Come accadde nel 2018 con il successo si Caroline Wozniacki, anche quest’anno ci sono grosse possibilità che gli Australian Open vengano segnati da un passaggio di corona ai vertici del ranking WTA. Al momento in cima troviamo Simona Halep che occupa la prima posizione da 48 settimane consecutive (26 febbraio 2018). La romena non è mai stata così in bilico, e non avendo raggiunto la finale ha perso punto rispetto a inizio torneo. A tentare di spodestarla prima che iniziasse l’Australian Open erano addirittura in dieci, mentre adesso la concorrenza si è ridotta a quattro giocatrici: Pliskova, Osaka, Svitolina e Kvitova, con le ultime tre che non hanno mai raggiunto la prima posizione.
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La più vicina a scalzare la rumena dal trono è Naomi Osaka. La giapponese virtualmente è già numero due – suo best ranking – e le basta una sola vittoria, ovvero il raggiungimento della semifinale, per superare la rumena. A quel punto rimarrebbe in vetta anche a fine torneo a patto che Kvitova non raggiunga la finale e/o Pliskova non sollevi il trofeo.
Leggermente più dietro c’è Petra Kvitova, distante solo quaranta punti. Anche per Kvitova la semifinale è l’obiettivo minimo, ma per farcela dovrebbe sperare nell’eliminazione di Osaka ai quarti e nel raggiungimento della finale da parte di Serena Williams; se vuole avere un maggior numero di chance non può fare a meno di una finale, risultato che comunque non le garantirebbe la vetta qualora dovesse trovarsi di fronte Osaka. Il titolo le consegnerebbe la leadership senza bisogno di calcoli.
In coda ci sono Svitolina e Pliskova, che si trovano in una situazione sovrapponibile. A entrambe ‘basterebbe’ sollevare il primo Slam della carriera per guadagnarsi anche la leadership in classifica. Per la giocatrice ucraina sarebbe una doppia prima volta.
(L’articolo è stato aggiornato dopo le eliminazioni di Sloane Stephens e Simona Halep)