(foto @Sport Vision, Chryslène Caillaud)
Indjokabile: Djokovic domina Nadal e vince il settimo Australian Open
La finale degli Australian Open 2019 non ha avuto storia. Probabilmente nessuno, nemmeno lo stesso Rafael Nadal avrebbe immaginato un dominio del genere da parte di Novak Djokovic. Invece lo spagnolo oggi non è stato in grado di opporsi minimamente allo strapotere del suo avversario, lanciatissimo verso il settimo titolo a Melbourne. È la prima volta in carriera che Rafa non riesce a vincere neanche un set in una finale Slam, altra testimonianza evidente della straordinaria prestazione di Novak. Forse la migliore di sempre contro Nadal? “È difficile da dire. Sicuramente ha giocato in maniera fantastica. Quando gioca così bene, mi serve qualcos’altro e oggi non sono riuscito ad avere quel qualcosa in più”, ha dichiarato il maiorchino, prima di scendere più nello specifico. “Probabilmente non ero pronto fisicamente. Ho giocato alla grande in queste due settimane quando ero in posizione offensiva, mentre non sono stato costretto spesso sulla difensiva e anche in allenamento mi sono esercitato poco su questo aspetto. Oggi contro un giocatore come lui, mi serviva molto la difesa per poter poi avere l’occasione di attaccare a mia volta. Magari non avrei vinto lo stesso, ma ci sarebbe stata più lotta.”
Il responso del campo in effetti è stato piuttosto impietoso nei confronti di Rafa, specialmente alla luce dell’ottimo torneo disputato. Merito senza dubbio di Djokovic che ha disputato il miglior match del suo torneo, parola di Rafael Nadal. “L’ho seguito in queste due settimane e oggi è stata la sua miglior partita. Quando gioca così è difficilissimo per chiunque batterlo, ma se fossi stato in grado di resistere di più, magari avrei trovato un modo. I colpi che sembrano essere facili per lui, diventano più difficili se sei costretto a tirarli sempre una volta in più. Oggi non sono riuscito a fargli giocare sempre una palla in più.”
C’è stato anche chi ha tentato un paragone tra la situazione odierna di Nadal e quella di Tsitsipas dopo la tremenda sconfitta in semifinale. “Stefanos è molto giovane. Non è stato distrutto abbastanza volte da sapere che sono cose che possono capitare su un campo da tennis. Io so che può succedere, anche ai migliori della storia può capitare. Non sto dicendo di essere stato distrutto oggi. Ho giocato contro un giocatore che era al suo massimo livello possibile stasera. È stato migliore di me. Se il tuo avversario riesce a fare quasi tutto meglio di te, non c’è molto di cui lamentarsi.”
A prescindere dall’esito della finale, Nadal può comunque rientrare a Manacor con la valigia piena di buone sensazioni e di soddisfazione per un torneo veramente eccellente. Gli Australian Open sono stati di fatto il suo primo torneo da quando era stato costretto a ritirarsi in semifinale a New York contro Juan Martin del Potro. “Ho avuto due grandi settimane, non posso essere triste. Non sarebbe giusto esserlo. Sono stato mesi senza potermi allenare e competere. Ho solo bisogno di tempo e di più match.” Prossima fermata Acapulco, poi Indian Wells e poi…si vedrà. Rafa non vuole affrettare le decisioni e rischiare di giocare troppo. “Ho una certa età. Questo è il mio calendario per ora. A seconda di come andrà deciderò se giocare qualche altro torneo o riposarmi in vista della terra. La stagione è lunga e la mia priorità, più che vincere altri titoli, è essere felice.”