Si è concluso alle 3.01 del mattino l’incontro di ottavi di finale tra Andy Murray e Marius Copil, a causa di una (forzata) programmazione straordinaria. Gli organizzatori del torneo ATP 500 di Washington hanno dovuto piazzare sui vari campi ben undici incontri di singolare maschile (tre di secondo turno e tutti gli ottavi di finale) ai quali si sono aggiunti anche sei partite del main draw WTA. La pioggia caduta nelle precedenti giornate ha forzato inevitabilmente lo svolgimento del torneo, ma fortunatamente l’ordine di gioco odierno non ha subito né interruzioni né rinvii.
MURRAY AI QUARTI IN LACRIME – Proprio l’incontro tra Murray e Copil, l’ultimo in programma sul campo principale, è stato brutalmente affascinante, sia per l’insolito orario in cui si è concluso, sia per il grande agonismo espresso fino all’ultimo punto dai due protagonisti. Alla fine l’ha spuntata Murray, che, costretto oltre le due ore e mezza per il terzo incontro consecutivo, non ha mai chinato il capo alle bordate del suo avversario ed è uscito vittorioso dal tie-break del set decisivo. Il giocatore romeno ha vinto con merito il primo set al tie-break, dopo essersi più volte guadagnato la chance di strappare il servizio a Murray esprimendo un tennis offensivo di alto livello. Tuttavia nel gioco decisivo l’ex numero uno del mondo si è ritrovato un vantaggio 5-0, ma, tornato a giocare in maniera troppo conservativa, ha lasciato che Copil infilasse un parziale di sette punti di fila.
Murray è salito in cattedra all’inizio del secondo set, trovando il break nel primo game e accompagnandolo con un sonoro come on. Senza correre particolari rischi e prendendo più spesso l’iniziativa, Andy ha chiuso il set al nono gioco e ha portato la partita al terzo quando l’orologio a bordo campo segnava le 2.00. Il servizio di Copil (altalenante per tutti e tre i parziali, nonostante i 20 aces) è sembrato in pericolo già in avvio di set decisivo. Murray però ha piazzato il break nel momento più inaspettato, in un game in cui il romeno conduceva 40-0. Il 27enne di Arad, sotto 4-2, ha rifiutato la sconfitta, pescando diversi jolly nel game di risposta per rimettere in piedi la partita e regalare ai pochi e assonnati spettatori qualche altro game. Nel tie-break finale l’allungo decisivo l’ha piazzato però Murray, che con autorità ha chiuso 7-4 il gioco decisivo e ha staccato il pass per i quarti dopo 3 ore e 2 minuti, alle 3.01 locali. È il primo quarto di finale del 2018 per il ragazzo di Dunblane, che con questo risultato scalerà 458 posizioni nel ranking: sarà almeno numero 374 ATP e potrebbe già avvicinarsi alla top 100 con la vittoria del titolo.
Closing time!
In the latest #CitiOpen finish in history @andy_murray edges Marius Copil, 6-7(5) 6-3 7-6(4) to reach his 1st quarter-final in over a year.
It's AFTER 3 A.M. Take a bow, gentlemen! 🙏 pic.twitter.com/EHXXQx7FBB
— Tennis TV (@TennisTV) August 3, 2018
ISNER OUT TRA GLI STACANOVISTI – Il tre volte campione Slam è stato in campo per ben 8 ore e 11 minuti nell’arco di tre incontri, la prima settimana più impegnativa da un anno a questa parte, motivo per cui sorgono dei dubbi sulla sua tenuta fisica nel proseguo del torneo. Tuttavia la parte bassa del tabellone non può che essere letta col sorriso dallo scozzese, dato che figura una sola testa di serie e ancor di più perché due giocatori, compreso il suo prossimo avversario, hanno disputato due incontri nella giornata degli ottavi di finale. Sarà Alex de Minaur a incrociare la racchetta con Andy nei quarti di finale. L’australiano in apertura di programma non ha lasciato scampo a Steve Johnson e poco dopo si è guadagnato un posto tra gli ultimi otto battendo in tre set il rientrante Hyeon Chung (t.d.s. 8).
Gli altri due stacanovisti di giornata sono Andrey Rublev, unica testa di serie rimasta in gara, e Noah Rubin, che hanno chiuso il programma sul John A Harris Grandstand. Il ragazzo di Long Island è l’autore (sinora) della più grande sorpresa del torneo. Rubin ha infatti eliminato in due set il campione di Miami e semifinalista a Wimbledon John Isner nel primo incontro sul campo centrale. Un’inaspettata battuta d’arresto per il pentacampione di Atlanta, che puntava al suo primo titolo a Washington dopo tre finali perse. La sua prova opaca ha aperto uno squarcio nell’ultimo spicchio del main draw, nel quale si è subito inserito Rublev, che nel suo secondo match di giornata si è sbarazzato dello stesso Rubin in soli 66 minuti. Il giovane russo sfiderà Denis Kudla, che ha vinto un match maratona contro la sesta testa di serie Lucas Pouille, sconfitto al tie-break del terzo set.
SASCHA VINCE IL DERBY DI FAMIGLIA – Nella parte alta del tabellone, il campione in carica e prima testa di serie Alexander Zverev ha offerto una prestazione per lunghi tratti convincente nel primo incontro con suo fratello Mischa a livello di Tour maggiore. Non si vedeva da due anni un incontro tra fratelli, dal match di Kitzbuhel 2016 vinto da Gerald Melzer su Jurgen. Sascha ha vinto 6-3 7-5 in 1 ora e 51 minuti, soffrendo solo nella seconda parte del secondo set. Dopo che suo fratello ha riacciuffato l’incontro, recuperando il break di svantaggio nel sesto gioco, il numero tre del mondo ha perso un po’ di lucidità, concedendogli addirittura un set point. Qualche errore di troppo di Mischa nell’undicesimo game ha ridato forza ad Alexander, che ha messo fine alla lotta di famiglia nel gioco successivo. Dopo il match point è stato molto carino l’abbraccio tra i due, che adesso uniranno di nuovo le forze per provare a conquistare il torneo di doppio.
Sascha ora dovrà vedersela con Kei Nishikori, settima testa di serie, che ha sconfitto in due set Denis Shapovalov in un match che prometteva scintille e che ha fatto divertire il pubblico del centrale, nonostante la chiara (ma non netta) superiorità del nipponico. Nishikori disputerà il quinto quarto di finale della sua stagione e proverà a vendicare la sconfitta inflittagli dal tedesco nella semifinale della scorsa edizione del Citi Open. Nello spicchio di tabellone più in basso si sfideranno per un posto in semi la terza forza del seeding David Goffin e Stefanos Tsitsipas. Il greco, grazie alla vittoria in due set su James Duckworth (beneficiario del walkover di Nick Kyrgios), scenderà in campo tra gli ultimi otto per la sesta volta nella sua annata e tenterà di battere Goffin per la seconda volta in carriera, dopo averlo estromesso dal suo torneo di casa ad Anversa un anno fa. Il belga ha lasciato solo tre giochi all’unico NextGen che ha deluso le aspettative, l’americano Frances Tiafoe.
Risultati:
Secondo turno
A. De Minaur b. [11] S. Johnson 6-4 7-5
[16] A. Rublev b. [WC] T. Paul 7-6(5) 6-4
[WC] N. Rubin b. [2] J. Isner 6-4 7-6(6)
Ottavi di finale
[3] D. Goffin b. [13] F. Tiafoe 6-0 6-3
[10] S. Tsitsipas b. [PR] J. Duckworth 6-3 6-4
[1] A. Zverev b. [15] M. Zverev 6-3 7-5
[7] K. Nishikori b. [9] D. Shapovalov 7-6(1) 6-3
D. Kudla b. [6] L. Pouille 7-5 6-7(6) 7-6(5)
[16] A. Rublev b. [WC] N. Rubin 6-3 6-2
A. Murray b. M. Copil 6-7(5) 6-3 7-6(4)
A. De Minaur b. [8] H. Chung 6-2 4-6 6-2