Thiem non fa sconti, Nishikori out
[2] R. Federer b. [4] K. Anderson 6-4 6-3 (da Londra, il nostro inviato)
L’atmosfera nella O2 Arena è contemporaneamente rilassata ed elettrica, quando scendono in campo Roger Federer e Kevin Anderson. Il sudafricano è già qualificato per le semifinali (primo giocatore in assoluto del continente africano a riuscirci), allo svizzero serve fare almeno 5 game (o 6, se uno dei set dovesse finire 7.5). I precedenti sono 8-2 per Roger, ma l’ultima sconfitta, a Wimbledon quest’anno (13-11 al quinto) è stata pesante da digerire. In tribuna stampa circola la battuta “se Anderson va 6-2 5-2, qualcuno dell’organizzazione gli salta addosso per fermarlo!”. Ma come vedremo, non ce ne sarà bisogno.
Per i primi 6 game nulla da segnalare, il match procede senza grossi scossoni, servono entrambi piuttosto bene, è evidente la poca voglia di scambiare di Federer, che cerca di essere aggressivo appena possibile. Sul 3-3, inizia a succedere di tutto: prima brekka Roger, e lo stadio esplode, poi però reagisce immediatamente Kevin, e pareggia 4-4. Ancora break per lo svizzero subito dopo, ma al servizio per il set (e per la matematica qualificazione) Federer si contrae un minimo, ne approfitta Anderson, e arrivano 3 palle del controbreak consecutive. Bene Federer che le annulla con bravura e freddezza (la terza viene cancellata con un ace), anche coadiuvato dall’avversario che sbaglia qualcosa e non affonda con sufficiente decisione, e il servizio vincente che decreta il 6-4 per Roger fa tirare un sospiro di sollievo collettivo a tutto il pubblico. Un buon set, tutto sommato, nessuno dei due ha brillato particolarmente (possiamo ricordare un gran bel passante di dritto stretto di Federer nell’ultimo game), ma visto quello che sta passando il convento in questo torneo possiamo essere soddisfatti.
Il secondo set procede regolarmente sulla falsariga del primo, fino al 3-3 in totale chi è alla risposta fa 8 punti, poi è ancora Roger a piazzare la zampata strappando la battuta all’avversario, 4-3. Il 5-3 è questione di un minuto, e a questo punto Kevin sembra un po’ accusare il colpo, andando sotto 15-40, due match point per Federer. Non molla con grinta e bravura il sudafricano, li annulla entrambi, il secondo con un grande scambio in pressione con il dritto. Ma arriva una terza occasione per lo svizzero, e qui il dritto di Anderson finisce in rete. Sono 15 semifinali su 16 partecipazioni per Roger, una su una per Kevin, possono essere soddisfatti entrambi.
“Sono felice, ho iniziato male con Kei, ma poi sono migliorato, abbiamo preparato bene queste due partite. Il girone è stato divertente, con diversi tipi di avversari, chissà, forse con le spalle al muro gioco meglio. L’annata è stata lunga, ma sto bene fisicamente, sento di avere ancora un po’ di benzina, mi ha fatto bene un poco di pausa in estate, anche se non sono il più giovane qui posso dire la mia”, conclude molto contento Federer.
Risultati Gruppo Hewitt:
[6] D. Thiem b. [7] K. Nishikori 6-1 6-4
[2] R. Federer b. [4] K. Anderson 6-4 6-3
Classifica finale:
1. Federer
2. Anderson
3. Thiem
4. Nishikori
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Cosa è successo nel Gruppo Hewitt