Si avvicina la seconda edizione delle Next Gen ATP Finals, torneo riservato ai migliori under 21 del tennis maschile che si svolgerà al Polo Fieristico di Rho-Milano da martedì 6 novembre a sabato 10 novembre. Se la situazione dei sette qualificati è ormai definita, l’ottavo partecipante dovrà guadagnarsi una wild card nel torneo di qualificazione che si giocherà allo Sporting di Milano 3 (2-4 novembre) tra i migliori otto under 21 italiani. Non ci sarà Gian Marco Moroni (numero 22 della Race), che sarebbe dovuto tornare a Basiglio da leader del gruppo ma è stato costretto ad alzare bandiera bianca a causa del mal di schiena (al suo posto entra Luca Giacomini). Vediamo chi saranno gli otto azzurri che si contenderanno la tanto ambita wild card:
- Raul Brancaccio
- Jacopo Berrettini
- Andrea Pellegrino
- Riccardo Balzerani
- Giovanni Fonio
- Enrico Dalla Valle
- Liam Caruana
- Luca Giacomini
Adesso scopriamo nel dettaglio la storia di questi ragazzi, partendo proprio da chi è stato reclutato all’ultimo minuto per disputare il torneo di qualificazione.
LUCA GIACOMINI (n.138 Race e n.661 ATP, 21 anni)
Classe 1997, cresciuto alla Canottieri Padova con papà Redi, da sempre suo allenatore, Luca Giacomini è una delle sorprese positive della stagione 2018. Rapido, grintoso, nonostante i soli 168 centimetri di statura, ha come idolo Diego Schwartzman proprio perché “è alto… anzi basso come me. Tra i giovani mi piace tantissimo Andrey Rublev, contro cui spero di giocare. La stagione è stata molto positiva: ho scalato 300 posizioni arrivando al numero 639”. Quest’anno proprio nella ‘sua’ Padova – Luca è nato a Rubano, a neanche venti minuti dalla città veneta – ha vinto il primo incontro a livello challenger: superate le qualificazioni, ha battuto al primo turno Walter Trusandi prima di rinunciare agli ottavi di finale per un infortunio al collo: “Un momento che non scorderò mai, anche perché avevo tutto il pubblico dalla mia: non mi sono mai sentito cosi tifato e incoraggiato e questo senza dubbio mi ha dato la carica giusta per esprimermi al meglio”.
Non c’è solo il tennis giocato nella vita di Luca. Il 21enne padovano ha scelto di iscriversi anche alla facoltà di Scienze Motorie, come ha raccontato in un’intervista a Tennispress: “Conciliare l’ attività tennistica con l’impegno universitario non è sempre semplice e non a caso quest’anno ho programmato i miei tornei in relazione agli esami che dovevo sostenere. Tuttavia, dal momento che frequento le lezioni online, il compito è un po’ più agevole. Ho fatto questa scelta con grande convinzione perché ritengo che al giorno d’oggi laurearsi sia indispensabile e poi magari chissà se un giorno non dovessi vivere di professionismo potrei trovare un lavoro sempre inerente alla mia grande passione per lo sport”. Un ultimo segreto sul suo conto. Nella sua sacca, oltre a tutto l’indispensabile per scendere in campo, non devono mancare due piccoli quaderni: il primo da aggiornare con i dettagli su match e allenamenti, il secondo per gli obiettivi da raggiungere a fine stagione.
LIAM CARUANA (n.130 Race, n.668 ATP, 20 anni)
Quarto di cinque figli maschi, Liam Caruana è nato a Roma il 22 gennaio 1998. Nel 2004 papà Massimo, primo allenatore dell’italo-americano, si è trasferito negli Stati Uniti (prima a San Diego e quindi in Texas) portando con sé tutta la famiglia. Un errore dei sistemi l’ha erroneamente associato alla bandiera statunitense per un certo periodo, ma il suo passaporto è italiano: “Mi sento romano al 100%, a casa si parla italiano e in tutte le manifestazioni tifo per le nostre nazionali“. Gli Stati Uniti hanno fatto però fiorire la sua passione tennistica, oltre a permettergli di allenarsi con giocatori del calibro di Ryan Harrison e Andy Roddick. Tra gli otto contendenti, è l’unico ad aver disputato un match a livello ATP: quest’anno è stato ripescato come lucky loser a Auckland e ha perso 7-5 7-6 contro Steve Johnson.
Giocatore dal tennis ‘champagne’ sempre alla ricerca della rete e di colpi spettacolari, Caruana ha vissuto una stagione travagliata per via degli infortuni e ha potuto disputare pochissimi tornei. Numero 375 a febbraio, è oggi scivolato alla piazza 668 del ranking ATP. Una piccola iniezione di fiducia è arrivata dalla partecipazione al challenger di Ortisei, per il quale gli è stata riservata una wild card: ha superato all’esordio l’esperto Stephane Robert, n.157 ATP, e agli ottavi si è arreso con onore a Pierre-Hugues Herbert, un giocatore che per certi versi gli somiglia, costringendolo al tie-break nel primo set. Aveva già giocato lo scorso anno a Milano 3, eliminato in semifinale da colui che si sarebbe poi aggiudicato la wild card, Gianluigi Quinzi. Quest’anno proverà a fare ancora meglio, potendo avvalersi di un bel vantaggio: i campi dello Sporting sono molto rapidi e favoriscono sicuramente il suo tennis verticale e votato all’attacco.
ENRICO DALLA VALLE (n.127 Race, 20 anni)
Vent’anni compiuti a marzo, Enrico Dalla Valle (n.646 ATP) è giocatore dal grande fisico e, allo stesso tempo, di ottima tecnica. Cresciuto tennisticamente al Ct Dario Zavaglia di Ravenna con il maestro Omar Urbinati, si allena attualmente con il tecnico federale Mosè Navarra. “Adoro Federer da quando sono piccolo, mentre oggi amo l’estro di Shapovalov. La stagione? Ho cercato di alzare l’asticella da giugno in poi confrontandomi con continuità con i tornei Challenger. A Milano posso fare bene: le mie caratteristiche si sposano bene con il rapido indoor”.
Nel 2014 è stato semifinalista al Torneo dell’Avvenire, sconfitto solo al terzo set dal coreano Oh che di quel tabellone era il primo favorito. Dopo Andrea Pellegrino, decisamente il giocatore più esperto della truppa a livello challenger con 47 presenze e 15 vittorie, Dalla Valle è il giocatore che può vantare più incontri vinti nel circuito cadetto (tre) assieme a Caruana: le tre affermazioni sono arrivate tutte nella seconda metà di questa stagione, grazie ad altrettante wild card a Padova, Cordenons e Biella. Due anni fa il tecnico federale Gabrio Castrichella avevo speso belle parole sul conto del ragazzo romagnolo che si è allenato anche nel centro di Tirrenia. La sua crescita è stata frenata anche da un paio di infortuni occorsi nel 2016, quando il ragazzo si divideva tra eventi del circuito junior e tornei Futures.
GIOVANNI FONIO (n.102 Race, 20 anni)
Vent’anni compiuti il 7 maggio, Giovanni Fonio è nato e si allena ancora oggi sui campi del Tc Piazzano di Novara. “Sono cresciuto con il maestro Andrea Poggi; ora i miei coach sono Matteo Sacchi e Fabio Colangelo. A Milano il livello sarà molto alto, ma credo che il mio gioco si adatti bene al veloce indoor”. Dotato di uno splendido rovescio a una mano, Fonio è n.580 ATP e quest’anno al challenger di Genova si è preso il lusso di sconfiggere l’ex Top 100 Gastao Elias, seconda vittoria nel circuito cadetto. “Il 2018 è stata una stagione di alti e bassi, spero di concludere in crescendo. Il mio idolo è Federer”. Arriverà a Milano per invertire il trend che lo vede sconfitto negli ultimi tre incontri disputati, uno dei quali nella prima edizione del challenger di Firenze per il quale ha ricevuto una wild card.
“L’ansia e lo stress sanno come essere gli avversari più duri”, aveva raccontato in un’intervista rilasciata a Spaziotennis poco dopo aver esordito – con vittoria – nel tabellone principale di un challenger, lo scorso anno a Brescia. Venne informato a pochi minuti dall’inizio della partita che l’olandese Sijsling si era ritirato e che sarebbe stato lui ad affrontare Lorenzo Sonego: “Sbrigati che devi scendere in campo fra dieci minuti“, gli dissero quando aveva appena finito di pranzare ed era in tribuna a rilassarsi guardando gli altri incontri. “Ho semplicemente giocato a tennis e come per magia è arrivata la vittoria più importante della mia carriera“. Del carpe diem, nel tennis come nella vita, è impossibile fare a meno.
Scopriremo la storia degli altri quattro ragazzi nel secondo articolo di presentazione che verrà pubblico nelle prossime ore; qui di seguito trovate tutte le informazioni utili, dalle modalità di acquisto dei biglietti alla copertura televisiva. Ricordiamo che il torneo comincia venerdì 2 novembre.
FORMULA E BIGLIETTI – Le qualificazioni alle Next Gen ATP Finals (dal 2 al 4 novembre allo Sporting Milano 3 di Basiglio) vedranno otto tennisti sfidarsi in un classico tabellone ad eliminazione diretta. Questo il programma completo:
- venerdì 2: quarti di finale dalle ore 14
- sabato 3: semifinali dalle ore 15
- domenica 4: finale alle ore 15
Per quanto riguarda i biglietti, sono disponibili abbonamenti per i tre giorni a 30 euro. I biglietti singoli per il 2 e per il 3 novembre (quarti e semifinali) costano 10 euro, quelli per il 4 (finale) costano 20 euro (acquisto sul circuito Ticketone).
LIVE SU SUPERTENNIS – “SuperTennis”, la tv della FIT, trasmette in diretta ed in esclusiva il torneo. Questa la programmazione completa:
Venerdì 2 novembre – ore 13.45, 15.45, 17.45 e 19.45 SuperTennis Today
alle ore 14.00 LIVE – qualificazioni Next Gen Milano (quarti)
alle ore 16.00 LIVE – qualificazioni Next Gen Milano (quarti)
alle ore 18.00 LIVE – qualificazioni Next Gen Milano (quarti)
differita alle ore 20.00 – qualificazioni Next Gen Milano (quarti)
Sabato 3 novembre – ore 14.30, 16.45 e 18.45 SuperTennis Today
alle ore 15.00 LIVE – qualificazioni Next Gen Milano (semifinale)
alle ore 17.00 LIVE – qualificazioni Next Gen Milano (semifinale)
Domenica 4 novembre – ore 14.45 SuperTennis Today
alle ore 15.00 LIVE – qualificazioni Next Gen Milano (finale)
Ufficio Stampa Comitato Regionale Lombardo FIT