Un terzo del foltissimo plotone maschile: saranno cinque, come un anno fa, le azzurre a giocarsi un posto agli Australian Open attraverso le qualificazioni che mettono in palio 16 posti. Nel main draw, ricordiamo, il tricolore sarà rappresentato dalla sola Camila Giorgi (26 WTA) considerando l’esclusione di Sara Errani dalle alternates per la squalifica in corso. Dalle retrovie tenteranno di raggiungerla Martina Trevisan, Jasmine Paolini, Martina Di Giuseppe, Giulia Gatto-Monticone (fresca scudettata con Beinasco) e Anastasia Grymalska che a 31 anni respira di nuovo l’aria di un Slam dopo il ko al primo turno delle qualificazioni US Open 2014 . Trevisan vanta il ranking migliore nel gruppetto, partendo dal numero 185 del mondo. Rispetto a un anno fa, quando nessuna delle nostre seconde linee centrò l’accesso al main draw (presenti solo Giorgi e Schiavone), mancano Deborah Chiesa e Georgia Brescia che non hanno staccato il pass, oltre chiaramente a Roberta Vinci che ha chiuso la sua carriera.
Rispetto alle indiscrezioni di qualche giorno fa, spicca l’assenza dalla entry list di Lucie Safarova. La trentunenne ceca ha deciso di chiudere la sua carriera con l’Australian Open 2019 senza però voler tentare le qualificazioni. A questo punto le resta la sola possibilità di entrare nel tabellone principale come alternate (è quarta della lista) o confidando in una wild card. “L’ho richiesta, in ogni caso giocherò sicuramente in doppio” ha dichiarato di recente a Praga. L’assenza del paracadute delle quali la espone però al rischio esclusione, considerando la tendenza a privilegiare negli inviti le tenniste di casa. Probabilmente la cinque volte campionessa Slam in doppio (nel 2015 e nel 2017 proprio a Melbourne, con Mattek-Sands) ha le sue certezze.