Storico exploit per Nicolas Mahut e Pierre-Hugues Herbert. Con la vittoria in finale contro la coppia formata dal finlandese Henri Kontinen e dall’australiano John Peers, Nicolas (37 anni e n. 11 ATP in doppio) e Pierre-Hugues (27 anni e n. 12) completano il Career Grand Slam, diventando così l’ottava coppia della storia a conquistare i quattro tornei maggiori nella specialità del doppio. Nell’era Open, prima di loro ci erano riuscite soltanto tre coppie: gli australiani Tod Woodbridge e Mark Woodforde, gli olandesi Jacco Heltingh e Paul Haarhuis e i gemelli americani Bob e Mike Bryan. I francesi hanno distribuito in modo perfetto i loro quattro trionfi Major, riuscendo a completare l’impresa in sole cinque stagioni.
Dopo aver perso la loro prima finale slam proprio a Melbourne, nel 2015, contro i nostri Fabio Fognini e Simone Bolelli, “Nico” e Pierre-Hugues sollevano il loro primo trofeo Major nello stesso anno allo US Open (contro Jamie Murray e Peers); trionfano poi nel 2016 a Wimbledon, in un derby francese con Julien Benneteau et Edouard Roger-Vasselin (vincitori del Roland Garros nel 2014) per poi imporsi davanti al pubblico di casa a Porte d’Auteuil l’anno scorso (opposti a Oliver Marac/MatePavic). Quest’oggi, a Melbourne Park, arriva dunque il quarto sigillo Slam. I francesi si impongono sugli avversari per 6-4 7-6(1), dopo aver estromesso nei quarti nientemeno che i fratelli Bryan e in semifinale Sam Querrey e Ryan Harrison.
Nell’era Open, prima di loro, soltanto un’altra coppia francese era riuscita a primeggiare all’Australian Open, quella composta da Michael Llodra e Fabrice Santoro, nel 2003 e nel 2004. Nel 2007 arriva il successo di Arnaud Clément e Michael Llodra a Wimbledon e, come detto sopra, quello parigino di Benneteau/ Roger-Vasselin nel 2014. Senza dimenticare, ovviamente, il trionfo di Henri Leconte e Yannick Noah al Roland Garros nel 1984.
“È un motivo di grande orgoglio perché, quando ho cominciato, non pensavo un giorno di poter conquistare i quattro titoli Slam” ha dichiarato Mahut all’Equipe. “All’inizio, quando giocavo con Llodra, mi ero reso conto che forse avrei potuto vincerne uno. Poi, con Pierre-Hugues, è diventato un obiettivo“. “L’aspetto più positivo nel doppio” continua Herbert, “è quello di poter contribuire a far migliorare il proprio partner. Negli anni [Nicolas] mi ha insegnato tante cose e viceversa. Non si può sempre essere al massimo contemporaneamente ma, quando uno dei due gioca peggio, l’altro fa uno sforzo per compensare. Questo è accaduto oggi: io ero molto stanco e lui ha fatto un match ottimo“. “Pierre-Hugues di solito era più calmo di me, più disteso” aggiunge Mahut, “e questo è stato fonte di ispirazione per me. All’inizio non ero così calmo. È accaduto lo stesso con mia moglie, lei mi ha reso migliore da dieci anni“.