In linea teorica, sulla risposta in rete di Kiki Bertens nel chiasso dell’Olympic Stadium di Mosca si è conclusa la corsa alle Finals di Singapore. L’eliminazione per mano di Sasnovich impedirà infatti all’olandese di raccogliere i punti necessari a superare Karolina Pliskova, già eliminata dal torneo russo ma ugualmente qualificata proprio grazie della sconfitta di Bertens. La cui esclusione però non è da ritenersi definitiva in virtù delle precarie condizioni fisiche di Simona Halep.
Andiamo con ordine. Al momento, le otto giocatrici qualificate sarebbero le seguenti:
- Halep
- Kerber
- Wozniacki
- Osaka
- Kvitova
- Stephens
- Svitolina
- Pliskova
- Bertens (riserva)
- Sabalenka (riserva)
LA BAGARRE DI MOSCA – La giornata è cominciata con la qualificazione di Svitolina, impossibilitata a giocare questa settimana per uno sfavorevole incastro di wild card e regolamenti, grazie alla sciagurata prestazione di Karolina Pliskova. Dopo aver fallito un primo ‘match point’ a Tianjin, dove battendo Garcia in finale avrebbe potuto già qualificarsi aritmeticamente, la ceca è rimasta al palo anche contro la padrona di casa Zvonareva che a Mosca le ha impartito una severa lezione (6-1 6-2) in soli 73 minuti. Questo passo falso avrebbe potuto complicare terribilmente il suo avvicinamento a Singapore, ma ci ha pensato Kiki Bertens a regalarle la terza partecipazione consecutiva alle Finals. La catena di regali ha visto infatti come ultima maglia il gioco conclusivo della sfida tra Bertens e Sasnovich, nel quale l’olandese ha sciupato un’occasione per rientrare nell’incontro e ha infine deposto le armi con quella risposta di rovescio. La splendida settimana di Cincinnati e la conferma di Seoul sono servite a entrare in top 10 – Bertens guadagnerà addirittura un’altra posizione lunedì, diventando n.9 – ma non a garantirsi un posto a Singapore. A meno che giungano notizie ulteriormente nefaste dal fronte Halep.
DUBBIO HALEP, BERTENS SPERA – Alla fine il forfait è arrivato. “Avrei davvero voluto giocare a Mosca, purtroppo però la schiena continua a darmi dolore e non voglio correre rischi inutili. Sono dispiaciuta di dover rinunciare, ma so quanto sia importante mettere la mia salute al primo posto”, ha scritto Halep su Twitter. Neanche il tempo di festeggiare la conquista per il secondo anno consecutivo del trofeo di numero 1 del mondo a fine anno, che Simona è costretta ad una dolorosa rinuncia. Non tanto per il forfait nel Premier di Mosca, quanto per le possibili ripercussioni in vista delle WTA Finals di Singapore al via la prossima settimana. La domanda che tutti si pongono adesso, è: ci sarà Simona?
La numero 1 del mondo, siamo certi, farà di tutto per esserci e ci proverà fino all’ultimo momento. Ma le speranze di vederla in campo a Singapore sono davvero ridotte al lumicino. Durante l’intervista di rito rilasciata al sito WTA dopo l’ufficialità del numero 1, Simona aveva infatti dichiarato: “Se non fossi in grado di competere a Mosca, dubito fortemente che potrei giocare a Singapore“. I problemi di ernia del disco che avevano condizionato Halep a Pechino e Wuhan (facendo addirittura temere un intervento chirurgico, poi scongiurato) non sono ancora risolti, tanto che Simona è ancora alle prese con la fisioterapia. A questo punto resta soltanto da capire quale decisione prenderà la rumena su Singapore. Alla finestra, con una poco carina ma inevitabile espressione di speranza, c’è Kiki Bertens. Qualora l’olandese dovesse subentrare nella rosa delle otto giocatrici, sarebbe Sevastova a prendere il suo posto come riserva a meno che Kasatkina, ancora in gioco a Mosca, riesca a ripetere la finale dello scorso anno.