Era un po’ il segreto di Pulcinella, almeno stando a voci e indiscrezioni che andavano tutte nella stessa direzione, ma ci ha pensato il tedesco Dirk Hordorff – attuale coach di Pospisil ed ex di Tipsarevic, Lu e Schuettler, con il quale condivide il box dello stesso Pospisil – a diradare la nube di segretezza che circondava il voto del meeting di Orlando dello scorso agosto e confermare che c’è anche l’Italia tra le nazioni che hanno votato a favore della riforma Kosmos. Hordorff è il vicepresidente della federazione tedesca, oltre ad essere un ex membro del comitato europeo della Coppa Davis, un organo in seno all’ITF, e ha pubblicato la lista dei 17 paesi europei che avrebbero appoggiato il cambiamento proposto e ottenuto dal fondo di Piqué.
- SVEZIA (Thomas Wallen)
- DANIMARCA (Henri Pedersen)
- FINLANDIA (Teemo Purho)
- SVIZZERA (Rene Stammbach)
- SPAGNA (Thomas Carbonell)
- OLANDA (Erik Poel)
- BELGIO (Andre Stein)
- ITALIA (Luisanna Fodde)
- FRANCIA (Bernard Giudicelli)
- PORTOGALLO (Vasco Costa)
- BIELORUSSIA (Anton Yuspa)
- UCRAINA (Evgeny Zukin)
- ISRAELE (Yoni Yarom)
- LITUANIA (Ramunas Grusas)
- RUSSIA (Alexei Selivanenko)
- NORVEGIA (Alexander Kjaer)
- TURCHIA (Cengiz Dormus)
La fonte è credibile e sono presenti tutti i paesi le cui intenzioni di voto favorevole erano già note prima che si andasse alle urne (Francia, Svizzera e Spagna su tutte), sebbene manchi una nazione – la Croazia – che quasi certamente ha votato sì ad Orlando. Ce lo aveva preannunciato il giornalista della Croatian News Agency Gordan Grabovec, e lo hanno confermato le esternazioni favorevoli alla riforma di alcuni membri del team Davis croato, in testa Marin Cilic, persuasi che la riforma avrebbe rimpinguato le casse della federazione nazionale. C’è il Belgio, che si sarebbe lasciato convincere dalla promessa di una wild card che alla fine non è arrivata, essendo state premiate le vincitrici delle edizioni 2015 e 2016 Gran Bretagna e Argentina. C’è la Russia del delegato Alexei Selivanenko (direttore del torneo di Mosca) che arricchiva il fronte degli indecisi ma soprattutto c’è l’Italia della semi-sconosciuta Luisanna Fodde.
Come detto non si tratta di una rivelazione troppo sorprendente, dacché secondo opinione comune l’Italia avrebbe ‘barattato’ il voto favorevole con la promessa di ottenere i diritti televisivi anche per le edizioni a venire. Non esiste alcuna prova di quest’accordo, sebbene la federazione italiana abbia annunciato con un sospetto tempismo (poche ore dopo l’approvazione della riforma) che Supertennis trasmetterà la competizione anche nelle prime tre edizioni con il nuovo formato.
Il voto è stato materialmente apposto da Luisanna Fodde, ma come per diversi altri paesi si è trattato molto probabilmente dell’espressione della volontà federale da parte di un delegato. Per la Fodde non è stato il primo incarico in un’assemblea internazionale: l’attuale vicepresidente di Tennis Europe – condivide l’incarico con il ceco Ivo Kaderka e l’ungherese Attila Richter, che in una lunga intervista aveva ammonito dall’agitare lo spauracchio della sparizione della Davis per far approvare la riforma – aveva rappresentato l’Italia nell’assemblea generale ITF tenuta a Ho Chi Minh City nell’agosto 2017, quando si cominciò a parlare formalmente delle proposte che sono state approvate dodici mesi dopo.
Si potrà continuare a discutere sul perché e su come la decisione sia stata maturata, ma da questo momento sarà difficile negare che l’Italia abbia portato a favore della riforma Kosmos le nove preferenze che le spettavano da statuto ITF.
https://www.facebook.com/dirk.hordorff/posts/10218831925256020