Dopo la storica votazione che ha approvato la riforma della Coppa Davis, il Presidente della ITF David Haggerty ha parlato su Tennis Channel da Orlando, parlando di alcuni degli aspetti che hanno portato alla decisione di spingere per un cambiamento così radicale.
“Ci siamo resi conto che mantenere almeno in parte il formato ‘casa e trasferta’ era fondamentale – ha spiegato Haggerty – innanzitutto è importante conservare un collegamento con la tradizione, ma soprattutto ci sono alcuni Paesi nei quali non ci sono eventi professionistici, e la Coppa Davis rappresenta l’unica loro occasione per avere tennis professionistico all’interno dei loro confini. Di conseguenza abbiamo deciso di mantenere questo formato per il turno preliminare di gennaio, combinandolo con la formula della sede unica per la fase finale”.
Il concentramento di tutte le finaliste in un’unica location viene visto come fondamentale alla promozione dell’evento che così viene ad assumere un’importanza globale: “Negli ultimi anni abbiamo visto che la finale di Davis suscitava interesse quasi esclusivamente nei Paesi che vedevano le loro nazionali coinvolte nella competizione, mentre nel resto del mondo la copertura era trascurabile. Lanciando questa nuova formula vogliamo fare in modo che la Coppa Davis diventi uno dei cinque principali eventi tennistici dell’anno, insieme con i tornei del Grande Slam”.
Una delle critiche che in queste ore viene frequentemente rivolta all’ITF è quella di non avere consultato i giocatori: “Nel settembre 2016 ci siamo incontrati con il Player Council a New York – ha detto Haggerty – e la loro raccomandazione per il formato ideale della Davis vedeva una competizione di una settimana in sede unica a 16 squadre. E quello che abbiamo proposto noi è molto simile a quello che stato suggerito dai giocatori”.
La manifestazione avrà uno Steering Committee che sarà composto da quattro persone, una delle quali sarà un ex giocatore. Questo comitato avrà il compito di valutare il funzionamento della formula e suggerire gli opportuni cambiamenti
In una seconda fase di questa riforma la Fed Cup verrà modificata per ricalcare un formato simile, anche se in questo caso si inizierà a partire dall’edizione del 2020. “A questo punto siamo ancora in una fase di studio, ma la nostra intenzione è di creare qualcosa di simile anche per la Fed Cup e creare un palcoscenico per far esibire tutte le straordinarie atlete che si cimentano nel nostro sport”.