https://soundcloud.com/ubitennis/cecchinato-sapevo-di-dover-alzare-il-livello-oggi
Dopo un paio di partite vinte senza però giocare il proprio miglior tennis, Marco Cecchinato ha offerto una prova assolutamente perfetta nella prima semifinale del ATP di Buenos Aires. Poco o nulla da fare per il suo avversario, Guido Pella che finché ha potuto si è mantenuto in scia grazie al servizio, ma, persa questa sicurezza, non è più stato in grado di arginare il tennis prepotente del suo avversario. Marco raggiunge la terza finale ATP della sua carriera (dopo i successi di Budapest e Umago).
IL MATCH – Entrambi dispiegano fin dall’inizio un ottimo tennis da terra rossa, sicuramente la loro superficie preferita, alternando soluzioni liftate a palle corte mortifere. Pella serve sistematicamente sul rovescio di Cecchinato e la scelta paga alti dividendi, ma anche l’italiano si difende bene con la combo servizio e dritto. Il match scivola via piuttosto rapidamente e in 27 minuti siamo già 4-4. Un po’ a sorpresa, dopo aver servito benissimo per tutto il set, Pella incappa in un gioco a scarsa densità di prime e con quattro errori di rovescio di fatto regala il primo parziale all’italiano, che comunque sta mantenendo un buonissimo livello.
Nel secondo set, le cose si mettono subito bene per Cecchinato che ormai ha preso le misure al servizio di Pella e nello scambio si dimostra decisamente superiore al suo avversario. Un nastro decisamente “azzurro” fa impennare un dritto d’attacco di Pella e decreta un immediato break di vantaggio per Marco. Forte dello strappo appena operato, Cecchinato riprende a giocare con ancora più efficacia. Col dritto fa quello che vuole, il rovescio gira benissimo e le smorzate lasciano spesso di sasso Pella, costretto ad aggrapparsi al servizio e a sperare in un calo dell’italiano. Calo che però non arriva, anzi il livello di Marco se possibile sale ancora. Un secondo break chiude l’incontro, dopo appena 69 minuti di gioco. Ora Cecchinato attende di conoscere il nome del proprio avversario, che uscirà dalla sfida tra Dominic Thiem e Diego Schwartzman. In entrambi i casi sarà durissima.
‘EL PEQUE’ IN FINALE – Si è stati vicinissimi alla prospettiva di una rivincita della semifinale di Parigi, e invece Diego Schwartzman è emerso con le braccia al cielo da un match nevrotico che il campione in carica Dominic Thiem ha gettato alle ortiche non una ma due volte. Come prevedibile, per superficie e interpreti impegnati, gli scambi lunghi hanno subito assunto maggiore importanza rispetto ai colpi di inizio gioco, piuttosto deficitari per entrambi i giocatori. Tredici break complessivi, nessuno dei tre set ne ha visti meno di quattro; per assurdo però, a decidere il tie-break del terzo parziale è stato invece un solo break, quello che Thiem ha regalato sparacchiando un dritto a sventaglio in corridoio. Per tragica coincidenza, quell’unica defaillance al servizio è arrivata proprio in occasione del primo match point di Schwartzman che invece era stato costretto ad annullarne uno sul 6-5. Perché Thiem proprio non poteva perdere questo tie-break? Perché l’argentino, chiamato a servire sei volte, ha sempre faticato a superare i 150 km/h: poco più che una rimessa in gioco, che non solo l’austriaco non è riuscito a sfruttare a suo vantaggio, ma addirittura ha trasformato in colpi vincenti esibendosi in risposte parecchio rivedibile.
Incontro perso due volte, si diceva, perché Thiem nel terzo set era stato in vantaggio 4-1 prima del black-out che l’ha portato addirittura sotto 4-5. Solo e soltanto in quel game Dominic ha mostrato l’opportuna garra, ma ha finito per sciupare tutto nel modo peggiore pochi minuti più tardi. Qualche dato per esemplificare l’harakiri di Thiem: ha vinto dieci punti più del suo avversario (107 contro 97), il quale non ha saputo vincere che otto punti su ventiquattro giocati con la seconda di servizio. Gran cuore il piccolo Diego, per carità, ma il numero otto del mondo queste partite non dovrebbe perderle.
Risultati:
[4] D. Schwartzman b. [1] D. Thiem 2-6 6-4 7-6(5)
[3] M. Cecchinato b. G. Pella 6-4 6-2