da Melbourne, il nostro inviato
Come tutti gli innamorati, la stampa di Melbourne è molto protettiva verso Naomi Osaka: nel celebrarne la grande vittoria di ieri, punzecchia pesantemente Serena Willimas, rea di averle rovinato la festa del primo titolo Slam a New York. Sinceramente, hanno ragione, e la cosa contrasta in modo stridente con il silenzio imbarazzato e tremendamente ipocrita dei media americani all’indomani della caciara di Flushing Meadows. Va bene il politically correct, ma bisogna avere misura, in tutti i casi, non solo in quelli che soddisfano la propria agenda. Bravi australiani.
Abstract come “Nessuna rabbia, nessuna scenata, ora Naomi può godersi tutta la gioia di un titolo all’Australian Open“, lo vediamo in testa al pezzo, o l’ancora più esplicito “La giovane giapponese si prende il numero uno… stavolta, Serena non può rovinarle il suo gran momento“, qui sotto, non necessitano di ulteriori commenti. Come detto, si può solo approvare.
Per il resto, pagine interne con svariati pezzi su Osaka, e un paio di presentazioni della finale in arrivo tra Rafa Nadal e Novak Djokovic, con evidenziato come gli aspetti mentali ed emotivi conteranno più di quelli tecnici.