Tennis Australia drama. Si può così riassumere la crisi interna del movimento australiano esplosa proprio mentre si gioca l’evento più importante della stagione aussie, l’Australian Open di Melbourne. Le notizie dai campi, per ora riguardanti primi turni aridi di sorprese, passano in secondo piano rispetto alle recenti dichiarazioni di Bernard Tomic e Lleyton Hewitt.
A scoccare la scintilla è stato proprio il buon Bernie (se non lui, chi altro?). Dopo aver perso in tre set da Marin Cilic lunedì ha intavolato una conferenza stampa al veleno, nella quale ha parlato a briglia sciolta del capitano della Davis australiana. “Devo essere sincero, a nessuno piace più” ha esordito Tomic. “Sta facendo la cosa sbagliata, gioca la Davis, ma non si era ritirato? Gioca tutte queste partite.” L’ex promessa del tennis australiano fa riferimento ai match che Hewitt sta disputando in diversi tornei di doppio, sebbene abbia annunciato il ritiro nel 2016. Per citare due casi recenti, il campione di Adelaide ha ricevuto una wildcard per l’edizione in corso dell’Australian Open, dove ha perso al primo turno in coppia con Jan-Patrick Smith. Anche a Brisbane era presente in tabellone, assieme al giovane de Minaur. Inoltre sembra che sarà lui a completare il team di doppio che scenderà in campo a febbraio nello spareggio contro la Bosnia.
Tomic però non si è fermato. Ha continuato a pungere Hewitt, accusandolo di favorire alcuni giocatori a scapito di altri per aver introiti economici: “Prima odiava Tennis Australia e stranamente ora la ama. Cosa è successo? Credo che ora li stia usando per altre risorse, anche per il suo stipendio. Il problema è che non mette al primo posto l’interesse dei giocatori. Non mette al primo posto Nick (Kyrgios), non mette al primo posto Thanasi (Kokkinakis). Pensa solo a sé stesso. Wally Masur era un grande capitano, qualcuno che piaceva a tutti. Lleyton è un grande campione, i suoi successi parlano da soli. Ma ora sta sbagliando.”
La risposta di Rusty non si è fatta attendere. “Bernie è Bernie” ha detto l’ex numero uno del mondo nella giornata di giovedì, “qualsiasi Grand Slam sia, dopo una sconfitta al primo turno tirerà fuori qualcosa. Mi faccio una risata e vado avanti. Dispiace che questi commenti coprano le vittorie dei nostri tennisti in questi giorni. Lui è un clown che fa commenti stupidi, questo è il punto. Dispiace anche che dopo tutto quello che ho fatto per provare ad aiutarlo lui faccia ancora gli stessi errori.” Ha poi parlato di un ricatto di Tomic, da cui tutto è partito. Bernard minacciò di non giocare la Davis se non avesse ottenuto una wildcard. Il torneo in questione è senza ombra di dubbio l’Australian Open 2018, quando Tomic fu costretto a partire dalle qualificazioni. “Ora non giocherà più in Coppa Davis” ha chiosato il capitano aussie. Poi ha aggiunto uno scabroso dettaglio: “Basta solo pensare alle minacce che io e la mia famiglia abbiamo ricevuto per un anno e mezzo, non puoi allungare la mano a qualcuno che parla in quel modo.”
E in questo enorme caos Nick Kyrgios non ha intenzione di fare da paciere. Anzi, con un post nelle sue storie di Instagram palesemente rivolto a Hewitt ha rischiato di infiammare ancora di più il caso. Ha posto un sondaggio mentre Alex de Minaur era in campo contro Henri Laaksonen con lo sfondo di Hewitt che commentava il match per Channel 9: “Di chi è il match che guarda?” e le due opzioni sotto “Demon” o “Nessun altro”. Kyrgios si è subito risentito e ha eliminato il post.
https://twitter.com/tumcarayol/status/1085475692110741505