Mancava solo l’ufficialità che è arrivata in queste ore: Juan Martin del Potro non giocherà le ATP Finals. L’argentino che lo scorso 11 ottobre ha subito un infortunio poi rivelatosi una frattura della rotula, ha deciso di non affrettare eccessivamente i tempi e di non rischiare andando a Londra. Fortunatamente l’infortunio non ha richiesto un intervento chirurgico, che lo avrebbe tenuto lontano dai campi come minimo sei mesi. Senza operazione, i tempi di consolidazione della frattura si aggirano intorno ai 40-45 giorni e il periodo ideale di tempo per poter tornare a competere va dai due ai quattro mesi. Alla luce di queste considerazioni è maturata la scelta di rinunciare al biglietto per la O2 Arena, scelta appoggiata anche da Jorge Batista esperto di medicina sportiva e consulente del Boca Juniors. Con tutta probabilità rivedremo l’argentino agli Australian Open.
La definitiva uscita di scena di del Potro ridisegna gli scenari di qualificazione per il Torneo dei Maestri. Il suo ritiro permette a Marin Cilic di ottenere il pass per Londra a prescindere dal risultato di Bercy. Quasi dentro anche Dominic Thiem che ha bisogno di raggiungere le semifinali all’AccorHotels Arena per essere sicuro di partecipare alle Finals per il terzo anno consecutivo. Anche i quarti di finale potrebbero essere sufficienti se John Isner non alzerà il trofeo, sconfiggendo Kei Nishikori in finale. Proprio lo statunitense e il giapponese si daranno battaglia sotto i tetti di Parigi per guadagnarsi l’ultimo posto disponibile. Ora come ora, Nishikori ha 145 punti di vantaggio e questo costringe Isner a raggiungere come minimo le semifinali, sperando che il diretto rivale faccia peggio di lui. In caso di sconfitta all’esordio per il giapponese, impegnato contro Adrian Mannarino, a John basterebbero anche i quarti di finale. L’aritmetica ancora non considera fuori dalla corsa alla O2 Arena Borna Coric e Fabio Fognini, che però dovrebbero vincere il torneo e sperare anche in un’ecatombe di eliminazioni precoci dei diretti contendenti.