(foto @Sport Vision, Chryslène Caillaud)
I campioni sono tali anche perché sanno minimizzare le possibili distrazioni, dentro e fuori dal campo. Novak Djokovic, ormai è chiaro, è tornato agli antichi fasti anche sotto il profilo comunicativo, se è vero che per l’ennesima volta ha dato un saggio di grande abilità dialettica trasformando una domanda potenzialmente scomoda in un’occasione per invitare addirittura il direttore Scanagatta… a tirare due palle con lui. Questo è stato lo scambio di battute avvenuto in conferenza stampa: si parlava delle voci di un allenamento a porte chiuse svolto dal serbo prima del quarto di finale contro Nishikori.
Q: Quando hai affrontato Medvedev l’altra sera non sembravi molto fresco a fine partita. Mi chiedo se fossi preoccupato: alcuni colleghi serbi mi hanno detto che ieri nessuno ha potuto assistere ai tuoi allenamenti. Puoi confermarlo? E quali erano le tue preoccupazioni?
A: Ho giocato molti scambi lunghi con Medvedev, ovviamente alla fine ero esausto. Ma allo stesso tempo ho recuperato bene e non avevo dubbi che sarei stato in forma stasera. Riguardo all’allenamento a porte chiuse non è affatto vero. Non ho mai chiesto nulla a riguardo, mi sono semplicemente allenato sulla Margaret Court Arena quando non c’era nessuno. Mi sono divertito. Forse qualcuno dell’organizzazione del torneo, non saprei.
Q: Posso venire a vedere il tuo allenamento domani?
A: Certo, puoi anche sedere sulla mia panchina!
(citiamo dall’editoriale del direttore):
Dopo di che Nole ha aggiunto: “Porta la racchetta, giochiamo un po’”. Mah, secondo me non accadrà. Figurati se qui mi permettono di entrare in campo con lui. Me lo impediranno di sicuro. Peccato, mi piacerebbe un sacco provare. Anche soltanto per poter dire di aver fatto uno, due palleggi con il n.1 del mondo. Sarebbe una esperienza indimenticabile…seppur probabilmente imbarazzante perché sono anni (con tanti chili di sovrappeso) che non ho più preso una racchetta in mano, altro che con mia figlia un paio di volte.
(il siparietto comincia al minuto 5:57)
Lo confermiamo, difficilmente lo 0-0 negli scontri diretti tra Scanagatta e Djokovic cambierà nel corso delle prossime ore. Però insomma, dal sonnellino al cospetto di Rafa all’invito esplicito di Novak, si sta rivelando un torneo discretamente pieno d’impegni per il direttore.