Fa certo piacere, e inorgoglisce certamente il sindaco Appendino – che ne aveva bisogno dopo che la sua città e il suo partito sono sembrati spesso più pronti a dire di no che di sì alle varie proposte di investimenti nello sport (ogni riferimento al no di Raggi alle Olimpiadi di Roma non è casuale) – che Torino sia rientrata nello stretto giro delle città candidate a sostituire Londra. Significa che anche la presentazione fatta dalla Federtennis, insieme ai meriti acquisiti per aver ospitato a Milano le Next Gen, è stata efficace. Onore al merito. La struttura del Pala Alpitour ha ospitato i mondiali di volley, tiene 15.000 spettatori, e se di per sé non vale la 02 Arena, è però meglio integrata con la cittadella olimpica e il resto della splendida città, molto più di quanto non lo sia la struttura londinese di North Greenwich che, tranne che per Canary Wharf e il distretto finanziario, è lontana da tutto e tutti.
Segnalato che due delle città di cui si era molto parlato come ipotetiche candidate, San Pietroburgo e Abu Dhabi, sono finite fuori gioco – la prima perché non avrebbe rispettato le scadenze imposte dall’ATP, la seconda perché forse i presunti 700 milioni di budget erano una bufala, molto più di una presunta cattiva immagine di quell’Emirato – Torino è in pratica l’unica città europea in lista. Sì, perché mi parrebbe davvero inconcepibile che dopo 12 anni a Londra le finali ATP possano andare a Manchester e restare in Inghilterra. Anche se Manchester si era candidata a ospitare le finali WTA ed è stata battuta sul rettilineo finale da Shenzhen che si è aggiudicata le finali per 10 anni. Secondo me però una scelta Manchester verrebbe considerata da tutti come uno schiaffo del CEO britannico Chris Kermode a tutti gli altri Paesi. L’aver inserito Manchester – che proprio per via della candidatura WTA era più pronta si tutte le altre città – rappresenta probabilmente un contentino all’orgoglio del Regno Unito in… Brexit e un segno del potere quasi assoluto di mister Kermode.
Premesso che, appunto, essere nella short list dell’ATP è già un successo anche se dovesse tramutarsi in altri sopportabili costi magari vani per un ulteriore sforzo in vista della decisione finale che verrà annunciata a marzo nel corso del torneo di Indian Wells, quali sono le vere chances di Torino per ospitare cinque anni di Finals? A questo punto se dovessi immaginare un ranking previsionale, direi che Tokyo è in cima. E Manchester, come detto, in fondo. Fra Torino e Singapore c’è equilibrio, perché il capoluogo piemontese può far valere la sua europeità, l’essere davvero facilmente raggiungibile da tutta Europa – con e senza TAV – e quando dico questo non mi riferisco tanto ai giocatori che pur essendo oggi in massima parte europei si muovono ovunque e dovunque con grande facilità e privilegiano sempre i soldi a tutto il resto. Mi riferisco agli spettatori. Londra è stato anche un successo di pubblico. Perché è facilmente raggiungibile e perché la formula del Masters consente a chiunque voglia vedere per tre giorni i migliori tennisti dell’anno di programmare un anno prima il viaggio.
Arrivare a Singapore è tutta un’altra cosa. Prima di tutto costa una sassata. E difatti per le finali WTA, pur ben organizzate, il vero problema è sempre stato la scarsa affluenza. Ma è certo probabile che Singapore possa attrarre l’ATP – e di riflesso i tennisti – mettendo sul tavolo molti più soldi. Quindi nel caso di un ballottaggio fra Torino e Singapore la scelta sarebbe di tipo… filosofico. Meglio il pubblico e l’Europa rimettendo dei soldi, o meglio i soldi? Ma alla fin fine questo tipo di ballottaggio non avrebbe ragione d’essere se Tokyo giocasse appieno tutte le sue carte. Tutto si gioca in quella parte dell’emisfero nei prossimi anni, a cominciare dalle Olimpiadi. Poi si dice la Laver Cup… e chissà se non anche la fase finale della Davis-Piqué Cup che gode di grandi finanziamenti giapponesi grazie alla Rakuten, l’azienda di commercio elettronico giapponese che ha fatturati pazzeschi.
A Tokyo non manca lo stadio, non mancano i soldi, non sarà difficile trovare gli sponsor (non solo Nitto lo sponsor attuale delle ATP Finals, ma anche Uniqlo, Rakuten, Seiko…), non manca il pubblico, non manca una scelta geopolitica dopo anni e anni di sedi europee. Anche se proprio da Tokyo cominciò l’epopea del Masters nel 1970 (come opportunamente menzionato dal comunicato ATP) prima di spostarsi – sottolinea ancora il comunicato dell’ATP che tende a mostrare come non si siano fatte scelte che privilegiassero un solo continente – in città di tutto il globo terracqueo: New York, Sydney, Shanghai. Se andiamo a contare le edizioni, vediamo però che l’Europa fin qui ha recitato una parte importante. Il Vecchio Continente ha prevalso di una sola edizione… contro tutto il Resto del Mondo: 26 volte a 25 (incluse le due londinesi ancora da disputare) sulle 51 edizioni totali. Mai l’Italia però. E il nostro Paese, con Torino che ha fatto progressi enormi sotto tutti i profili – in passato era una città molto meno attraente rispetto a oggi – e si trova a un tiro di schioppo da Milano per chi volesse fare un turismo di tipo newyorkese a novembre ha indiscutibilmente notevoli pregi turistico-culinari. Da non trascurare anche un dato emerso ieri dopo quanto successo a Strasburgo: ci sono 68 nazioni che hanno subito o rischiato più attentati terroristici rispetto al nostro Paese; non è un particolare di zero rilievo… Incrociamo le dita però.
LE PAROLE DI APPENDINO SU FACEBOOK
“C’è una straordinaria notizia di cui tutte e tutti dobbiamo essere molto orgogliosi: Torino è nella short list delle 5 città candidate per ospitare le ATP finals di tennis dal 2021 al 2025! Hanno mostrato interesse oltre 40 città nel mondo ma hanno superato la prima fase solo TORINO con Tokyo, Singapore, Londra e Manchester. La sfida è ancora lunga e difficile ma questo non ci spaventa. Anzi, ci spinge ad affrontarla con una determinazione ancora maggiore, supportata dalla consapevolezza di possedere tutto ciò che serve per vincerla: un impianto attrezzato perfetto per ospitare manifestazioni sportive internazionali di altissimo livello, le elevate competenze maturate in materia di organizzazione e gestione di grandi eventi sportivi, il sostegno del Governo, di tutte le istituzioni e dei vertici dello sport italiano e della FIT.
E Torino, soprattutto, è un raro mix tra storia e slancio verso il futuro: da un lato può mettere sul piatto della candidatura un patrimonio ambientale, architettonico e culturale di città d’arte sempre più apprezzata e dall’altro infrastrutture, propensione all’innovazione, tecnologia e sinergie con le realtà produttive di un territorio unico. Le Atp Finals sono uno dei cinque tornei di tennis più importanti al mondo, nonché uno dei più ambiti appuntamenti sportivi internazionali, in grado di portare alla città che le ospita non solo prestigio (un audience medio di 95 milioni di persone), ma anche importanti ricadute di carattere turistico e economico, basta pensare che ogni edizione conta oltre 250.000 spettatori”.
IL COMUNICATO STAMPA DELL’ATP
L’ATP ha annunciato la lista finale delle città candidate ad ospitare le Finals dal 2021 al 2025. Le città di Manchester (Inghilterra), Singapore, Tokyo (Giappone) e Torino (Italia) sono state selezionate dall’ATP e avanzeranno adesso, insieme a Londra, alla fase finale. L’annuncio della short list arriva dopo un processo di selezione iniziato nell’agosto di quest’anno, che ha visto oltre 40 diverse città mondiali interessate ad ospitare il prestigioso evento di fine stagione. Nella fase finale, l’ATP, con la consulenza dell’agenzia esterna Deloitte, condurrà dei sopralluoghi nelle città candidate al fine di valutare ulteriormente i rispettivi progetti. La decisione finale verrà presa non prima di marzo 2019.
Queste le parole di Chris Kermode, CEO ATP: “Il livello di interesse suscitato in giro per il mondo riflette l’immenso patrimonio di questo unico evento, così come il successo ottenuto alla O2 Arena dal 2009. È stato un processo altamente competitivo, e tutte le città incluse nella short list meritano un grande credito per la passione e la visione creativa che hanno dimostrato nei rispettivi piani. Non c’è alcun dubbio che Londra abbia fissato degli standard di riferimento decisamente elevati, ma con l’annuncio odierno della short list crediamo di essere in una posizione favorevole per dar vita ad un nuovo, emozionante, capitolo di un evento che rappresenta ormai l’apice assoluto del tennis maschile”.
The ATP announces the final shortlist of candidates bidding to host the ATP Finals from 2021 to 2025.
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— ATP Tour (@atptour) December 14, 2018
TUTTE LE CITTÀ CHE HANNO OSPITATO IL MASTERS ATP
- Tokyo, Giappone 1970
- Parigi, Francia 1971
- Barcellona, Spagna 1972
- Boston, USA 1973
- Melbourne, Australia 1974
- Stoccolma, Svezia 1975
- Houston, USA 1976
- New York, USA 1977–1989
- Francoforte, Germania 1990–1995
- Hannover, Germania 1996–1999
- Lisbona, Portogallo 2000
- Sydney, Australia 2001
- Shanghai, Cina 2002
- Houston, USA 2003–2004
- Shanghai, Cina 2005–2008
- Londra, Regno Unito 2009–2020
- 2021–2025 ?
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