Si ringraziano tutti coloro che riprenderanno le citazioni dei protagonisti contenute in questo articolo per l’attribuzione dei crediti a Ubitennis
[1] L. Musetti b. [13] E. Nava 4-6 6-2 7-6(12) (da Melbourne, il nostro inviato)
Non avrebbe potuto essere una partita più drammatica, e forse per questo la vittoria è ancora più dolce. Dopo la finale persa a New York pochi mesi fa, Lorenzo Musetti riesce a mettere in bacheca il titolo finora più importante della sua giovane carriera sconfiggendo per 14-12 al tie break del terzo set lo statunitense Emilio Nava, testa di serie n.13 del tabellone, che si è visto sfuggire il trionfo quando gli mancava soltanto un punto.
Una vittoria di peso per Musetti, non solamente per il prestigio del trofeo vinto, ma anche per averlo conquistato sopportando la pressione del favorito migliorando partita dopo partita dopo un inizio di torneo attanagliato dalla tensione. Alla fine sono stati i troppi errori gratuiti di Nava a condannarlo alla sconfitta (ben 50 per lui, contro i 30 dell’italiano) e soprattutto i sette commessi nel tie-break decisivo, inclusi i due punti finali sul 12-12.
Inizio comprensibilmente teso per i due protagonisti, entrambi alla prima esperienza su un campo così importante. Nava prova a scaricare la tensione picchiando sulla palla da fondocampo e martellando con la battuta, Musetti anche lui si fa rispettare al servizio (subito una prima a 200 all’ora) ma gioca più di contenimento finendo qualche volta nella zona d’ombra proiettata dal tetto della Rod Laver Arena. Sul 2-1 l’azzurro non sfrutta tre palle break sullo 0-40, sulle quali comunque l’americano gioca molto bene. Nava non concretizza due chances sul 15-40 nel game successivo per colpa di due gratuiti da fondocampo, ma due game più tardi concretizza la sua maggiore pesantezza di palla e la superiore spinta da fondocampo strappando il servizio a Musetti. La differenza dal punto di vista fisico è piuttosto evidente, e anche se Nava ogni tanto perde la misura dei colpi, il pallino del gioco è comunque sempre nelle sue mani. Con un ace a 215 chilometri orari ed una seconda carichissima sulla riga, Nava sigla il primo set con un 6-4 in 37 minuti.
Lorenzo allarga le braccia verso il suo angolo con l’allenatore Tartarini in piedi a dargli indicazioni, ma nei game di risposta l’americano è quasi ingiocabile (tre turni di battuta consecutivi tenuti a zero). Sul 2-2 Musetti esce bene da un pericolosissimo 0-40 con due vincenti e l’aiuto di Nava sulla terza palla break. “Da quel momento tutta la parita è girata” ha detto a caldo Nava dopo la fine del match. Nel game seguente lo statunitense, che da quasi mezz’ora sembrava quasi inscalfibile, ha un passaggio a vuoto e con tre gratuiti di rovescio e un doppio fallo concede l’insperato break a Musetti. Nava è chiaramente in confusione, nel gioco successivo sbaglia cinque risposte e concede anche il secondo break consecutivo permettendo a Musetti di pareggiare con un 6-2 nel secondo set dopo 1 ora e 8 minuti.
Il giocatore azzurro, lucido e opportunista, parte bene nella partita decisiva, ma non riesce a staccarsi nel punteggio. La posta in palio è alta, il numero degli errori sale, nessuno dei due riesce a prendere il sopravvento. Musetti tiene sapientemente il ritmo dello scambio basso, perché sa che sul braccio di ferro da fondocampo il suo avversario ha più potenza di fuoco. Sul 4-3 il carrarese non sfrutta un vantaggio di 0-30 anche a causa di un ace beffardo subito per colpa di un nastro, ma prosegue nel variare efficacemente gli angoli sul suo servizio mandando Nava a rispondere sempre fuori dal campo.
Si arriva al tie-break decisivo, nel quale Musetti va avanti subito 2-0, i ragazzi si scambiano un paio di minibreak ma è sempre l’italiano che rimane in vantaggio. Con un diritto in corsa in lungolinea da urlo si procura il 5-3, ma poco dopo si lascia tentare da un paio di palle corte poco efficaci e il punteggio ritorna in parità. Un ace sull’8-8 dà a Musetti il primo match point, che però Nava cancella con un sicuro smash. Il secondo match point se ne va con un doppio fallo di mezzo millimetro su una seconda che sarebbe stata ace. Dopo tre match point per Musetti ne arriva uno anche per Nava, che però l’azzurro annulla con una bella prima vincente. Dopo due ore e sei minuti di gioco sono due diritti lunghi di Nava che chiudono il match, lasciando Musetti libero di sfogare tutta la sua gioia buttandosi a terra nella Rod Laver Arena.
Tutte le 11 finali disputate da italiani nei tornei junior del Grande Slam
AUSTRALIAN OPEN
2019 finale maschile: Musetti b. Nava (Usa) 46 62 76 (12)
ROLAND GARROS
1971 finale maschile: Barazzutti b Warboys (GBR) 26 63 61
1990 finale maschile: Gaudenzi b. Enqvist (SWE) 26 76 64
1992 finale maschile: Pavel (ROU) b. Navarra 61 36 63
1994 finale maschile: Diaz (ESP) b. Galimberti 63 76
1955 finale femminile: Reidl b. Baumgarten (FRA) 64 60
1958 finale femminile: Gordigiani b. Galtier (FRA) 63 26 62
1976 finale femminile: Tyler (GBR) b. Zoni 61 63
1985 finale femminile: Garrone b. Van rensburg (RSA) 61 63
WIMBLEDON
1987 finale maschile: Nargiso b. Stoltenberg (AUS) 76 64
2013 finale maschile: Quinzi b. Chung (KOR) 75 76
1951 finale femminile: Cornell (GBR) b. Lazzarino 63 64
1993 finale femminile: Feber (BEL) b. Grande 76 16 62
US OPEN
1990 finale maschile: Gaudenzi b. Tillstroem (SWE) 62 46 76
2018 finale maschile: Seyboth Wild (BRA) b. Musetti 61 26 62
1985 finale femminile: Garrone b. Holikova (TCH) 62 76
1993 finale femminile: Bentivoglio b. Yoshida (JPN) 76 64
(fonte: FIT)