Anche Marco Cecchinato cade vittima della maledizione che vuole i vincitori di un torneo sconfitti al primo impegno la settimana seguente. Il trionfatore dell’Argentina Open si è dovuto arrendere al primo turno del Rio Open contro lo sloveno Aljaz Bedene per 7-5 7-6(1) in un’ora e 54 minuti dopo un match non bello, giocato a sprazzi, nel quale è stato il giocatore siciliano a fare un po’ il bello e il cattivo tempo, risultando decisivo in maniera purtroppo negativa nei momenti cruciali della partita.
Un episodio contestato sul 5-5 del primo set, nel quale Cecchinato ha discusso a lungo con il giudice di sedia sul segno di un suo diritto giudicato fuori, ha di fatto segnato il set, perché da quel momento l’italiano ha perso sei punti consecutivi, senza quasi far giocare il suo avversario, consegnando a Bedene il primo parziale dopo 48 minuti di gioco. Senza produrre niente più che un tennis solido e ordinato, lo sloveno è andato avanti di un break sul 2-1 (tre gratuiti e un doppio fallo di Cecchinato per un game di servizio buttato via a zero), proteggendo i suoi turni di battuta fino a poter servire per il match sul 5-4. Lì si sono viste le accelerazioni da fondo che hanno portato Cecchinato nei primi 20 giocatori del mondo, con il siciliano che ha pareggiato il conto sul 5-5 ed è addirittura arrivato ad avere un set point sul 6-5. La risposta di rovescio finita lunga su quel set-point ha però di fatto segnato la fine del match del siciliano, che da lì ha perso sette punti consecutivi (sanguinoso lo smash a campo aperto tirato quasi sul Corcovado nel primo punto del tie-break) e dallo 0-4 nel tie break non è più riuscito a rialzarsi.
A parziale consolazione di questa sconfitta, comunque, arriva la rassicurazione che da lunedì prossimo Cecchinato sarà il n.1 d’Italia, in quanto sopravanzerà di un solo punto (2091 a 2090) Fabio Fognini, che ricopre la carica di giocatore azzurro meglio classificato dall’aprile 2017 (quando sopravanzò Lorenzi). Fognini è infatti incappato nella terza sconfitta consecutiva all’esordio in altrettanti tornei giocati in Sud America questo mese perdendo con un nettissimo 6-2 6-3 dall’astro nascente Felix Auger-Aliassime, entrato in tabellone grazie a una wild card.
In un match iniziato male e finito peggio Fognini non ha quasi mai trovato il bandolo della matassa, finendo per subire il gioco poco appariscente ma molto solido del diciottenne canadese, mai breakkato nella serata e mai davvero in pericolo, se non nel game finale, nel quale vittima di una tensione improvvisa al momento di chiudere il match ha iniziato a commettere errori a ripetizione, concedendo due palle del controbreak a Fognini, peraltro salvate ottimamente con due prime esterne. Con questa vittoria Auger Aliassime si è garantito per la prima volta in carriera l’ingresso nei primi 100 a soli 18 anni, 6 mesi e 11 giorni.
Il ligure non si è iscritto al torneo di Sao Paulo della settimana prossima, nel quale è campione uscente, e se dovesse confermare la decisione perderebbe ulteriormente punti in classifica, anche se con ogni probabilità riuscirebbe a mantenersi intorno alla ventesima posizione in vista dei due Masters 1000 di marzo sul cemento americano, ai quali però dovrà arrivare con ben altro cipiglio se vorrà conquistare un risultato di rilievo.
A completare la giornata negativa per i colori italiani a Rio è poi arrivata anche la sconfitta dell’altro azzurro impegnato nel torneo brasiliano: Lorenzo Sonego si è arreso al primo turno allo spagnolo Albert Ramos con il punteggio di 7-6(7) 6-3.
Risultati:
A. Ramos-Vinolas b. L. Sonego 7-6(9) 6-3
A. Bedene b. [3] M. Cecchinato 7-5 7-6(1)
[WC] F. Auger-Aliassime b. [2] F. Fognini 6-2 6-3