THIEM TUBE – Le caratteristiche che colpiscono immediatamente quando è in campo sono il rovescio a una mano, il dritto pesantissimo, le aperture ampie e la conseguente necessità di prendersi un po’ di tempo allontanandosi dalla riga di fondo, per quanto stia cercando di rimediare se si trova a calpestare superfici più veloci. In genere, però, riguardo a Dominic Thiem, viene subito in mente la sua programmazione sconsiderata o, per usare un’iperbole, “programmazione? ma se gioca tutte le settimane!”. Non a caso, nel 2016 i soli punti dei tornei non conteggiabili sarebbero bastati a dargli una posizione vicina alla top 100. Da questa prospettiva, l’anno ormai passato è stato “tragico” per l’iperattivo austriaco: dopo lo stop di un mese e mezzo a causa dell’infortunio alla caviglia a Indian Wells, un virus lo ha debilitato durante l’estate, costringendolo a giocare poco e male fino al forfait di Cincinnati. Con cinque tornei in meno rispetto alle due stagioni precedenti, diventa comprensibile che durante la off-season abbia deciso di iniziare una nuova attività: lo youtuber. Sì, Dominic ha appena inaugurato il suo canale video sulla nota piattaforma web per, nelle sue parole, “condividere con voi il mondo del tennis e il mondo di un tennista professionista; voglio portarvi con me nell’incredibile viaggio intorno al globo” e, non che ci fosse bisogno di specificarlo, “in tutti i tornei”. Tutti…
DIMITROV FRA PUBBLICO E PRIVATO – Lo ha vinto nel 2017, saltato quest’anno per un problema alla spalla e, nel 2019, Grigor Dimitrov probabilmente non giocherà a Sofia davanti al suo pubblico. Ciò non dovrebbe destare scalpore perché, dice, “è un torneo privato”, nel senso, verosimilmente, che non è patrocinato dalla federtennis bulgara. Questo riporta l’agenzia di stampa Novinite raccogliendo dichiarazioni sparse del numero 19 del mondo. “Non vedo perché debba esserci così tanta pressione perché giochi un torneo privato, mi vedranno ancora” ha dichiarato Grigor. “Perché dobbiamo partecipare a un torneo privato se possiamo fare più di questo? Per dare una possibilità non solo ai giocatori ATP, ma anche ai nostri, ai bulgari, perché non organizzare più Futures e Challenger in Bulgaria?” In definitiva, suggerisce che spetti al Pubblico con P maiuscola il compito di trovare altri modi di finanziare lo sviluppo del tennis nel suo Paese. Dimitrov non è solo l’attuale numero uno di Bulgaria (con il numero due oltre il 250° posto del ranking), ma mai nessun compatriota si è lontanamente avvicinato ai suoi risultati; eppure, dichiara che la sua partecipazione al torneo della capitale non aiuterebbe il movimento tennistico. Grisha inizierà la stagione a Brisbane e, dopo l’Australian Open, giocherà gli ATP 500 di Rotterdam e Acapulco.
IL DURO SI PREPARA SULLA TERRA – Dopo aver raggiunto il best ranking di n. 11 ATP in giugno e chiuso la stagione al diciassettesimo posto, Diego Schwartzman sta preparando la stagione sul cemento allenandosi sui campi in terra battuta di Palermo sotto la guida del team capeggiato da Juan Ignacio Chela. Una scelta che lascia perplessi, dato che anche il campionato a squadre argentino che vedrà in gara El Peque a metà dicembre si disputa su campi duri. La spiegazione pare tuttavia migliore rispetto a quella fornita da Dimitrov. “Lavorare sulla terra mi aiuta a guadagnare forza nelle gambe durante le prime settimane di lavoro atletico e per coordinare gli appoggi” rivela Diego al quotidiano di Buenos Aires La Nación. “Sul cemento si risparmiano molti passi, molte volte si tratta semplicemente di avere una buona posizione”. Schwartzman sta anche provando un’incordatura ibrida, la combinazione di budello naturale e sintetico. “La corda in budello fa sì che la palla esca più veloce” spiega. “Sette o otto top ten la usano. Sono dettagli per cercare di migliorare ancora un po’. Volevo provarne l’effetto sul mattone tritato, vedere come mi sento. Devo adattarmi”. L’esordio ATP per il combattivo argentino è previsto a Sydney la seconda settimana di gennaio.
Entry list 2019, week #1: Doha, Pune e Brisbane
Entry list 2019, week #2: Sydney e Auckland
Entry list 2019, week #3/4: Australian Open