La sorpresa più grande della giornata, perlomeno in campo femminile, è arrivata nel primo pomeriggio australiano, con l’uscita di scena della seconda testa di serie, Angie Kerber, per mano dell’americana Danielle Collins. Più che la sconfitta in sé, già di suo una sorpresa, è il punteggio a stupire: 6-0 6-2, in meno di un’ora di gioco.
La chiave di volta, a sentire Collins, è stata la preparazione e lo studio dell’incontro: “Abbiamo (Collins e l’allenatore, ndr) studiato a lungo il suo gioco. L’avevo anche affrontata lo scorso anno, e quindi ero anche già conscia di cosa aspettarmi. Avevo chiarissimo in mente cosa fare: attaccare dalla prima palla e non lasciarla mai giocare ed entrare in partita”.
Le chiedono quanto sia importante sapere ciò che farà l’avversario in campo. Sono molte le tenniste infatti che sostengono di concentrarsi solo sul loro gioco e sulla loro parte di campo, una delle esponenti principali del ‘penso-al-mio-giochismo’ ce l’abbiamo in casa, ed è Camila Giorgi. A Collins, al contrario, piace sapere quello che farà l’avversaria: l’americana è una giocatrice duttile, sa difendere e sa attaccare, e sostiene che gli anni universitari le abbiano insegnato ad essere versatile e pronta ad ogni situazione di gioco. A proposito della sua esperienza universitaria, per Collins sono stati quattro anni fondamentali per crescere da un punto di vista personale: “Ora so quello che voglio nella vita, so quello che mi va di fare, ho sviluppato altri interessi e passioni al di là del tennis, e sono probabilmente in grado di rilassarmi di più di altre giocatrici che hanno invece dedicato ed investito la loro vita solamente sul tennis, senza provare altro”. A Collins, ad esempio, piace scrivere sceneggiature per teatro. Ne ha scritta una basata sulla storia vera di un giocatore di NFL (football americano) sordo.
Collins affronterà ora Anastasia Pavlyuchenkova, che non ha mai affrontato in carriera e pratica un tennis diametralmente opposto al suo. Con i quarti la statunitense ritoccherà il suo best ranking: era 35 prima del torneo, sarà almeno numero 32 alla fine.
IL VIDEO COMPLETO DELLA CONFERENZA
ANGIE DELUSA – Kerber, dal canto suo, ha poco da dire dopo la partita: “Credo che lei abbia giocato la sua miglior partita in carriera, probabilmente” – ha dichiarato la tedesca – “Io poi, chiaramente, non ero in giornata. Lei metteva tutte le palle in campo e si muoveva bene, mentre io invece faticavo a trovare il mio gioco. Stamattina mi sentivo anche bene, ma succede delle volte di avere delle giornate così. Certo, è un peccato che sia successo qui e a questo punto del torneo, ma non sono mai riuscita a trovare il ritmo durante la partita.”
La tedesca difendeva la semifinale dello scorso anno: scenderà dall’attuale secondo posto al quinto, situazione che potrebbe peggiorare qualora una tra Pliskova e Svitolina raggiungesse la semifinale.