Juan Martin del Potro è ufficialmente qualificato per le Nitto ATP Finals 2018, il torneo che chiude la stagione professionistica del circuito maggiore. Grazie alla vittoria ai danni di Khachanov a Pechino, l’argentino tocca quota 5000 punti nella Race to London e si assicura un posto al torneo dei maestri al quale sono già certi di partecipare i tre vincitori Slam: Federer, Nadal e ovviamente Djokovic, che ha monopolizzato la seconda parte di stagione.
Per del Potro si tratterà della quinta partecipazione (2008, 2009, 2012 e 2013 le altre): per migliorare il suo score dovrà vincere il torneo, poiché nel 2009 l’argentino si è arreso solo in finale a Davydenko. Lo scorso anno ‘Delpo’ ha sfiorato la qualificazione con una rimonta entusiasmante alla quale è mancata appena una manciata di punti, quest’anno evita il rush finale e strappa il pass prima delle ultime settimane di tornei che risulteranno decisive per assegnare i quattro posti ancora disponibili.
Se a Zverev (quinto nella Race) servirà soltanto evitare un crollo verticale per bissare la qualificazione del 2017 e allo stesso Cilic basterà rimanere in asse, per gli ultimi due posti sembra esserci maggiore battaglia. Vediamo la situazione attuale della Race, aggiornata con gli ultimi risultati di Tokyo e Pechino:
- Nadal 7448
- Djokovic 6445
- Del Potro 5000
- Federer 4800
- Zverev 4410
- Cilic 3815
- Thiem 3525
- Anderson 3495
- Isner 2930
- Nishikori 2610
- Fognini 2045
- Raonic 1800
- Goffin 1785 (stagione finita)
- Tsitsipas 1782
- Dimitrov 1745
- Carreno Busta 1730
- Cecchinato 1719
- Coric 1700
- Schwartzman 1690
- Edmund 1675
Cilic (sesto) ha circa 900 punti di margine sul primo degli esclusi, John Isner, che però ha già comunicato il suo forfait al Masters 1000 di Shanghai dando così al croato ottime possibilità di incrementare il suo margine di sicurezza fino a renderlo incolmabile. I posti di Thiem e Anderson, che attualmente sarebbero gli ultimi a qualificarsi, sono invece meno sicuri. Il sudafricano è in gioco a Tokyo e può ancora mettere prezioso fieno in cascina ma al momento ha soltanto 565 punti di vantaggio su Isner e 885 su Nishikori, che sembra il più credibile degli inseguitori. Con 2500 punti ‘virtuali’ ancora sul piatto (i due 1000 + la settimana dei 500 di Basilea e Vienna) la corsa è ancora estesa a diversi giocatori, ma la realtà dei fatti è che la gran parte dei giocatori compresi tra l’ottava e la venticinquesima posizione non sembra scoppiare di salute. Questo può rassicurare sia Anderson che Thiem, il quale sta ben figurando anche sul cemento nelle ultime settimane.
Goffin ha appena comunicato che non giocherà più nel 2018, Dimitrov è in crollo verticale così come Carreno Busta e Coric appaiono in flessione rispetto alla prima metà di stagione. Si arriva al 19esimo posto di Schwartzman, il cui tennis non è certo esaltato dalla superficie indoor e quindi al 20esimo di Edmund, uno dei candidati a piazzare l’exploit in questo finale di stagione sebbene il distacco di oltre 1800 punti configuri il suo aggancio alla top 8 come un miracolo tennistico o giù di lì. Nel gruppone degli inseguitori più o meno credibili figurano anche due italiani, Cecchinato e Fognini, entrambi in buona condizione di forma. Il palermitano è virtualmente 17esimo ma dista poco più di 300 punti dall’11esimo posto di Fognini, da cui però parte uno scalone di quasi 600 punti di distanza da Nishikori.
C’è poco da inventarsi: nessuno degli inseguitori a parte Dimitrov ha mai vinto un Masters 1000, dunque chiunque volesse provare il miracolo dovrebbe cogliere il miglior risultato della carriera. Compreso, ovviamente, Fognini.