da Lille, il nostro inviato
COPPA DAVIS, SEMIFINALI
FRANCIA-SPAGNA 3-0
La Spagna era con le spalle al muro, serviva una prestazione di grandissimo livello da parte di Feliciano Lopez e Marcel Granollers per riaprire una semifinale, che dopo le due vittorie francesi nei singolari di ieri, sembrava già compromessa per i colori iberici. Invece la coppia spagnola (mai insieme in Davis) ha impiegato due set per entrare in partita, troppo per fronteggiare gli ottimi Mahut e Benneteau, tatticamente impeccabili per buona parte del match. Regalati nella sostanza i primi due set agli avversari, gli spagnoli si sono aggrappati all’orgoglio portando il terzo set al tie break. Ma lì hanno dovuto capitolare 9-7 non arrivando mai a set point.
Onore agli spagnoli, ma complimenti a Mahut e soprattutto a Benneteau, quasi perfetti. Soprattutto il secondo, unico a non perdere mai il servizio ed autore di alcune risposte davvero velenose che hanno messo in difficoltà i tentativi di serve & volley spagnolo. La Francia torna così in finale per difendere il titolo dell’anno scorso, dove probabilmente avrà ancora il vantaggio del fattore campo e sfiderà la Croazia. Finale meritatissima, Noah ha saputo costruire un gruppo unito e coeso che può contare su almeno una decina di elementi. Ancora una volta si sta dimostrando lui il re Mida del tennis francese, chissà cosa farà la Federazione dall’anno prossimo in poi, quando il grande Yannick lascerà il tennis (e la panchina di Coppa Davis).
J. Benneteau/N. Mahut (FRA) b. M. Granollers/F. Lopez (SPA) 6-0 6-4 7-6(7)
È il giorno della verità a Lille, nella semifinale di Coppa Davis tra Francia e Spagna. Dopo il 2-0 per i padroni di casa nella prima giornata Mahut e Benneteau proveranno a portare i francesi per il secondo anno consecutivo in finale, Granollers e Feliciano Lopez (prima apparizione in coppia in Davis per loro) cercheranno di riaprire la sfida e prolungarla a domani.
Vincono il sorteggio i francesi e scelgono di ricevere, scelta azzeccata. Feliciano Lopez parte al servizio, mette una sola prima e con un doppio fallo cede subito la battuta. Mahut tiene il servizio a 15, 2-0 Francia. I meccanismi dei padroni di casa sembrano più oleati, va al servizio Granollers e arrivano altre due palle break francesi sul 15-40. Scambio serrato chiuso da uno splendido lob centrale di Benneteau, 3-0 “pesante” Francia, non c’è partita. Benneteau alla risposta è indiavolato, altro break su Feliciano che mette una comoda volée alta di rovescio in rete, 5-0 Francia dopo 15 minuti, un massacro. Mahut tiene a zero il servizio seguente, “cappotto” francese dopo 18 minuti, il Pierre Mauroy intravede già la finale. Quattro punti degli spagnoli in tutto il primo set.
Mentre ieri soffrivamo il freddo in tribuna stampa oggi l’organizzazione ha avuto la buona idea di accendere i riscaldamenti, scelta assolutamente condivisa. Riparte Feliciano al servizio, dopo 23 minuti arriva il primo gioco spagnolo, vediamo se cambia qualcosa. Benneteau nel gioco successivo commette il suo primo doppio fallo, poi su un suo passante centrale Feliciano Lopez scheggia la palla che lo colpisce in faccia, brutta botta ma niente di grave. Granollers serve sull’1-1 ma non riesce proprio a ingranare. Se Lopez dà segni di risveglio lui proprio non si ritrova. Soprattutto sul serve & volley prende tutte risposte nei piedi. Arriva così il break francese, nuovo allungo di Benneteau e Mahut. L’incontro fila via senza sussulti. Benneteau regala una magia quando su una palla colpita dal nastro colpisce di volo in mezzo alle gambe e poi chiude il punto con una volée nel tripudio generale, mentre al quarto tentativo finalmente Granollers tiene la battuta, 4-3 Francia che però è avanti di un set e di un break. Gli spagnoli sono ancora alla ricerca della loro prima palla break che non arriva nemmeno in questo secondo set. Granollers sembra ora più presente ma non basta, uno smash di Mahut chiude il secondo parziale con il punteggio di 6-4 in favore dei francesi dopo appena un’ora di gioco. Ci pare impossibile immaginare una rimonta spagnola, tatticamente la coppia di casa sin qui impeccabile. Esulta anche Mansour Bahrami, l’ex tennista iraniano ma naturalizzato francese, seduto dietro la panchina transalpina.
Granollers esce dal campo, la pausa sortisce effetti benefici. Arriva la reazione d’orgoglio spagnola nel terzo set, parziale iniziale di 12 punti a 1, break a zero su Mahut e 3-0 Granollers/Lopez, forse iniziamo a vedere una vera partita. Granollers tiene molto bene il campo e sulla rete sostiene finalmente Lopez. Bruguera sembra crederci, Herbert e Mannarino sulla panchina francese appaiono accigliati. Ma nel settimo game Benneteau e Mahut tornano in partita. Granollers serve, va sotto 0-30, risale sino al 30 pari, ma poi capitola con Mahut che sfonda con il diritto su Lopez a rete e Benneteau che sulla palla break indovina una risposta di diritto centrale. Benneteau aggancia gli avversari sul 4 pari, Feliciano si salva con le unghie nel game successivo ben assistito da Granollers. I francesi hanno la palla per andare a servire per il match ma è annullata da uno smash di Granollers, alla fine gli spagnoli si salvano e vanno sul 5-4, ora è un bel doppio. Nessun altro sussulto sino al 6-6, si va al tie break che regala tutte quelle emozioni che erano mancate nel match. Primo minibreak per i francesi sul 3-2 grazie a una risposta profonda di Mahut, ma con il pubblico già in piedi pronto a festeggiare dopo un durissimo scambio, Benneteau spedisce in rete la più facile delle volée, 3-3. Ancora minibreak Francia dopo una gran risposta di Benneteau, 5-3, il pubblico grida a squarciagola “Allez les Blues”. Ma Granollers trova una risposta al fulmicotone di diritto, 5-5. Primo match point Francia sul 6-5, lo annulla Granollers con un servizio vincente. Ma poi lo spagnolo si distrae chiamando un “falco” tra prima e seconda e dopo commette doppio fallo, 7-6 Francia e nuovo match point. Gran risposta Granollers, 7-7. Terzo match point Francia sull’8-7. Serve Lopez, prima troppo timida per un serve & volley, Benneteau lo passa e fa esplodere il Mauroy. I tifosi cantano “The winner takes it all” e guarda caso al centro del campo c’è Yannick Noah, il vero artefice di questi successi transalpini