Sono appena cominciate le WTA Finals e, come sempre negli ultimi anni, si svolgono all’insegna dell’incertezza. Purtroppo manca la numero uno del ranking Simona Halep, alle prese con un serio problema alla schiena, ma anche con lei al via il pronostico sarebbe stato aperto. Qualche dato per dimostrare l’equilibrio del 2018: non solo negli Slam ci sono state quattro vincitrici differenti, ma anche nei Premier Mandatory e nei Premier 5 i successi sono stati distribuiti su un ventaglio di molte giocatrici, senza una dominatrice. Ecco il riepilogo sintetico:
Slam: Wozniacki, Halep, Kerber, Osaka
Premier Mandatory: Osaka, Stephens, Kvitova, Wozniacki
Premier 5: Kvitova, Svitolina, Halep, Bertens, Sabalenka
Quindi i titoli principali sono stati vinti da nove giocatrici differenti. Per quanto riguarda le Finals, l’aspetto forse più interessante è che a Singapore, oltre ad Halep, di questi nomi mancherà solo Sabalenka. In sostanza le protagoniste in corsa in questi giorni rappresentano davvero l’élite del tennis femminile 2018. Karolina Pliskova è l’unica senza l’acuto in un evento di primo o primissimo livello, ma ha comunque vinto a Stoccarda e Tokyo, due Premier di fascia più bassa.
Un altro aspetto che merita di essere segnalato è il ricambio tra le prime otto rispetto al 2017. Non sono riuscite a confermarsi Venus Williams, Muguruza, Garcia e Ostapenko, mentre in quattro si sono guadagnate la riconferma: Halep, Wozniacki, Svitolina, Pliskova.
Ma con la rinuncia di Halep, abbiamo cinque tenniste “nuove”. Nuove tra virgolette perché in realtà Kerber e Kvitova sono due ritorni: Kerber si ripresenta dopo un anno di crisi (forse da appagamento), mentre Kvitova rientra dopo l’accoltellamento alla mano che le aveva compromesso il 2017.
Ci sono comunque anche tre esordienti assolute. In ordine di età: Naomi Osaka (nata nel 1997, 21 anni, compiuti il 16 ottobre), Sloane Stephens (nata nel 1993) e Kiki Bertens (1991). Curiosità: le esordienti sono state tutte sorteggiate nello stesso girone (gruppo rosso) insieme alla tennista più anziana presente, unica over 30, Angelique Kerber. Mentre nel gruppo bianco si confronteranno le due giocatrici che il torneo l’hanno già vinto, la campionessa in carica Wozniacki e Kvitova che si aggiudicò il titolo al primo tentativo, nel 2011. Ecco anni e numero di presenze al Masters delle protagoniste:
6 Wozniacki (2009, 2010, 2011, 2014, 2017, 2018)
6 Kvitova (2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2018)
5 Kerber (2012, 2013, 2015, 2016, 2018)
3 Pliskova (2016, 2017, 2018)
2 Svitolina (2017, 2018)
1 Osaka (2018)
1 Stephens (2018)
1 Bertens (2018)
Sarà l’ultima volta in cui il torneo si disputerà a Singapore, visto che la WTA ha già annunciato che dal 2019, e per dieci anni, l’evento si svolgerà a Shenzhen, a conferma dell’importanza dell’Asia come continente di espansione su cui punta il tennis femminile.
Nelle edizioni scorse le condizioni di gioco di Singapore erano state definite piuttosto lente, e per essere indoor particolarmente lente. Se le condizioni si confermeranno simili, saranno probabilmente favorite le giocatrici che si affidano alla difesa e al contenimento rispetto a quelle più aggressive. Questo non significa che non potrà vincere una tennista di attacco, ma per farlo dovrà sfoderare prestazioni di notevole livello, e anche riuscire a sostenere scambi mediamente più lunghi; in caso contrario il rischio è quello di finire fuori giri nel tentativo di sfondare difese che risulteranno più impenetrabili del solito. Ma per avere la conferma delle condizioni di gioco occorrerà sentire le reazioni delle tenniste dopo i primi match.
E poi, sarà banale ma è assolutamente vero, molto dipenderà anche da quanta energia è rimasta alle protagoniste dopo una stagione faticosa, che spesso le fa approdare all’atto conclusivo in riserva.
Abbiamo intanto le valutazioni delle agenzie di scommesse. Anche se esordiente, la favorita numero uno è considerata Naomi Osaka, davanti alla campionessa in carica Wozniacki, alla vincitrice del 2011 Kvitova e alla finalista 2016 Kerber. Più staccate le altre. Ricordo però che negli ultimi anni le due effettive vincitrici non comparivano tra le prime favorite, e addirittura nel 2016 Cibulkova era l’ultima nelle preferenze dei bookmaker. Ecco le quote di una importante agenzia inglese rilevate sabato 20 ottobre, prima quindi che iniziassero le partite:
Nelle pagine seguenti troverete alcuni dati di “servizio”, in modo da entrare un po’ più nel dettaglio del rendimento e degli scontri diretti. Ci sono le indicazioni sui punti WTA raccolti negli ultimi due mesi (dagli US Open in poi), il dato complessivo degli scontri diretti, ma anche quelli scorporati relativi agli scontri diretti soltanto sul cemento e a quelli avvenuti nella stagione 2018. Ricordo anche che per la particolare formula del Masters una sconfitta nel girone non è detto che pregiudichi la vittoria del torneo, visto che a volte si è superato il turno perfino con due sconfitte. I gironi sono questi:
Gruppo rosso
1. Angelique Kerber
3. Naomi Osaka
5. Sloane Stephens
8. Kiki Bertens
Gruppo bianco
2. Caroline Wozniacki
4. Petra Kvitova
6. Elina Svitolina
7. Karolina Pliskova
a pagina 2: Le giocatrici del gruppo rosso