12. Petra Kvitova
(Madrid SF, Kvitova def. Pliskova 7-6(4), 6-3)
Notevole partita il derby ceco di Madrid, ricco di grandi scambi, fra due giocatrici in piena forma (Kvitova avrebbe vinto il torneo, Pliskova aveva eliminato nei quarti la campionessa in carica Halep). Ho scelto due prodezze di Kvitova. La prima è un recupero su uno smash, da cui si capisce quanto Petra conosca la compagna di Fed Cup, visto che parte decisa a coprire la parte di campo dove indirizzerà Pliskova.
11. Petra Kvitova
(Madrid SF, Kvitova def. Pliskova 7-6(4), 6-3)
Secondo punto dello stesso match. Rispetto al numero 12, il colpo è forse meno infrequente, ma di sicuro non è meno difficile: un rovescio giocato dal limite degli out laterali. (E intanto che ci siete, seguite anche la perfetta stop-volley di Pliskova che nel video arriva subito dopo).
10. Svetlana Kuznetsova
(Cincinnati R32, Svitolina def. Kuznetsova 7-6(1), 4-6, 6-4)
L’ho scritto infinite volte: probabilmente tra le giocatrici in attività Kuznetsova è quella con il repertorio tecnicamente più completo; conosce ogni pagina dell’enciclopedia del tennis. Ma in più Sveta è anche in grado di scrivere gli aggiornamenti, visto che la sua creatività le permette di eseguire improvvisazioni non codificate come questa. Quanto sia difficile leggere la direzione del colpo lo si apprezza ancora di più dalla ripresa alle spalle di Svitolina.
9. Elina Svitolina
(Brisbane SF, Svitolina def. Pliskova 7-5, 7-5)
Primo torneo dell’anno; a Brisbane Svitolina dimostra di essere già in forma. Lo testimonia questo passante di rovescio in cui Elina riesce a raccogliere una palla ormai quasi a terra, e a indirizzarla esattamente all’incrocio delle righe. Provate a fare uno stop del video appena la palla è uscita dalle corde della racchetta, e si capirà meglio lo sforzo di coordinazione necessario per eseguire una prodezza del genere
8. Aleksandra Krunic
(‘s-Hertogenbosch SF, Krunic def. Vandeweghe 2-6, 7-6(4), 7-6(1))
Krunic in Olanda ha giocato un gran tennis, tanto è vero che ha vinto il torneo. Qui si supera con una volèe in allungo nei quali compensa la piccola statura con l’eccezionale rapidità e atletismo. E a queste doti aggiunge il controllo necessario per bloccare la palla appena al di là della rete.
7. Sloane Stephens
(Miami Fin., Stephens def. Ostapenko 7-6(5), 6-1)
Nel 2018 Stephens ha raggiunto tre finali: due perse e una vinta, a Miami contro Ostapenko. In questa occasione, proprio come Krunic (vedi sopra), alle innegabili doti di rapidità e atletismo, Sloane unisce grande sensibilità di mano. Qualità che le permette di far sembrare semplice un colpo di volo eseguito non solo da una posizione del tutto anomala, ma anche con la palla che l’aveva ormai quasi superata e con il peso del corpo che la spingeva all’indietro. Qualcosa che non si insegna, e che con una parola si può definire “talento”.
A pagina 3: I colpi dal numero 6 al numero 1