, tutte ammesse direttamente al secondo turno; per la maggior parte di loro, è anche il primo incontro dopo Wimbledon. La pioggia, intanto, continua a influenzare il programma: vengono sospesi e rinviati al giorno successivo tre incontri, i cui vincitori saranno così impegnati in un doppio turno.
A MURRAY IL DERBY BRITANNICO – Servono due ore e mezza a Andy Murray per superare la quarta testa di serie Kyle Edmund, al rientro dopo l’infezione alla gola che lo aveva costretto a cancellarsi dal tabellone di Umago. Perso il primo set al tie-break dopo aver servito sul 6-5, Edmund sale in cattedra lasciando un solo game nel secondo. Quando il finale si carica di tensione, “Kedders” si esibisce in uno smash da fondo con un taglio che fa galleggiare la palla per metri oltre la linea, a cui fa seguire un doppio fallo: match point per Murray che chiude con la risposta vincente di rovescio. La terza e più importante vittoria dal rientro dà segnali incoraggianti per lo scozzese che, pur senza snaturarsi, non dovrà rinunciare a essere più spesso propositivo; ora c’è Marius Copil per un posto nei quarti. Per Edmund, volée e posizione a rete da dimenticare e studiare da zero. “Rispetto alla partita precedente, ho giocato molto meglio. Al primo turno in pratica non ho fatto altro che difendermi, ero molto lontano dalla linea di fondo campo. E questo non è il modo in cui voglio giocare i prossimi incontri”, ha dichiarato Murray a fine partita. “Ne ho parlato con il mio coach. Oggi, a prescindere dal risultato, sono sceso in campo con l’obiettivo di comandare maggiormente lo scambio, stare più vicino al campo. Credo di averlo fatto, soprattutto nei momenti decisivi del terzo set. Sono stato più aggressivo. Sono molto felice per il modo in cui ho approcciato la partita”.
GIOVANI MONOMANI RIMONTANO – Nervoso, falloso e polemico, Denis Shapovalov riesce a venire a capo di un match difficile e quasi perso contro Daniil Medvedev. Dopo un primo set ceduto con troppi errori, Shapo aggiusta la mira e dilaga nel secondo. Nella partita finale, l’inerzia torna dalla parte del russo che ha anche due occasioni per il 5-2 pesante; fallite quelle, si spegne e lascia via libera a Denis che ritroverà Kei Nishikori, battuto ad Acapulco, scontato vincitore su Donald Young. Vince in rimonta anche Stefanos Tsitsipas annullando due match point consecutivi allo statunitense atipico Jared Donaldson che aveva servito sul 5-4 nel terzo set. Per il greco, c’è Duckworth agli ottavi.
I PRIMI TRE DEL SEEDING – Nessun problema per il campione in carica Alexander Zverev alla ripresa dopo la sospensione per pioggia contro Malek Jaziri, a cui lascia complessivamente tre giochi. Al prossimo turno se la vedrà con il fratello Mischa che, senza fretta, ha aspettato il nono match point per aggiudicarsi l’incontro contro la wild card Tim Smyczek. Tre sconfitte consecutive (ottavi a Parigi con Cecchinato e due primi turni sull’erba) pesavano troppo a David Goffin, e allora il belga resiste a Pierre-Hugues Herbert che serve per il match nel terzo. David recupera poi il tie-break da 0-3 e mostra tutta la sua determinazione nel passante in corsa con cui si procura il vantaggio finale trasformato con la combinazione servizio-dritto. Il n. 2 John Isner, invece, viene fermato dalla pioggia prima di cominciare. Sospesi anche Rublev-Paul e Johnson-de Minaur.
GLI ALTRI MATCH – Lucas Pouille si salva contro il connazionale Vincent Millot, n. 291 ATP dai colpi artigianali, 173 cm per 75 kg, soprannominato “Pitbull”. Perso il tie-break, Pouille annulla una palla break all’inizio del secondo parziale con un nastro fortunato e approfitta del ritiro, inaspettato a parte qualche problema al servizio, di Millot nel terzo. Marcos Baghdatis dà filo da torcere a Hyeon Chung, ma dopo due ore e tre quarti è la maggiore freschezza atletica del coreano ad avere la meglio. Tutto facile per Denis Kudla che con il solito rovescio lungolinea e qualche apprezzabile volée si sbarazza in un’ora della tds n. 12 Karen Khachanov, in difficoltà con la parte in cui deve centrare il campo avversario non solo occasionalmente.In due set anche la vittoria del n. 93 ATP Marius Copil ai danni di Jeremy Chardy (tds 14). Con il 14° doppio fallo, il lucky loser Jason Kubler regala il tie-break finale a James Duckworth che ottiene così la sua seconda vittoria consecutiva dopo cinque sconfitte in altrettanti incontri del circuito maggiore da gennaio 2017 (nello stesso periodo, cinque operazioni tra spalla, piede e gomito).
Risultati:
[13] F. Tiafoe b. H. Hurkacz 6-2 6-4
A. Murray b. [4] K. Edmund 7-6(4) 1-6 6-4
[1] A. Zverev b. M. Jaziri 6-2 6-1
[7] Kei Nishikori b. [Q] Donald Young 6-3 6-4
[PR] J. Duckworth b. [LL] J. Kubler 1-6 6-2 7-6(5)
[10] S. Tsitsipas b. J. Donaldson 3-6 6-3 7-5
[3] D. Goffin b. P-H. Herbert 6-2 1-6 7-6(5)
M. Copil b. [14] J. Chardy 6-4 6-4
[9] D. Shapovalov b. [WC] D. Medvedev 3-6 6-1 6-4
[8] H. Chung b. M. Baghdatis 6-7(2) 6-4 6-3
D. Kudla b. [12] K. Khachanov 6-2 6-3
[15] M. Zverev b. [WC] T. Smyczek 6-2 7-6(7)
[6] L. Pouille b. [Q] V. Millot 6-7(2) 6-4 3-0 rit.
[WC] T. Paul b. [Q] A. Bolt 3-6 7-6(0) 6-2
[16] A. Rublev vs T. Paul 7-6(5) 0-1 sospesa
A. de Minaur vs [11] S. Johnson 5-4 sospesa
[2] J. Isner vs [WC] N. Rubin rinviata
Michelangelo Sottili