La rassegna stampa odierna
US Open, day 6: l’editoriale di Ubaldo Scanagatta
US Open, il programma del day 7
Iniziano gli ottavi di finale dell’ultimo appuntamento Slam del 2018. Dopo le delusioni della sesta giornata (lo spettacolo ridotto di Federer-Kyrgios e le bocciature di Kerber e Zverev) siamo arrivati alla domenica di mezzo: torna in campo la parte alta dei due tabelloni con tantissimi spunti e curiosità da proporre. Ecco a voi gli highlights del day 7.
La notizia più importante della giornata è che nel torneo femminile trionferà la quarta giocatrice diversa su quattro Slam stagionali, dal momento che Wozniacki, Halep e Kerber (le tre campionesse Slam del 2018) hanno già fatto le valigie. L’evento si ripete per il secondo anno consecutivo, per la prima volta dalle stagioni 2004-2005. Tuttavia il giorno della finale femminile potrebbe crollare un record che resiste dagli anni Trenta. Se una tra Stephens e Serena Willams non riuscirà a vincere il trofeo, sarà la prima volta in ottant’anni che si registrano otto campionesse Slam diverse nell’arco di due stagioni (ultima volta negli anni 1937-1938). Un evento epocale, che tuttavia, visto il livello espresso sinora dalle due americane (potrebbero sfidarsi in semifinale), è probabile non si verifichi.
STAGIONI 1937-1938
- Australian Open ’37: Nancye Wynne
- Roland Garros ’37: Hilde Krahwinkel Sperling
- Wimbledon ’37: Dorothy Round
- US Open ’37: Anita Lizana
- Australian Open ’38: Dorothy Cheney
- Roland Garros ’38: Simonne Mathieu
- Wimbledon ’38: Helen Wills Moody
- US Open ’38: Alice Marble
STAGIONI 2017-2018
- Australian Open ’17: Serena Williams
- Roland Garros ’17: Jelena Ostapenko
- Wimbledon ’17: Garbine Muguruza
- US Open ’17: Sloane Stephens
- Australian Open ’18: Caroline Wozniacki
- Roland Garros ’18: Simona Halep
- Wimbledon ’18: Angelique Kerber
- US Open ’18: ???
Venendo al programma odierno, per il quarto giorno di fila gli spettatori della sessione diurna sull’Arthur Ashe potranno vedere all’opera uno tra Federer e Nadal. Stavolta tocca allo spagnolo, numero uno del mondo, sopravvissuto alle quattro ore e mezzo di lotta con Khachanov, in campo contro il georgiano Basilashvili (unico giocatore non testa di serie della parte alta) nel primo incontro in programma sul Centrale. Basilashvili, al suo esordio tra gli ultimi sedici negli Slam, ha un pessimo ricordo di Rafa nella sua mente: un anno fa al Roland Garros ha raccolto un solo game nell’unico precedente contro il diciassette volte campione Slam (6-0 6-1 6-0). Se da un lato il pensiero di subire un’altra asfaltata potrebbe bloccare il georgiano, la certezza di poter fare solo meglio dell’ultimo scontro lascia aperta qualche speranza di vedere un match discreto. Nadal (7-2 nei quarti turni a New York) è in striscia positiva da dieci partite sul cemento del Queens e ha vinto 25 match su 26 dal torneo di Roma in poi.
Eccezionale il programma sul Louis Armstrong. Si parte con l’ottava sfida nel Tour tra Dominic Thiem e il finalista della scorsa edizione Kevin Anderson. Sei precedenti su sette li hanno giocati sul duro e in tutti e sei l’ha spuntata il gigante sudafricano, inclusi due confronti a livello Major (Australian Open 2014 e US Open 2015). Tuttavia il cemento di New York piace al giovane austriaco che, battendo in quattro set Fritz, si è guadagnato un posto negli ottavi a Flushing Meadows per la quarta volta in cinque partecipazioni, mentre Anderson compare tra gli ultimi sedici per la terza volta qui.
A seguire andrà in scena il primo match a livello Slam tra Ashleigh Barty e Karolina Pliskova. Nonostante la differenza notevole in termini di statura, Barty ha vinto due dei tre precedenti incontri con l’ex numero uno del mondo, nei quali ben cinque degli otto set disputati si sono conclusi al tie-break (3-2 Barty il bilancio). Pliskova, finalista qui nel 2016, proverà a raggiungere i quarti di finale a New York per la quarta volta in carriera, mentre Barty è alla prima partecipazione negli ottavi.
Infine bisognerà predisporre il pallottoliere in vista della sfida degli aces tra John Isner e Milos Raonic, ultimo incontro in programma sull’Armstrong. Lo statunitense è in vantaggio 4-1 nei precedenti e tenta di approdare ai quarti a Flushing Meadows sette anni dopo l’ultima volta. Raonic invece non ha mai giocato nei quarti di finale a New York: una vittoria contro il semifinalista di Wimbledon lo inserirebbe nella lista dei dodici giocatori in attività a raggiungere gli ultimi otto in tutti e quattro i Major. Inutile dire che i tie-break son dietro l’angolo: Isner ha tenuto 63 turni di battuta su 65 con 92 aces (migliori statistiche del torneo, per ora), mentre Raonic è 46/49, avendo disputato match più corti.
Dopo Nadal, sarà la volta di Serena Williams, per la prima volta impegnata nella sessione diurna in quest’edizione. La sfida con Kanepi (giocatrice dal ranking più basso tra quelle impegnate nella domenica newyorchese) è la più “vecchia” tra gli ottavi di finale in programma (33 anni l’estone, 36 Serenona). Williams conduce 4-0 nei precedenti (il primo giocato proprio a New York nel 2014) e grazie alla vittoria sulla sorella Venus gioca a livello di ottavi per la diciassettesima volta consecutiva all’US Open: ora punta al quattordicesimo quarto di finale nella Grande Mela e la potenza di gioco espressa nei primi tre turni ha confermato la sua candidatura a futura campionessa -da mamma- dell’US Open (titolo già ricoperto sei volte).
L’unico match di singolare in programma sul Grandstand (ultimo nell’ordine, dopo tre doppi) è la sfida tra la lettone Sevastova ed Elina Svitolina. Sevastova punta al terzo quarto di finale nelle ultime tre partecipazioni a Flushing Meadows, mentre Svitolina potrebbe diventare la prima tennista ucraina a raggiunger le ultime otto a New York dal 2009. C’è solo un precedente tra le due, vinto da Svitolina in due set, ma risalente a cinque anni fa.
Il primo match della sessione serale sull’Arthur Ashe è riservato a Sloane Stephens, apparsa in gran forma nell’incontro di terzo turno con Victoria Azarenka. La numero tre del tabellone potrebbe diventare la prima giocatrice a difendere il titolo nell’ultimo Slam dell’anno dal 2014 (neanche a dirlo, fu Serena a farlo). Tuttavia dovrà fare molta a attenzione a Elise Mertens, che ha riportato una tennista belga negli ottavi a New York dopo otto anni. Proprio negli ottavi di finale del torneo di Cincinnati Mertens ha vinto in due set l’unico precedente contro Stephens. La campionessa uscente è avvisata.
Infine sarà il turno di Juan Martin del Potro, unico giocatore della parte alta del main draw a non aver ancora ceduto un set. L’argentino non avrà vita facile nel suo sesto ottavo di finale a Flushing Meadows: si troverà di fronte Borna Coric per la prima volta in carriera. La scorsa edizione il ragazzo croato (al primo quarto turno negli Slam e più giovane tennista in gioco nella parte alta) riuscì a eliminare al secondo turno Alexander Zverev proprio qui nella Grande Mela.