A poche ore dall’esordio ufficiale in questa nuova stagione contro Istomin, sebbene Federer sia già sceso in campo per la Hopman Cup, è tempo di stilare un ultimo bilancio. Dopo l’anno di grazia 2017, il 2018 per Roger Federer si è concluso con un sapore agrodolce (come diceva Sampras, un anno concluso con uno Slam portato a casa è sempre da considerarsi positivo). Tuttavia le soddisfazioni sono arrivate subito in Australia e durante l’anno, specie a Wimbledon, l’impressione generale è che qualche occasione sia stata persa. Per avere un’idea più precisa di quella che è stata la performance di Roger nel 2018 comparata con il 2017 andiamo a vedere allora qualche numero ricavato dal sito ufficiale ATP, che per i tornei Masters 1000 e per le ATP Finals offre il dettaglio su servizio e risposta. Andremo quindi a comparare il rendimento della prima e della seconda di servizio, oltre che la performance in risposta sulla seconda di servizio dei propri avversari e vedremo come sono cambiati alcuni pattern di gioco, confrontandolo con le partite giocate contro Djokovic.
Andando a vedere l’andamento della prima di servizio notiamo che fra 2017 e 2018 la sintesi è la seguente:
Anno | Serve/return | Court | Serve | T-section % | Mid-section % | Wide-Section % | T-section w% | Mid-section w% | Wide-Section w% | T-section | Mid-section | Wide-section |
2018 | Serve | Deuce | 1st | 43,3% | 4,4% | 52,3% | 73,9% | 68,4% | 78,0% | 32,0% | 3,0% | 40,8% |
2018 | Serve | Ad | 1st | 45,8% | 3,7% | 50,5% | 76,1% | 60,0% | 78,8% | 34,9% | 2,2% | 39,8% |
2017 | Serve | Deuce | 1st | 44,4% | 5,1% | 50,6% | 81,1% | 78,1% | 79,9% | 36,0% | 4,0% | 40,4% |
2017 | Serve | Ad | 1st | 46,9% | 4,3% | 48,8% | 74,6% | 68,2% | 79,2% | 35,0% | 2,9% | 38,6% |
La performance 2018, pur leggermente peggiore rispetto al 2017, non è drammaticamente peggiorata se si eccettua l’efficacia dei servizi down the T (centrale) dal lato del deuce court (da destra, per intenderci). La distribuzione dei punti ottenuti con le diverse tipologie di servizio (centrale, al corpo, e ad uscire) evidenza che il vero problema è dovuto proprio a questa particolare fattispecie, come si può apprezzare anche graficamente.
Il fatto che il totale dei punti ottenuti sia minore è da attribuire in piccola parte ad un effetto volume (-1,7% dei servizi rispetto al 2017) e soprattutto a una perdita di efficacia nel tasso di trasformazione (-7,2%). Evidenziato questo trend, e con tutti i rispetti del caso, ci sentiremmo di ‘consigliare’ a Roger un uso più parsimonioso di questa direzione per il 2019, anche se con il rischio di rendere più leggibile il servizio ad uscire, e magari compensando con un maggior ricorso al servizio al corpo anche sulla prima, la categoria decisamente più negletta.
Passando a considerare il rendimento sulla seconda di servizio il quadro è il seguente:
Anno | Serve/return | Court | Serve | T-section % | Mid-section % | Wide-Section % | T-section w% | Mid-section w% | Wide-Section w% | T-section | Mid-section | Wide-section |
2018 | Serve | Ad | 2nd | 32,7% | 25,2% | 42,1% | 58,6% | 63,0% | 58,9% | 19,2% | 15,9% | 24,8% |
2018 | Serve | Deuce | 2nd | 46,1% | 23,5% | 30,5% | 65,2% | 61,4% | 62,2% | 30,1% | 14,4% | 19,0% |
2017 | Serve | Ad | 2nd | 33,1% | 24,2% | 42,7% | 65,2% | 61,9% | 63,5% | 21,6% | 15,0% | 27,1% |
2017 | Serve | Deuce | 2nd | 48,0% | 21,3% | 30,7% | 67,7% | 56,8% | 66,4% | 32,5% | 12,1% | 20,4% |
In questo caso vi è una generale peggioramento (abbastanza marcato) nella tipologia di servizi al centro e ad uscire, non compensati da un miglioramento nell’uso del servizio al corpo. Anche in questo caso l’indicazione tattica sembrerebbe quella di rivedere alcune scelte nella distribuzione dei servizi e magari continuare sul trend iniziato nel 2018, di privilegiare il servizio al corpo.
LA RISPOSTA DI ROGER
Andiamo ora ad esaminare la performance in risposta sulla seconda di servizio avversaria, partendo sempre dal presupposto che – a parte casi particolari come Nadal, in grado di rispondere sistematicamente anche dai teloni di fondocampo – la risposta alla prima di servizio è più una dote naturale che una componente tecnica “allenabile”, e quindi ha senso concentrarsi sulla risposta alla seconda di servizio.
Anno | VS | Serve/return | Court | Serve | T-section % | Mid-section % | Wide-Section % | T-section w% | Mid-section w% | Wide-Section w% | T-section | Mid-section | Wide-section |
2018 | All | Return | Deuce | 2nd | 60,7% | 25,7% | 13,6% | 60,3% | 55,10% | 46,2% | 36,6% | 14,1% | 6,3% |
2018 | All | Return | Ad | 2nd | 10,6% | 39,9% | 49,5% | 45,0% | 42,7% | 49,5% | 4,8% | 17,0% | 24,5% |
2017 | All | Return | Deuce | 2nd | 63,8% | 21,4% | 14,9% | 57,9% | 56,1% | 47,8% | 36,9% | 12,0% | 7,1% |
2017 | All | Return | Ad | 2nd | 14,5% | 39,6% | 45,9% | 52,2% | 57,9% | 62,3% | 7,6% | 22,9% | 28,6% |
Dall’analisi della risposta alla seconda di servizio emerge come il campione svizzero nel 2018 abbia sofferto soprattutto i servizi al corpo a ad uscire dalla parte dell’ad-court (da sinistra, per intenderci). In questo caso, il problema della risposta ad uscire sul rovescio di Roger è tornato inesorabilmente a farsi sentire; una volta perso il timing magico che nel 2017 gli aveva dato grandi soddisfazioni, il 2018 è tornato a mostrare quell’atavico tallone d’achille. Curiosamente invece, sembrerebbe che il ricorso alla risposta slice dalla parte del deuce court (molto più pronunciato nel 2018) gli abbia consentito di contenere i danni. Mentre un full swing è più probabile sia ad uscire, la risposta slice tende ad essere lungolinea. E infatti il piazzamento passa dal 74,1% al 61,9%.
Anno | VS | Serve/return | Court | Serve | Placement T section- ad court % | Placement T section- Deuce court% | Placement mid section- ad court | Placement mid section- Deuce court% | Placement wide section- ad court | Placement wide section- Deuce court% |
2018 | All | Return | Deuce | 2nd | 74,1% | 25,9% | 55,1% | 44,9% | 57,7% | 42,3% |
2018 | All | Return | Ad | 2nd | 65% | 35% | 72% | 28% | 71% | 29% |
2017 | All | Return | Deuce | 2nd | 61,9% | 38,1% | 63,6% | 36,4% | 47,8% | 52,2% |
2017 | All | Return | Ad | 2nd | 56,5% | 43,5% | 70,6% | 29,4% | 76% | 24% |
Andando infine ad esaminare in via sintetica com’è andata nelle situazioni di palleggio (distinguendo per superficie), il dato è abbastanza chiaro. Mentre la stagione sull’erba, macchiata dall’inciampo con Anderson, è stata inferiore ma non troppo rispetto al 2017, la stagione sul cemento è stata chiaramente deficitaria in un aspetto concreto: la capacità di incidere sulla seconda di servizio dei propri avversari. Mentre il 2017 è stato salutato un po’ da tutti come un ‘rinascimento’ nella capacità di rispondere aggressivamente da parte dello svizzero, il passo indietro in questo senso è stato chiaro nel 2018, almeno sotto il profilo dei dati. Mentre nel 2017 la percentuale di trasformazione sulle seconde palle servite dall’avversario era prossima al 52%, nel 2018 si è attestata al di sotto del 48%. In uno sport come il tennis in cui spesso la capacità di incidere sulla seconda del proprio avversario è fondamentale, si tratta di un passo indietro non irrilevante.
LE SFIDE CON DJOKOVIC
Se andiamo infine ad analizzare qual è stato la performance del servizio di Federer contro Djokovic nel 2018 e la compariamo con i risultati generali del 2017, possiamo trarre alcune linee di tendenza:
- Per quanto riguarda la prima di servizio, il peggioramento nel 2018 dell’efficacia del servizio centrale da destra si acuisce contro Djokovic. È significativo in particolare come Roger cerchi con più insistenza il servizio ad uscire e nonostante questo Djokovic sia comunque in grado di risolvere brillantemente le situazioni – più rare – in cui lo svizzero cerca il servizio centrale. In altre parole, sembrerebbe che Roger contro Djokovic estremizzi ancora di più le proprie scelte al servizio, specie dal lato destro. Dal lato sinistro invece non emergono pattern particolarmente significativi: le scelte di direzionamento del servizio fatte contro Djokovic rispecchiano più o meno la media misurata contro gli altri giocatori.
- Con riferimento alla seconda di servizio anche in questo caso abbiamo una netta divaricazione fra ad-court e deuce court. Mentre nel caso dei servizi da destra il peggioramento delle prestazioni è – cosa abbastanza prevedibile visto che si tratta del miglior ribattitore sul mercato – generalizzato, per quanto attiene ai servizi da sinistra invece emerge un dato abbastanza significativo: se il campione di Belgrado non sembra patire il servizio al corpo e il servizio kick ad uscire, grazie al suo eccezionale rovescio, le cose cambiano quando si parla di servizi centrali che il serbo deve gestire con il proprio dritto. Mentre Nole dal lato destro sembra gradire le risposte sul dritto, soffre quando risponde di dritto da sinistra. Si tratta infatti dell’unico caso in cui la statistica media di Federer nel 2018 contro gli altri giocatori risulta migliore rispetta a quella dei soli match con Djokovic. L’idea insomma potrebbe essere quella – rischiosa, ma sensata – di cercare di mandare fuori giri il serbo dal lato del dritto, evitando di stuzzicare il rovescio, la cui solidità è normalmente rocciosa.
In conclusione, l’analisi dei dati ATP relativi al monitoraggio dei pattern di servizio mostra alcuni risultati sorprendenti e perché no, potrebbe anche dare qualche chiave di lettura tattica non banale. E se Federer deciderà di accogliere qualcuno dei nostri ‘consigli’ già da questo Australian Open, beh, lo scopriremo presto. Quanto a Djokovic lo svizzero può respirare, almeno parzialmente: non c’è modo di incrociarlo prima dell’eventuale finale.
Federico Bertelli