Strizzando l’occhio al gigantismo asiatico, da Slam territorialmente più affine, gli Australian Open 2019 (14-27 gennaio) si sono ufficialmente presentati a Tokyo in un evento destinato ai media e ai partner commerciali. L’appuntamento nipponico è solo il primo che Tennis Australia ha programmato in Asia, nell’ottica di promuovere nel migliore dei modi il turismo legato al Major che aprirà la stagione. Il momento non poteva essere più favorevole, cavalcando l’onda Osaka. Ma con Naomi presa da altri impegni, il ruolo di testimonial per gli appassionati del Sol Levante è passato al buon Kei Nishikori. Il direttore commerciale di Tennis Australia, Richard Heaselgrave, ha ribadito la ben nota strategicità dell’area geografica: “L’ Australian Open è ormai riconosciuto come lo Slam dell’Asia-Pacifico, ed è una priorità importante per noi promuovere l’evento e continuare a sviluppare le nostre relazioni in una regione così ampia. Ogni anno investiamo ulteriormente – le sue parole – costruiamo legami più forti e generiamo più contenuti per coinvolgere gli appassionati, con importanti prospettive per il futuro“.
Nishikori, senza eccellere nell’oratoria, si è limitato a spiegare come non veda l’ora di tornare a Melbourne, contesto a lui gradito. Eliminato agli ottavi da Federer nell’ultima edizione, ha comunque raggiunto per tre volte i quarti di finale (2012, 2015 e 2016). Il Giappone in auge agli US Open fa comunque gola al mercato turistico, potendo innescare reazioni virtuose per il crescente numero di appassionati di tennis (dotati di buon budget) che possono spostarsi in Australia. “Il recente successo di Naomi Osaka e il buon momento vissuto da Nishikori (semifinalista, ndr) hanno fatto fiorire la popolarità del tennis in questo Paese. Siamo sicuri che entrambi verranno accolti nel migliore dei modi dal pubblico di Melbourne, non solo dai tifosi giapponesi“, la speranzosa conclusione di Heaselgrave.
Nell’occasione, è stato anche ufficializzato l’accordo con Yonex (marchio giapponese) come incordatore ufficiale del torneo, prolungando un legame già in essere da tre anni.