Alex Bogomolov Junior, ex uomo Davis russo, dal 2011 al ritiro ufficializzato nel 2014, ed ex giocatore americano, da inizio carriera al 2011, ha deciso che fare da grande: aprire le porte di casa a potenziali campioncini e giocatori più occasionali. L’ex numero 33 al mondo ha infatti comprato una tenuta a Concord, in Carolina del Nord, con campi da tennis e una parte dedicata ad ospitare giovani prospetti, che potranno soggiornare a casa Bogomolov per periodi brevi o lunghi, e godere di un’atmosfera familiare, di una cucina casereccia brasiliana/russa, e della compagnia dei figli di Bogomolov, Maddox, di otto anni, e Zoya, di cinque.
Bogomolov, che è stato numero uno delle classifiche junior una quindicina di anni fa, nonché uno dei più promettenti statunitensi della generazione poi ‘capitanata’ da Andy Roddick, vuole provare a unire l’idea di una accademia rigorosa con quella di un ambiente più confortevole e familiare. Gli allenamenti saranno duri, ma variegati: ci saranno sessioni di yoga, ciclismo, camminate, biliardo, ping pong. La casa sarà aperta anche per semplici appassionati che vogliano migliorare le loro qualità tennistiche in compagnia di un ex professionista di livello assoluto, e in un ambiente che ha i comfort di una casa ma al contempo le strutture per allenamenti intensi e formativi.
Di Bogomolov, oltre al cambio di nazionalità nel 2011, si ricordano la vittoria in due set su Andy Murray a Miami nel 2011 e il premio ATP di “Most Improved Player of the Year”, al giocatore che più e migliorato in stagione, nel 2011, quando passò dalla 166esima posizione alle 33esima di fine anno, con i terzi turni raggiunti a Wimbledon e New York. Il russo è incappato nel 2005 anche in una sospensione per positività al Salbutamolo: stabilita la non intenzionalità dell’assunzione del farmaco, la squalifica è stata ridotta a un mese e mezzo. Prima del matrimonio con l’attuale moglie, Bogomolov è stato sposato, dai diciotto ai vent’anni, con l’ex tennista USA Ashley Harkleroad, altra promessa (mancata) del tennis americano.