Terremoto notevole nel venerdì dedicato al circuito WTA: tanto a San Pietroburgo quanto a Hua Hin dirigenti e spettatori paganti sono stati abbandonati dalle prime ballerine in cartellone, arresesi agli eventi in modo anche piuttosto clamoroso. In Russia, unica tra le prime quattro teste di serie a fallire l’accesso alle semifinali, è stata costretta ad abdicare la detentrice del trofeo Petra Kvitova, battuta molto nettamente da una Donna Vekic particolarmente luccicante.
Privata della battuta nel primo gioco dell’incontro, Petra ha avuto l’unico sussulto recuperandola in quello seguente, ma il break nel nono game del primo set ha di fatto chiuso la contesa: innalzato il livello di fiducia, già di per sé non bassissimo nell’ultimo periodo nonostante un Australian Open rivedibile, Lady Wawrinka ha dominato il secondo piazzando un terrificante parziale di sei giochi consecutivi fino alla linea del traguardo. Talento precoce (prima finale a Tashkent a sedici anni; primo titolo a Kuala Lumpur a diciotto), Vekic ha vissuto gran parte della giovane carriera sull’altalena, ma al momento, specie indoor, e peccato che le donne di indoor ne vedano pochino, sembra aver trovato una quadra interessante.
Kvitova paga stanchezza (già sedici le partite disputate nel 2019) e una drammatica imprecisione probabilmente conseguenziale (oggi a referto sono andati quarantadue non forzati). Dopo un inizio d’anno simile ci può stare. Semifinali aperte, a questo punto: Vekic troverà la sempre più convinta Zvonareva, la quale ha inflitto a Kasatkina la quinta sconfitta consecutiva nel tour (Dasha era giunta ai quarti grazie a un bye al primo turno e al ritiro pre-match di Sharapova al secondo), mentre nella parte bassa Sabalenka affronterà Kiki Bertens: le due quest’oggi si sono sbarazzate rispettivamente di Alexandrova e Pavlyuchenkova.
Scacco alla regina anche a Hua Hin, dove Garbine Muguruza, prima favorita in tabellone, ha dovuto ingoiare la seconda sconfitta consecutiva contro la tremenda teenager Dayana Yastremska dopo quella patita in Lussemburgo lo scorso autunno. In quest’occasione maggiormente disposta alla battaglia, Garbine si è trovata per due volte in vantaggio di un break nel corso del primo set, ma la feroce testa da tennis dell’ucraina, poco incline a patire timori reverenziali di sorta, ha prodotto altrettante rimonte forzando un tie break giocato molto bene eccezion fatta per qualche pasticcio combinato al momento di chiuderlo.
Da lì, condotta aggressiva e vincenti a pioggia, che combinati con le svariate sventatezze della due volte campionessa Slam (ventinove i gratuiti in conclusione) hanno notevolmente velocizzato la chiusura della contesa. “Lei sta giocando molto bene – ha ammesso Muguruza –, se non altro stavolta l’ho costretta alla battaglia”. Terza semi nel circuito maggiore per una tennista che farà parlare di sé sempre più spesso: domani affronterà da favorita Magda Linette, una delle due sorpresissime del torneo. L’altra è Tamara Zidansek, interessante slovena del dicembre ’97 brava a rimontare Viktorija Golubic oggi e non spacciata a priori nella sfida ad Ajla Tomljanovic domani.
RISULTATI
Premier San Pietroburgo:
[8] D. Vekic b. [1] P. Kvitova 6-4 6-1
[3] D. Kasatkina vs [WC] V. Zvonareva 6-3 7-6(3)
[4] A. Sabalenka b. [Q] E. Alexandrova 6-2 6-4
[2] K. Bertens b. A. Pavlyuchenkova 6-2 3-6 6-0
International Hua Hin:
[6] A. Tomljanovic b. [4] S. Zheng 6-1 6-3
D. Yastremska b. [1] G. Muguruza 7-6(5) 6-1
M. Linette b. Y. Wang 6-2 6-3
T. Zidansek b. V. Golubic 4-6 6-1 6-2