A tre settimane dall’inizio del torneo, gli organizzatori dell’Australian Open annunciano un’importante novità. Dopo la conferma dell’introduzione del super tiebreak a dieci sul 6-6 nel quinto set, ecco che arriva anche la notizia dell’ennesima miglioria strutturale. Il meccanismo di chiusura del tetto della Rod Laver Arena è infatti stato migliorato e adesso è possibile completare l’operazione in meno di cinque minuti, mentre prima occorreva circa mezz’ora. Certamente un grande passo in avanti sia per i giocatori che per gli spettatori che non saranno più costretti a lunghe attese in caso di maltempo. “Questo renderà le cose molto più facili di quanto non fossero prima“, ha dichiarato Craig Tiley, amministratore delegato di Tennis Australia.
Come trent’anni fa, l’onore dell’inaugurazione è stato affidato a Neale Fraser, ex campione australiano e tre volte campione Slam nell’era pre Open (Wimblendon 1960 e US Open ’59 e ’60). Nel 1988, Fraser aveva battezzato la neonata Rod Laver Arena (allora nota come National Tennis Center) scagliando una pallina in aria e liberando dozzine di palloncini nel cielo di Melbourne, mentre quest’anno si è limitato a dare l’ordine via radio ai tecnici.
Il costante aggiornamento delle strutture fa sì che l’Australian Open sia uno dei tornei più apprezzati da giocatori, appassionati e addetti ai lavori e pone Melbourne in una posizione privilegiata all’interno del mondo dello sport. “Siamo l’unica città al mondo a ospitare un torneo del Grande Slam e un Gran Premio di Formula 1“, dichiara fiero il Ministro dello sport e dei grandi eventi, Martin Pakula. “Questo rende Melbourne differente da ogni altro posto del mondo.”
Tennis players and fans at the @AustralianOpen will no longer be forced to wait half an hour for @RodLaverArena's roof to close. @DougalBeatty #9News pic.twitter.com/YJsUOa7Ket
— 9News Melbourne (@9NewsMelb) December 23, 2018