[6] E. Svitolina b. [8] K. Bertens 7-5 6-7(5) 6-4
A raggiungere le semifinali delle WTA Finals 2018 sono le quattro tenniste dalla classifica più bassa e il primo match di singolare, che va in scena dopo il successo della coppia ceca Siniakova/Krajcikova sulle connazionali Hlavackova/Strycova, è quello tra la numero 7 Elina Svitolina e la numero 9 Kiki Bertens. Gli scontri diretti erano
sull’uno pari con Svitolina vincitrice nel primo faccia a faccia datato 2016 sul cemento di Zhuhai, mentre Kiki si è aggiudicata la recente sfida nel suo torneo da sogno a Cincinnati. Il match disputato per la maggior parte da fondo, ha regalato al pubblico diversi punti lottati ma tutto sommato raramente si è usciti fuori dai classici binari che caratterizzano gli scambi nel tennis femminile, e come per la maggior parte degli altri match di questo
torneo, sono più gli errori a rimanere impressi che le belle giocate. Svitolina è uscita vincente da una battaglia durata 2 ore e 38 minuti e questo risultato può sorprendere se si tiene in considerazione il suo livello mostrato nelle ultime settimane prima di questo torneo (quattro sconfitte nelle ultime sei partite), ma era indubbiamente lei
la favorita alla vigilia e se sul piano del gioco si può ancora migliorare in vista della finale, l’atteggiamento mostrato in questa partita è stato a tratti esemplare.
All’inizio Svitolina cerca di sfidare Bertens sul suo campo di battaglia, e cioè tentando di prendere il controllo dello scambio grazie alla potenza dei propri colpi, ma l’olandese in questo aspetto è superiore, Elina si danna ma la sua forza non è sufficiente a scalfire l’avversaria. La numero 9 del mondo, che si trova a Singapore grazie a Halep e la sua schiena, sfrutta al massimo la sua maggior fisicità e oltre a tener botta alle accelerazioni dell’ucraina, riesce anche a tenerla lontana grazie al suo servizio tanto potente quanto preciso. Qualcosa si inceppa tuttavia verso la fine del primo set quando Svitolina, seguendo i suggerimenti del suo coach di spingere “in the corner”, cioè sull’angolo del rovescio, riesce a mettere in difficoltà Bertens, la quale non è certo impeccabile mentalmente. Sul 5-4 arriva il primo set point per Svitolina ma per concludere l’operazione deve attendere un’altro paio di game; sul 6-5 infatti Bertens continua a mostrare debolezze sul lato del rovescio e poi, con un doppio fallo butta via il set.
Prima tennista a raggiungere la semifinale alla sua prima partecipazione dai tempi di Ivanovic e Chakvetadze nel 2007, Bertens si appresta a giocare il secondo set con un atteggiamento completamente differente e oltre a ottenere subito un break di vantaggio tiene i suoi primi quattro turni di battuta a ‘zero.’ Senza neanche permettere alla sua avversaria di imbastire una rimonta, Kiki come un rullo compressore si porta a servire sul 5-4 per riequilibrare
il match e in un’attimo, come nei game precedenti, va 40-0. A questo punto tutto lascia supporre che il terzo set sia alle porte ma una serie di scelte tattiche errate e colpi sfortunati impediscono all’olandese di chiudere e la sua poca propensione nell’essere aggressiva nei momenti decisivi fanno il resto. La tennista di Odessa riesce finalmente a difendersi degnamente e nel tie-break si porta a due punti dal match ma in quest’occasione Kiki non trema e
meritatamente vince il set per 7 punti a 5.
L’ultimo set, equilibrato tanto quanto i precedenti, è quello più denso di errori con le due tenniste visibilmente stanche le quali, dopo oltre due ore di gioco, faticano a tenere alta la concentrazione. Svitolina è la prima a mettere la testa avanti e Bertens, con il suo dritto a dir poco altalenante, non riesce a starle dietro. Nell’ultimo game l’olandese avrebbe un’occasione del contro-break ma in difesa Elina le è superiore e con un 6-4 raggiunge la quindicesima finale della carriera, quarta dell’anno e dunque, alla sua seconda partecipazione raggiunge l’ultimo atto delle WTA Finals.
Risultati:
[6] E. Svitolina b. [8] K. Bertens 7-5 6-7(5) 6-4
[5] S. Stephens b. [7] Ka. Pliskova 0-6 6-4 6-1