CECK OTTIMO PER UN SET – Il secondo match in programma sul centrale del St. Peterburg Open si affrontano per la prima volta Marco Cecchinato (22 ATP) e Roberto Bautista Agut (26 ATP) per un posto in semifinale contro il vincente di Thiem-Medvedev.
Nel primo set c’è molto equilibrio tra i due, entrambi i contendenti sono ottimi al servizio (le prime in campo e i punti vinti con la prima di servizio per entrambi supereranno il 75% alla fine del parziale) e dipanano scambi di buona qualità che rendono il match piacevole. Ambedue si trovano piu a loro agio sulla diagonale di sinistra, nella quale Cecchinato può spingere sia col dritto che col rovescio, ma Bautista è regolarissimo come al solito, regala pochissimi punti e sceglie sempre il momento giusto per variare e conquistare il punto. L’equilibrio si incrina nel decimo gioco, nel quale il valenciano compie due errori col dritto anomalo e subisce una smorzata con conseguente chiusura a rete che porta alla prima palla break nonchè set point per Cecchinato, annullato però con un’ottima prima centrale. Marco si guadagna immediatamente un’altra occasione con una risposta profondissima di dritto, ma da questo momento Bautista non snaglia niente e col servizio risolve il problema. Si va dunque al tie break, nel quale il primo punto si rivelerà crocevia fondamentale: Ccecchinato serve bene ma non chiude, Bautista esegue un recupero magistrale e costringe il tennista palermitano ad un rovescio lungo di un niente. Marco perde la serenità che l’aveva contraddistinto fino ad allora e il nervosismo, coadiuvato da un Bautista davvero senza sbavature e chirurgico alla battuta, portano il tie break ad un impietoso 7-0 nel quale i colpi peculiari (come il rovescio lungolinea e la smorzata) del numero 22 al mondo cominciano a non funzionare.
Nel secondo set l’inerzia non cambia, anzi si accentua: già nel secondo gioco Cecchinato rischia di cedere il servizio e concede tre palle break non consecutive a causa di prevedibili smorzate ormai lette con facilità dal trentenne spagnolo, il rovescio ora fallosissimo e le prime che non entrano più in campo, ma Marco non molla e le annulla con dei servizi vincenti dopo 20 punti giocati.
D’altro canto, Bautista mantiene costante l’alta percentuale di prime in campo e tesse con precisione scientifica gli scambi in modo da accentuare le evidenti difficoltà dell’avversario dal lato del rovescio.
Vista la situazione, l’allungo di Bautista era nell’aria ed arriva nel quarto gioco, nel quale Marco concede a zero al servizio. Da questo momento, il sentiero è segnato e lo spagnolo non avrà difficoltà a chiudere il match poco più tardi.
Un match dai due volti per il nr.2 italiano, con un gioco solido ed efficace per questa superficie fino al tie break del primo set, per poi lentamente spegnersi fino alla resa senza appello del secondo parziale trascinato nel baratro anche dalle pochissime prime (solo il 47% nel secondo set, pochissime contro un ottimo ribattitore come Bautista). Per Roberto Bautista Agut un’altra vittoria molto convincente dopo il grandissimo match contro Mikhail Youhzny e un ottima prestazione al servizio (seppur aiutato dall’emorragia di errori dell’avversario, dal set point concesso nel decimo gioco del primo set alla fine del match il tennista valenciano ha vinto 29 punti su 31 al servizio con il 76% di prime in campo) che lo portano alla quinta semifinale stagionale.
OTTIMO STAN – Stan Wawrinka (88 ATP) batte con una brillante prestazione il campione in carica Damir Dzumhur (28 ATP) e raggiunge la seconda semifinale stagionale (la prima fu a Sofia) dove affronterà l’insidioso Martin Klizan. L’inizio è tutto a favore di Dzumhur, che nei primi giochi dà sfoggio della sua classe nelle variazioni tagliate, sottolinea le difficoltà negli spostamenti di Stan The Man e va subito avanti di un break nel terzo gioco. Il bosniaco però non riesce ad essere continuo e perde progressivamente la sua vena propositiva, lasciando la possibilità a Wawrinka di liberare i suoi colpi e prendere in mano il pallino del gioco. Dall’immediato controbreak, infatti, lo svizzero comincia a tarare i suoi colpi e fa quello che vuole dal lato del rovescio, che gli frutta molti punti sia lungolinea che incrociato. Questo trend fa sì che il tennista di Losanna si porti avanti di un set e di un break prima di vivere l’ultimo momento di difficoltà nel quarto gioco, nel quale Dzumhur si guadagna due palle break con due fantastiche soluzioni corte ma se le vede annullare senza particolari colpe da un servizio e un rovescio vincente. Chiusura del match in discesa per Wawrinka, che qui a San Pietroburgo può far incetta di punti e fiducia in vista del finale di stagione.
THIEM ALL’ULTIMO RESPIRO – Nell’ultimo match di giornata, Dominic Thiem (8 ATP) batte all’ultimo respiro il padrone di casa Daniil Medvedev (35 ATP), autore comunque di un’ottima prova. Nel primo set Dominic si porta subito avanti grazie ad un break a zero ottenuto anche grazie a due nastri fortunati per poi dominare il resto del parziale. Nello scambio Medvedev sembra inferiore nei fondamentali e sembra sempre fare qualcosa di speciale per conquistare ogni punto anche ad inizio secondo set, nel quale sembra ripetersi il dominio austriaco del primo set con cinque palle break annullate dal russo tra il primo e il terzo gioco, ma quest’ultimo stoicamente resiste e porta gli scambi a farsi sempre più intensi, caratterizzati da poderosi colpi da fondo austriaci e difese eccezionali del padrone di casa. Il match adesso è equilibrato e di buon livello e il russo grazie a delle ottime risposte riesce a portarlo al set decisivo (nel quale entrambi nel 2018 hanno il positivo bilancio di 11-5).
Il sesto gioco sembra quello decisivo, con un doppio fallo ed una volèe a rete di Medvedev che portano Thiem avanti di un break, ma la situazione viene immediatamente riequilibrata con un game fantastico di Medvedev che difende su qualsiasi cosa e conquista anche il punto più insperato.
L’intensità rimane costantemente alta e il primo match point arriva sulla racchetta di Thiem nel dodicesimo gioco, annullato però con ace esterno. Il conseguente deciding tiebreak è interpretato magistralmente dal numero 8 del mondo che gioca al meglio e incassa un attacco scellerato sul suo rovescio e due rovesci lunghi di due dita del russo.
SHAPO BLACKOUT TOTALE – Il primo match odierno tra Denis Shapovalov (34 ATP) e Martin Klizan (65 ATP) ha visto il canadese, fino ad oggi sempre sconfitto nei 5 incontri contro avversari mancini (solo uno dei quali, Rafael Nadal, oltre la 45esima posizione del ranking), ispirato con entrambi i fondamentali e ottimo anche in difesa, spesso riuscendo con un recupero a ribaltare la situazione da difensiva a offensiva, mentre lo slovacco riesce a tenersi a galla solo col servizio poichè non sembra avere armi adatte a impensierire il proprio avversario durante lo scambio.
Alla lunga distanza però il servizio non basta e Shapovalov, tra un rovescio vincente da highlights e un servizio vincente, riesce a portarsi avanti 6-3 5-3. Al momento di chiudere il match però il nr.2 canadese scende un po’ d’intensità e Klizan non si fa pregare, rendendosi più propositivo e anche piu efficace scendendo spesso a rete, costringendo sovente il canadese a fare il tergicristallo. Inoltre, il servizio di Denis viene letto con piu agio poichè meno preciso e le risposte profonde aumentano. Tutti questi presupposti portano ad un ribaltamento totale del match e ben 7 giochi consecutivi vinti dal tennista slovacco. Shapovalov non riuscirà poi ad invertire la tendenza e Klizan potrà quindi giocarsi la seconda semifinale stagionale.
Niccolò Masiero
(in aggiornamento)
Risultati:
[1] D. Thiem b. [8] D. Medvedev 6-2 3-6 7-6(2)
[5/WC] R. Bautista Agut b. [3] M. Cecchinato 7-6(0) 6-3
[WC] S. Wawrinka b. [6] D. Dzumhur 6-3 6-4
M. Klizan b. [7] D. Shapovalov 3-6 7-5 6-3