Se escludiamo la categoria di tornei WTA 125K, di transizione tra il circuito ITF e quello maggiore, Belinda Bencic non raggiungeva una finale dal lontano febbraio 2016, quando affrontò senza fortuna la nostra Roberta Vinci a San Pietroburgo. Nel mezzo una frattura all’osso sacro e un infortunio al polso sinistro che l’hanno costretta a una difficile convalescenza, di cui l’ottimo finale di 2017 – due finali, appunto, nel circuito 125k – ha rappresentato solo una parziale interruzione. Oggi Belinda Bencic può dirsi un passo più vicino al completo recupero. Battendo una già incredibile Dayana Yastremska, reduce dal titolo di Hong Kong e comunque mai doma, la svizzera conquista la finale del torneo di Lussemburgo che disputerà domani contro Julia Goerges, prima favorita del seeding. Prima di questa settimana, Bencic era reduce da sei sconfitte consecutive.
Tutto quello che c’è da dire di questa semifinale, più o meno, è successo nel terzo set, durato più della somma dei primi due parziali che le due giocatrici si sono spartite. Bencic ha vinto con discreto agio il primo, lasciando credere che il serbatoio della sua avversaria – lo ricordiamo, appena 18enne – fosse vuoto. E sarebbe stato anche comprensibile. Yastremska invece ne aveva eccome per lottare e lo ha dimostrando rovesciando completamente l’equilibrio della partita e portandola al set decisivo, quando si era giocato poco più di un’ora.
La prima occasione è di Yastremska, favorita da un nastro marcatamente ucraino, ma Bencic annulla al termine di un grande scambio. Il nastro torna a tormentare la svizzera un paio di game più tardi, quando il break si concretizza a seguito di un doppio fallo. Belinda ha tre anni di più, pur avendone solo ventuno, e vorrebbe farlo pesare; il problema è che Yastremska ha una straordinaria propensione alla lotta, evidenziata da un comportamento a volte anche sopra le righe. Le due chiuderanno la partita con uno splendido abbraccio, ma nel frattempo combattono a suon di coaching, urla, manifestazioni di nervosismo: a Bencic tocca un warning per una pallata in tribuna, a Yastremska per time violation. Prima di giungere al tie-break, nel quale Yastremska vince il punto più spettacolare del mese – e forse della settimana – andando a recuperare una palla sui cartelloni pubblicitari, c’è tempo per una probabile topica dell’arbitro che fa ripetere un punto che forse sarebbe spettato all’ucraina. Per capire il personaggio, Yastremska quel punto se lo prende venti secondi dopo con un dritto di rara prepotenza.
Alla fine a vincere è Bencic, arrivata in fondo con un pizzico di lucidità in più, e forse oggi era giusto finisse così. Con queste qualità è davvero difficile che Dayana Yastremska non possa arrivare in alto, e di tempo ne ha davvero in abbondanza. A Belinda serviva un segnale, una bella vittoria, la più classica delle iniezioni di fiducia nella forma della settima vittoria consecutiva qui in Lussemburgo (la svizzera è partita dalle qualificazioni). Domani sarà parecchio complicato contro Julia Goerges, che a due punti dalla sconfitta contro Eugenie Bouchard – a proposito, gran settimana anche la sua con sentiti ringraziamenti al nuovo coach Michael Joyce – si è destata appena in tempo per copiare le strategie della sua avversaria, ormai esausta, e batterla in rimonta. Esserci, e provare a giocarsela, sarà già sufficiente per ritinteggiare il futuro. È esplosa e temeva di essersi persa troppo presto, ma in fondo Belinda Bencic è nata appena ventuno anni fa.
Risultati:
[1] J. Goerges b. [Q] E. Bouchard 6-7(3) 7-5 6-1
[Q] B. Bencic b. [SE] D. Yastremska 6-2 3-6 7-6(5)