“Ho avuto una brutta attitudine in campo oggi, mi scuso con tutti gli spettatori. Continuo a dire a me stessa di essere più matura ma sembra che ci vorrà un po’“. Con un messaggio di scuse che non le era dovuto, Naomi Osaka si congeda dal torneo di Brisbane dopo essere stata eliminata piuttosto brutalmente da Lesia Tsurenko, a cui si deve attribuire un autentico stato di grazia.
Che la giocatrice giapponese sia merce rara quanto a spontaneità e correttezza dentro e fuori dal campo non lo scopriamo certo oggi, per questo a nessuno verrebbe in mente di darle la croce per aver giocato una partita insufficiente. Ancor più quando dall’altra parte della rete trovi una delle migliori versioni di Lesia Tsurenko, che restituisce a Osaka la sconfitta di Flushing Meadows. Un 6-2 6-4 in semifinale a Brisbane non potrà certo pareggiare un 6-1 6-1 ai quarti di New York, ma vige la ragionevole certezza che giocando così la giocatrice ucraina possa togliersi soddisfazioni anche più grosse.
L’incontro vede Tsurenko avvantaggiarsi nel primo game di entrambi i set e trovarsi poi a gestire abbastanza comodamente la controffensiva incerta di Osaka, che riesce a raggiungere quota 40 in risposta appena due volte. Accade la prima volta quando Tsurenko è avanti 3-2 40-15 e servizio: Osaka tira due risposte vincenti consecutive di pura frustrazione, a cui se ne aggiunge una terza pochi istanti più tardi. Lungi dall’essere segnale di riscossa, però, è un fuoco di paglia che la giocatrice ucraina spegne con la calma di chi vanta il completo controllo sulla partita. Tsurenko si muove splendidamente, gioca profondo e non ha alcuna fretta di cercare il vincente, scegliendo sempre alla perfezione il momento per attaccare. Chiuderà l’incontro con appena quattordici errori gratuiti, circa metà dei ventisei di Osaka che dopo un game e mezzo (con break subito) ne aveva già commessi quattro.
Tsurenko è quasi infallibile con il rovescio lungolinea, ma come accade da inizio settimane è sorprendentemente precisa anche con il dritto: non soffre le traiettorie basse né quelle alte, sente che l’avversaria non è a suo agio e si assume i giusti rischi senza voler maramaldeggiare. Dopo appena sessantasei minuti si ritrova in tasca il biglietto per la quinta finale della sua carriera: sinora le ha vinte tutte, ma non ne aveva mai giocata una a livello Premier né si era mai trovata a sfidare una top 10. Lo farà domenica mattina (alle 0re 8 italiane) con il conforto del best ranking, poiché è già certa di salire alla posizione 24. Il suo momento magico sarà messo alla prova da Karolina Pliskova, che ha battuto in due set Donna Vekic.
OTTIMA KAROLINA – La seconda semifinale si risolve quasi con lo stesso punteggio della prima, ma senza sconfessare i pronostici di classifica. Pliskova si rende autrice di un’ottima prestazione (impreziosita da trenta colpi vincenti e appena diciassette gratuiti) che ha rischiato di macchiare proprio nell’ultimo game, quando al momento di chiudere ha concesso due doppi falli e altrettante occasioni di rientrare nel match alla sua avversaria. Con bravura – notevole un rovescio lungolinea dal centro del campo – e un pizzico di buona sorte ha chiuso al quinto match point, dopo averne falliti tre in risposta nel game precedente.
Da metà del primo set fino a quel momento la giocatrice ceca era stata praticamente perfetta, senza lasciarsi irretire né dal buon momento di forma di Vekic – che da lunedì entrerà per la prima volta in top 30 – né dal rapporto di amicizia che la lega alla tennista croata. Alla fine è proprio l’ultimo game il lascito di questa semifinale a cui Pliskova dovrà prestare maggiore attenzione: i due doppi falli sono arrivati al termine di un set in cui aveva servito con percentuali bulgare, e in un certo senso questa dinamica conferma come sia la costanza a farle difetto, soprattutto dal punto di vista mentale, piuttosto che la qualità dei colpi.
“Non è mai facile soprattutto con Donna, con la quale condivido un’amicizia anche oltre il tennis” ha detto Karolina a fine partita, aggiungendo poi note di soddisfazione. “Mi sono mossa bene oggi, Donna gioca un tennis molto pulito quindi mi trovo molto a mio agio”. Contro Tsurenko sarà una partita tatticamente molto diversa, e in più per la giocatrice sconfitta ci sarà immediata occasione di riscatto. Il sorteggio di Sydney, piuttosto beffardamente, le ha infatti accoppiate al primo turno.
A.S.
Risultati:
L. Tsurenko b. [2] N. Osaka 6-2 6-4
[5] Ka. Pliskova b. D. Vekic 6-3 6-4