Compie oggi 27 anni Simona Halep. La rumena, numero uno del mondo, è una delle tenniste più amate e ammirate nel circuito. In primis dalle sue stesse colleghe, per la sua gentilezza, la sua sana caparbietà, la solidità fisica ma anche per aver saputo sfatare, col tempo, i fantasmi della pressione e dell’ansia di vincere. E poi i suoi fan. Sono milioni in tutto il mondo, per non parlare di una vera e propria Halep mania da parte dei tifosi rumeni che, indefessi, sono al rendez-vous in tutti gli spalti del circuito.
Quest’anno finalmente ce l’ha fatta Simona ad entrare definitivamente tra le grandi. Nell’ennesima finale Slam, quando, dopo un set e mezzo, tutto sembra perduto, la rumena ha un sussulto d’orgoglio e contrattacca una debordante Sloane Stephens. Dal canto suo, la statunitense le dà una mano perché implode sul più bello, permettendo ad Halep di portarsi in testa e correre verso il suo primo Major. Alla fine, a Parigi, dopo due finali combattutissime (nel 2014 con Sharapova, nel 2017 con le tante occasioni perdute contro Ostapenko) a stringere la tanto desiderata Coupe Suzanne Lenglen quest’anno è stata finalmente lei. Simona conferma inoltre il dominio su Stephens (con cui è in vantaggio 7-2 nei precedenti), ulteriormente battuta poi nella finale di Montreal, il suo secondo titolo (per ora) dell’anno.
Il sogno del primo Slam si avvera. Nel 2018 l’aveva già sfiorato in Australia, in una finale sfiancante contro Caroline Wozniacki e dopo una semifinale altrettanto massacrante vinta contro Angelique Kerber.
È una bella personalità, quella di Simona Halep. Umile ma decisa, con quel suo sorriso buono e quasi fanciullesco, la tennista di Costanza in campo è una combattente vera. Un Nadal in gonnella? Sulla terra molti la associano al campeon spagnolo. Di sicuro la lotta è il suo forte e, anche nella sconfitta, Simona in campo ci mette l’anima e anche di più. Silenziosa ma tosta, rapidissima ma riflessiva, forse le manca un pizzico di varietà e quel po’ di fantasia in più che farebbero ancora tanta differenza, soprattutto ora che, nel circuito femminile, manca una vera leader (eccezion fatta per una Serena in forma, ovviamente). Con chi invece Simona fa fatica, per ora, a trovare il bandolo della matassa è Elina Svitolina. La tennista ucraina ha un vantaggio di 4-1 nei precedenti, tra cui le due finali consecutive a Roma nel 2017 e nel 2018.
Se il bilancio negli Slam è alquanto soddisfacente per quanto riguarda la prima metà della stagione, invece, per il secondo anno di fila, la rumena fallisce l’appuntamento con Wimbledon e viene spazzata via al primo turno dello US Open, subendo un improvviso calo del rendimento. E ieri, ancora, a Wuhan, viene addirittura annichilita dal doloroso bagel firmato Cibulkova, cedendo alla fine per 6-0 7-5. Riuscirà a realizzare un rush finale degno della sua tempra e del numero uno del ranking?
I numeri di Simona Halep:
- numero 1 del mondo
- 1 vittoria al Roland Garros
- 1 finale alle WTA Finals
- 4 finali Slam
- 18 titoli in carriera
- 15 finali
- 46 vittorie (finora) nel 2018
- 9 sconfitte (finora) nel 2018
- 450 partite vinte (finora)
- 27 milioni di dollari di prize money