Alla voce “promesse non mantenute”, il 2018 di Johanna Konta si prende la scena. Al punto che la numero uno d’Inghilterra, scivolata oggi al numero 45 WTA, ha deciso di cambiare allenatore. Termina così dopo meno di un anno, stando a quanto riportato dai media britannici, il rapporto professionale con Michael Joyce avviato a dicembre 2017. Lo statunitense, già al fianco anche di Maria Sharapova nei successi allo US Open 2006 e agli Australian Open 2008, è stato il terzo coach a seguire la ventisettenne di Eastburne dopo le precedenti esperienze con Esteban Carrill e Wim Fissette. Il nuovo tecnico, ancora da individuare, dovrà seguirla nella preparazione invernale con prospettiva immediata sugli Australian Open. Il cambio di rotta è infatti chiaramente orientato al 2019, con il solo torneo di Mosca fissato sull’agenda di Jo per chiudere l’anonima stagione in corso. Nel tour asiatico di queste settimane, ha vinto una sola partita tra Tokyo, Wuhan e Pechino dove si è goduta però, da turista, le meraviglie della città proibita.
I met Mulan today 😁😁. @Disney #Beijing #forbiddencity pic.twitter.com/r3xgHiNica
— Johanna Konta (@JohannaKonta) September 27, 2018
Un 2018 deludente, come accennavamo, se solo si pensa che era iniziato al nono posto del ranking. Fiori all’occhiello i successi a Sidney e Miami ma soprattutto la semifinale di Wimbledon persa in casa da Venus Williams. Anche nel 2016, a Melbourne, aveva raggiunto il penultimo atto di uno uno Slam (ko contro Kerber). Proprio il rendimento disastroso negli ultimi Major ha spinto Konta ben lontana dalla top 10: out al primo turno a Parigi e a New York, si è spinta appena fino al secondo a Melbourne e sull’erba prediletta di casa. La rivoluzione nel suo angolo diventa totale, se si aggiunge al cambio di tecnico anche quello di management: a curarne gli interessi sarà infatti la Starwing Sports, che dall’anno scorso ha scelto proficuamente di investire anche su Kyle Edmund.