Il prodotto ATP Finals funziona, stando ai numeri diffusi dall’organizzazione. Un messaggio chiaro anche per chi – Torino compresa – concorre ad aggiudicarsi l’evento nel quinquennio 2021-2025 con davanti un percorso di selezione certamente complicato. Sono oltre due milioni e mezzo gli appassionati che hanno assistito all’evento londinese nel corso degli ultimi 10 anni, da quando cioè nel 2009 il Masters di fine stagione ha lasciato Shanghai per la Gran Bretagna. Guardando all’edizione appena conclusa – quella che ha visto trionfare Alexander Zverev – gli spettatori presenti alla O2 Arena dall’11 al 18 novembre sono stati 243.819, ma l’indotto (bar, ristoranti e negozi) ha portato il totale delle presenze a 358.472. Ampliando l’orizzonte, l’ATP fa sapere che la stagione 2018 si è conclusa con un dato complessivo di oltre 4,5 milioni di spettatori nei 64 tornei del circuito maggiore, dato secondo solo a quello del 2017 quando venne registrato il record.
Le ATP Finals 2018 hanno fatturato numeri significativi anche per quanto riguarda i nuovi media che hanno amplificato al massimo la percezione dell’evento nel mondo, a beneficio anche degli sponsor. Cinque milioni di interazioni social sui canali ATP, quasi 37 milioni di visualizzazioni per i video, un totale di contatti sulle piattaforme ATP (dal sito ufficiale, al live score fino ai social) che ha superato i 200 milioni. I giornalisti accreditati provenivano da 36 differenti Paesi ma – come già sottolineato nel caso degli spagnoli, privi dell’attrazione Nadal – chi non aveva propri tennisti in campo non ha schierato il massimo spiegamento di forze. Curioso il dato sull’impatto acustico dei match: il sistema ATP Fan Meter ha registrato la massima oscillazione nel match d’apertura tra Federer e Nishikori quando lo svizzero (poi sconfitto 2-0) ha deliziato l’arena con un lob nel secondo set. Al terzo posto questa straordinaria azione difensiva di Djokovic contro Cilic che Tennis Tv ci consente di riammirare.