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[7] Ka. Pliskova b. [27] C. Giorgi 6-4 3-6 6-2 (da Melbourne, il nostro inviato)
Ci è andata vicina, Camila Giorgi, a fare il colpaccio contro la n.7 del seeding Karolina Pliskova, ma purtroppo alla fine la maggiore esperienza e abitudine a questo livello della ceca hanno pesato in maniera decisiva, lasciando la nostra rappresentante, e un buon numero di simpatizzanti italiani qui a Melbourne, con l’amaro in bocca.
Solo un break fa la differenza nel primo parziale, quello ottenuto da Pliskova al quinto game grazie soprattutto a due doppi falli di Camila. La ceca sembra ben inquadrata tatticamente: forza la risposta quando può per trovare il colpo vincente ma non accetta il palleggio ad alta velocità di Giorgi sul quale è in evidente difficolta negli spostamenti. Il servizio di Karolina è come al solito molto efficace, non soltanto con la prima palla veloce e piazzata, ma anche sulla seconda che è molto carica per disturbare una colpitrice come l’italiana.
Con il pubblico della Rod Laver Arena nettamente dalla sua parte (con parecchi spettatori che la incoraggiano in un buon italiano) Camila non si perde d’animo e parte alla grande nel secondo set: Karolina non rallenta i suoi scambi e sul bum-bum da fondocampo è Camila a far valere le sue doti di colpitrice sopraffina. Giorgi sprinta subito sul 3-0, poi entra nella sua modalità “creatore” nella quale fa e disfa tutto da sola, anche Pliskova gioca decisamente bene. Nel game del 4-2 commette 3 errori clamorosi da fondo, un doppio fallo e altri tre gratuiti. Ma sul 5-3 Camila conquista uno splendido game, nel quale tutte e due giocano benissimo e al terzo set point pareggia i conti mandando il match al terzo set.
Lo spettacolo continua, nessuna delle protagoniste vuole cedere di un centimetro. Giorgi deve incassare un game durissimo sull’1-2: 13 minuti, 18 punti giocati, quattro palle game per Camila che però alla quinta palla break mette fuori il colpo che dà il break a Pliskova. È la chiave di volta del match: Karolina al servizio è una roccia, da fondo ormai è consapevole che deve comandare riesce ad uscire vincente anche dagli scambi nei quali Giorgi comincia a mostrare segni di nervosismo. Nei game finali Giorgi lascia andare il braccio, estrae dal cilindro alcuni colpi da highlight, ma quando dopo due ore e 11 minuti di gioco il suo 53 esimo errore (non mi viene proprio di chiamarlo gratuito) vola oltre la linea di fondo è Pliskova che può stringere i pugni e festeggiare verso Conchita Martinez nel suo angolo.
Davvero un peccato per Camila Giorgi, che ha giocato un gran match, ma alla fine si è contratta nei punti decisivi (quelli di quel game infinito) vedendosi sfuggire di mano una bella chance di arrivare agli ottavi contro una Muguruza tutt’altro che imbattibile. La stessa Pliskova ha sottolineato in conferenza stampa l’ottima prestazione di Camila: ”Mi ha messo un sacco di pressione. Non è facile giocare contro una giocatrice così, perché è davvero molto potente. Non sempre ero in grado di reagire ai suoi colpi”. Stuzzicata dal Direttore, la ceca ha poi allargato la propria riflessione sulla tennista azzurra. “Penso che sia migliorata negli ultimi due o tre anni. Ci avevo già giocato prima e aveva veramente tantissimi alti e bassi. Poteva commettere moltissimi errori e fare venti doppi falli in una partita. Ora è migliorata e infatti era testa di serie qui. Può essere pericolosa per molte giocatrici, ma deve essere ancora più costante”.