6. Madison Keys
punti Slam: 2120
AO: QF, sconfitta da Kerber
RG: SF, sconfitta da Stephens
Wim: 3T, sconfitta da Rodina
USO: SF, sconfitta da Osaka
Partite vinte/perse totali: 16/4 (80,0%)
Stagione contraddittoria per Keys: i 2120 punti raccolti negli Slam non sono pochi e sono più di quelli vinti nel resto del circuito WTA; segno che Madison ha classe ed è capace di esprimersi bene nei tornei importanti. O meglio: si esprime bene fino a che non arriva ad avere la sensazione di poter davvero vincere il torneo; a quel punto la pressione si rivela eccessiva e non riesce più a proporre il suo miglior tennis.
Va comunque sottolineato che negli Slam 2018 è stata la seconda giocatrice per numero di partite vinte (16, dietro solo alle 18 di Kerber). Però continua a mancare l’acuto definitivo.
7. Sloane Stephens
punti Slam: 1750
AO: 1T, sconfitta da Zhang Shuai
RG: F, sconfitta da Halep
Wim: 1T, sconfitta da Vekic
USO: QF, sconfitta da Sevastova
Partite vinte/perse totali: 10/4 (71,4%)
Rendimento a strappi per Stephens negli Slam, dove ha alternato buoni risultati a eliminazioni premature: vittoria agli US Open 2017, uscita al primo turno in Australia; finale a Parigi, uscita al primo turno a Wimbledon. E poi ancora seconda settimana agli ultimi US Open, con i quarti di finale. Anche se da campionessa in carica ha deluso per il gioco espresso nella partita contro Sevastova.
Del suo 2018 un aspetto va sottolineato: con la finale al Roland Garros Stephens ha confermato che la vittoria a Flushing Meadows 2017 non è stata casuale. In Francia ha dimostrato il pieno diritto di stare ai vertici WTA, e di sapersi esprimere ad alto livello su più superfici. Forse ha ancora qualcosa da migliorare sul piano della resistenza fisica, visto che nella partita parigina contro Halep è sembrata calare alla distanza.
8. Elise Mertens
punti Slam: 1390
AO: SF, sconfitta da Wozniacki
RG: 4T, sconfitta da Halep
Wim: 3T, sconfitta da Cibulkova
USO: 4T, sconfitta da Stephens
Partite vinte/perse totali: 13/4 (76,5%)
Nel 2018 Mertens si è dimostrata una giocatrice solida, di notevole costanza. Per quanto mi riguarda il suo tennis non mi entusiasma particolarmente, ma resta il fatto che difficilmente si fa battere da avversarie di caratura inferiore; e questa consistenza le ha permesso di cogliere tutte le occasioni che i tabelloni le hanno offerto.
In sintesi: per sconfiggerla bisogna giocare bene, perché di certo lei non è tipo da fare regali “autoeliminandosi”. I numeri lo certificano; negli Slam 2018 ha perso solo da teste di serie di grande livello: la numero 1 a Melbourne, la numero 2 a Parigi e la numero 3 a New York; unica eccezione la ispirata Cibulkova (prima esclusa dalle teste di serie) a Wimbledon. D’altra parte Mertens ha sconfitto una sola Top 20, la deludente Svitolina dell’Australia, allora numero 4. Ma non è certo colpa di Elise se diverse tenniste di vertice si perdono per strada contro avversarie sulla carta inferiori; lei non lo ha fatto, e ha raccolto i frutti.
9. Karolina Pliskova
punti Slam: 1230
AO: QF, sconfitta da Halep
RG: 3T, sconfitta da Sharapova
Wim: 4T, sconfitta da Bertens
USO: QF, sconfitta da Williams S.
Partite vinte/perse totali: 13/4 (76,5%)
Per Karolina Pliskova i risultati sono sorprendentemente simili a quello di Elise Mertens: ha cioè dato prova di una certa costanza a livelli medio-alti, ma le sono mancati i picchi di gioco. E siccome ritengo Pliskova una tennista di talento, un pizzico di delusione rimane. I numero sono questi: negli Slam ha battuto una sola Top 20 (la numero 17 Barty a New York) ed è sempre stata eliminata in due set dai quattro tornei. Particolarmente negativa la partita contro Sharapova, visto che quasi “non è scesa in campo” (6-2, 6-1), ma anche contro Serena e Halep non ha dato la sensazione di poter seriamente impensierire giocatrici che pure in passato aveva battuto. A questo va aggiunta la sconfitta tecnicamente inattesa sull’erba di Wimbledon contro Kiki Bertens. Direi che per Karolina il dato numerico totale (1230 punti) risulta migliore di quello delle prestazioni offerte in campo, dove il meglio lo ha forse dato nelle vittorie su Buzarnescu (Wimbledon) e sulle compagne di Fed Cup Safarova (due volte) e Strycova (Australia).
10. Carla Suarez Navarro
punti Slam: 1060
AO: QF, sconfitta da Wozniacki
RG: 2T, sconfitta da Sakkari
Wim: 3T, sconfitta da Bencic
USO: QF, sconfitta da Keys
Partite vinte/perse totali: 11/4 (73,3%)
Dopo un 2017 penalizzato da problemi fisici, Suarez Navarro è tornata a salire nel rendimento complessivo, e negli Slam lo ha fatto ancora di più: oggi è numero 22 del ranking, ma è decima in questa particolare classifica. Curiosamente Carla si è espressa meno bene sulla terra di Parigi, mentre ha raggiunto due quarti di finale sul cemento. E in questo si è anche dimostrata solida fisicamente, visto che Australia e USA sono stati impegni con giornate di caldo estremo. A Melbourne Carla ha portato al terzo set la futura vincitrice Wozniacki, mentre a New York ha sconfitto Garcia e interrotto la imbattibilità “notturna” di Sharapova, che in carriera non aveva mai perso quando aveva giocato in sessione serale. La vittoria contro Maria è arrivata proprio nel giorno del trentesimo compleanno. Chissà che non sia di buon auspicio per provare a fare ancora meglio nel 2019.
a pagina 3: Il confronto con la classifica Slam 2017