A dicembre non si gioca, ma si può già sbirciare quello che sarà il tennis dell’anno che verrà. Come di consueto, la settimana che dà inizio all’allestimento di alberi e presepi coincide con la pubblicazione delle entry list degli Australian Open, il primo grande appuntamento stagionale del tennis (dal 14 al 27 gennaio). Essendo parte dei tornei mandatory, tranne in caso di gravi e prolungati infortuni le presenze dei big sono scontate almeno sulla lista di partecipazione iniziale: ciò che è più interessante è scoprire con precisione dove cadrà il famigerato cut-off, il taglio del dentro o fuori che separa i tennisti certi di un posto in tabellone – e relativo assegno – da quelli che dovranno sperare in uno o più ritiri per scampare ai tre turni di qualificazione.
Quest’anno l’ultimo a entrare è il nostro Thomas Fabbiano, che garantisce così cinque presenze italiane in tabellone. Davanti a lui ci saranno infatti Fabio Fognini e Marco Cecchinato tra le teste di serie (che verranno ufficializzate soltanto la settimana prima del sorteggio) e poi Andreas Seppi e Matteo Berrettini. Anche Ivo Karlovic rientra per un pelo tra i presenti “diretti”, mentre Jack Sock ha le spalle coperte dalla wild card USTA conquistata grazie ai punti del Rolex Paris Masters di Bercy. Confermati i big: oltre a Federer, Djokovic, Nadal e Wawrinka ricomparirà anche Andy Murray. A causa dell’infortunio all’anca, il cinque volte finalista a Melbourne è scivolato alla posizione numero 259 della classifica ATP e ha avuto bisogno del ranking protetto per iscriversi direttamente al primo Slam del 2019. Faranno uso della classifica salvagente anche Janko Tipsarevic, fermo addirittura dagli US Open dello scorso anno, e Steve Darcis. Ha rinunciato invece a utilizzarlo Jo-Wilfried Tsonga, che pure è iscritto ai vari ATP 250 australiani: probabilmente punta a ricevere la wild card francese, mossa scaltra ma che sottrarrebbe a un giovane una grande opportunità.
Curiosa la situazione di Ugo Humbert, il Next Gen francese protagonista di uno splendido finale di stagione. Nonostante l’attuale best ranking di numero 84, il ventenne di Metz guida la lista degli alternate con un 102 a fianco al suo nome, ed è quindi al momento escluso dal main draw (anche se gli basterà un solo ritiro per accedervi). Humbert è infatti il primo a fare le spese del nuovo Transition Tour della ITF, la vera grande rivoluzione del tennis del tanto anticipato 2019: dal primo gennaio i punti ottenuti nei tornei Futures perderanno di valore per la classifica ATP, e verranno sostituiti da un nuovo sistema che dovrebbe garantire un numero più ristretto di professionisti. Di fatto, quei punti sono già stati scalati in fase di compilazione delle entry list. Numerosi giocatori a cavallo tra il circuito Challenger e quello ITF si ritroveranno perciò per qualche settimana con due ranking paralleli, fino a che la situazione non si stabilizzerà definitivamente. Nel caso di Humbert non dovrebbe trattarsi di un problema, comunque: la sua transition è già quasi del tutto completata, e con pochi risultati nei tornei importanti la sua posizione in classifica smetterà presto di ballare.
La lista completa
Link alle entry list Australian Open 2019 (salvalo, le aggiorneremo fino all’inizio del torneo)