Quest’anno, in via eccezionale, il regalo di Natale più bello potrebbe arrivare… da sud. La notizia delle ultime ore, che potrebbe fare felici tantissimi appassionati di tennis italiani, è quella del possibile ritorno di Roger Federer sulla terra battuta per la stagione 2019, a Barcellona e soprattutto agli Internazionali di Roma. Se così fosse, sarebbe inevitabile credere a una sua presenza anche al Roland Garros.
A lanciare l’indiscrezione, che si è diffusa in maniera rapidissima sul web nel giro di poche ore, è stato Faisal Arab, uno degli sparring partner di Federer a Dubai. Lo svizzero sta come sempre trascorrendo la off season nella città degli Emirati Arabi, allenandosi in vista dell’anno nuovo. Stando a quanto twitta Arab, nel corso di una chiacchierata avrebbe espresso l’intenzione di fare ritorno sulla superficie rossa a tre anni di distanza dall’ultima volta (quando, nel maggio del 2016, Dominic Thiem lo sconfisse agli ottavi di finale al Foro Italico). Nonostante l’assenza volontaria dalla stagione su terra abbia dato i suoi frutti, permettendo a Federer di conservarsi per i suoi appuntamenti favoriti su campi più rapidi e di tornare al successo Slam in Australia e a Wimbledon, lui non ha mai escluso un ritorno.
La decisione di giocare o meno tra aprile e giugno, almeno ufficialmente, è sempre stata presa dopo Indian Wells e Miami, basandosi sulle condizioni del fisico ormai trentasettenne. Ai microfoni di ESPN, che lo avevano intervistato in settembre in occasione della sua Laver Cup, Federer aveva però detto che la stagione su terra battuta era già “in fase di valutazione” e che avrebbe deciso “entro la fine dell’anno”. A ormai meno di una settimana dalla stagione 2019, la soffiata dello sparring dovrebbe far ben sperare (anche se rispondendo ad alcuni commenti lui stesso si è detto scettico). Le trattative con i tornei inoltre sono già in corso, specialmente con il Trofeo Conde de Godó, l’ATP 500 di Barcellona che, a differenza del Masters 1000 romano, non rientra tra i tornei “mandatory”.
Adesso che Novak Djokovic ha completato il giro dei nove Masters 1000, Federer potrebbe sentirsi ulteriormente stimolato a riprovarci su terra battuta. Per imitare l’en plein del (di) nuovo numero uno mondiale, al “Maestro” Roger mancano i due appuntamenti di Montecarlo e Roma, da sempre feudo di Rafael Nadal e dello stesso serbo. Il feeling di Federer con la Capitale è però speciale, e i risultati lo confermano: nessun titolo ma ben quattro finali, una delle quali, quella del 2006, persa pur avendo due match point a favore. Altra ragione per cui Barcellona dovrà lavorare più di Roma per aggiudicarsi la sua presenza, che manca dall’unica apparizione del 2000. In aprile il torneo catalano si era già goduto il ritorno di Djokovic a dodici anni di distanza.
Certezze non ce ne sono, ma l’ipotesi rossa quest’anno si fa più solida dei precedenti. A rafforzarla, paradossalmente, sono i “contro”: oltre ad essere la superficie più faticosa in generale, la terra battuta è anche la più pericolosa per le ginocchia di Federer, come spiegato dallo storico preparatore atletico Pierre Paganini, che lo segue ormai da quasi vent’anni. Con ormai un paio di anni rimasti prima dell’inevitabile ritiro, se lo svizzero desidera tornare a imporsi anche sul rosso deve provare a farlo il più presto possibile. Alcuni temono addirittura che un ritorno alla stagione ATP completa potrebbe coincidere con il definitivo giro dei saluti. Per adesso non resta che attendere, prima o poi Babbo Natale arriverà. Sperando che porti davvero un regalo, e che passi da Roma.