A ruota libera, Sesil: davanti ai cronisti ufficiali della Women’s Tennis Association la bulgara parla di vita, filosofeggia, esprime serenità nell’affrontare un ritiro che vede ormai prossimo ma allo stesso tempo attacca, e non un bersaglio facilissimo. “Mi sono sposata – con l’ex calciatore Georgi Dolmov, NdR – e fino a pochissimo tempo fa nemmeno avrei preso in considerazione l’ipotesi, devo ammetterlo. Mi dà fiducia, posso parlargli e aspettarmi risposte disinteressate, le uniche che facciano davvero crescere una persona“. Specialmente in un momento in cui l’ipotesi di appendere al chiodo l’attrezzo del mestiere comincia a fare capolino: “Ci sto pensando, forse ci siamo, e va benissimo così. Ho avuto una buona classifica (best ranking alla 35 WTA), battuto ottime giocatrici e mi diverto ancora molto a girare il mondo, ma non ho paura di aprire un nuovo capitolo della mia vita“.
Finché calcherà i campi, tuttavia, la vecchia Sesil, che poi vecchia non è per nulla, visto che il compleanno in calendario proprio domani segnerà appena 29 anni, ha intenzione di affrontare ogni istante con gli occhi della tigre, espressione plastica di un caratterino da non sottovalutare. Simbolico l’episodio che la lega a Maria Sharapova, sua avversaria – per la prima volta in otto anni, dalla sfida di Birmingham 2010 – nel turno inaugurale del Premier di Montreal, dove Karatantcheva si è qualificata; primo turno sospeso ieri sera causa pioggia sul 4-1 nel primo set a favore della cinque volte regina Slam. “Darò il 200% di me stessa – aveva “confidato” ai cronisti Karatantcheva -, mi sono preparata al meglio e voglio fare una partita incredibile“.
https://www.youtube.com/watch?v=OWuxYoJs3Rk
La prima sfida tra Sharapova e Karatantcheva, a Indian Wells nel 2004
Di fronte allo stupore degli astanti, impressionati da una determinazione che non sembrava trovare semplice fondamento nella volontà di affrontare al massimo delle proprie possibilità una collega famosa, l’attuale numero 229 della classifica ha svelato un retroscena finora ignoto ai più: “Era il 2005, avevo programmato un allenamento con lei (Sharapova, NdR) alla Bollettieri Academy, ma due ore prima dell’inizio il suo agente mi ha bidonata: sapeva che avevo esternato in pubblico la volontà di dare una lezione alla sua assistita (l’espressione usata da Sesil è decisamente più colorita, NdR) una volta in campo. Ero giovanissima, a quell’età a chiunque capita di fare lo sbruffone, ma non mi sono mai pentita di aver pronunciato quelle parole. Del resto una giocatrice del suo livello avrebbe dovuto pensare che sarebbe stata lei a farmi fuori“.
Sono passati quasi quindici anni, e ancora non si capisce se la bulgara faccia più fatica a dimenticare l’affronto o la presunta pavidità della “Diva Masha”. Certo l’occasione di rivalsa non si è messa benissimo, per il momento: l’incontro interrotto per pioggia riprenderà attorno alle 20.30 italiane sul punteggio, come detto, di 4-1, 40 pari in favore di Sharapova.