CROLLA KERBER – “Come sono riuscita a vincere? Ce l’ho messa tutta”, ha esclamato Su-Wei Hsieh al termine della partita vinta negli ottavi di finale del WTA Premier 5 di Dubai contro Angelique Kerber. Una vittoria (la prima in carriera contro la tedesca, che aveva vinto in tre set entrambi i precedenti: Madrid 2013 e Australian Open 2018), arrivata in rimonta dopo un’ora e 45 minuti di gioco. Dopo un primo set con ben cinque break, l’ultimo dei quali conquistato da Angie sul punteggio di 6-5, la svolta decisiva dell’incontro è arrivata a metà del secondo parziale. Dal punteggio di 4-4, Hsieh ha infatti infilato una serie di otto giochi consecutivi, rifilando a Kerber un impietoso 6-0 nel set decisivo. “Nei primi due set abbiamo lottato entrambe duramente, mentre nel terzo parziale ho fatto qualcosa di più. Mi sentivo decisamente più rilassata. Giocare contro Kerber è sempre difficile perché è in grado di recuperare qualsiasi palla. È fondamentale restare sempre positiva e dare tutto”.
SFIDA HSIEH-PLISKOVA – “Qui a Dubai non avevo mai vinto molte partite, quindi sono molto eccitata. Devo soltanto giocare il mio tennis ed essere positiva sul campo”, ha dichiarato la numero 31 del mondo. Nei quarti di finale Hsieh (alla prima vittoria contro una top 10 dopo il successo ottenuto lo scorso anno a Wimbledon contro l’allora numero 1 del mondo Halep) affronterà Karolina Pliskova. La ceca ha dovuto sudare più del previsto per liberarsi della 28enne americana Alison Riske. A Karolina sono serviti due tiebreak (7-3 il primo e 7-5 il secondo) e due ore di gioco per raggiungere i quarti a Dubai per la terza volta in carriera (lo scorso anno si arrese a Kerber mentre nel 2015 fu fermata in finale da Simona Halep). La sfida tra Pliskova e Hsieh (che aprirà il programma di giovedì a Dubai, alle 11 italiane), sarà la seconda in carriera tra le due giocatrici: lo scorso anno, a Miami, vinse la ceca in tre set (6-4 1-6 7-6).
FUORI SABALENKA – Dopo aver sprecato la bellezza dei sei match point – in quattro game diversi, tie-break decisivo compreso – Aryna Sabalenka si arena al cospetto di Belinda Bencic. La svizzera, in pratica, trascorre l’ultima mezz’ora dell’incontro a rimandare una sconfitta che sembrava inevitabile; dopo aver quasi aiutato la sua avversaria a vincere l’incontro – ben tredici doppi falli commessi da Belinda – in modo quasi sorprendente riesce a convertire il primo e unico match point avuto a disposizione, punendo la giocatrice bielorussa. Non oltre i suoi meriti, va detto, perché quando non riesci a vincere il quindici decisivo in ben sei diverse occasioni, forse è il caso che a vincere sia l’avversaria.
KVITOVA IN TRE… – Ci sono voluti tre set e più di due ore a Petra Kvitova, seconda testa di serie, per superare Jennifer Brady e raggiungere i quarti di finale del Premier 5 di Dubai. La ceca ha vinto in volata il primo set, ma ha ceduto di schianto nel secondo. Nonostante ben quattro palle break nel game d’esordio, Kvitova si è trovata sotto 5-0 e ha finito col cedere il parziale per sei giochi a uno. Da grande campionessa qual è, Petra è stata bravissima a reagire e ha prendersi un immediato break di vantaggio nel terzo set, poi difeso fino alla fine. Al prossimo turno troverà in un match inedito la 20enne slovacca Viktoria Kuzmova, che ha superato in rimonta Sofia Kenin.
… HALEP IN DUE – Ha battagliato ma è comunque riuscita a vincere in due set Simona Halep, uscita vincente dal valzer del break contro Lesia Tsurenko. Dopo due giochi equamente distribuiti, il primo parziale ha visto ben sei servizi strappati negli ultimi sette game. Quell’unico turno di servizio difeso da Halep è stato sufficiente a incamerare il parziale. Nel secondo set invece Tsurenko si è fatta più propositiva ed è andata due volte in vantaggio, arrivando addirittura a servire per il set sul 5-4. Da quel punto in poi però Halep ha giocato in maniera quasi perfetta, vincendo tre giochi consecutivi e spegnendo definitivamente ogni velleità di rimonta di Tsurenko. Nei quarti di finale attende adesso la vincente di Bencic-Sabalenka.
AAA MUGURUZA CERCASI – 64 minuti di mattanza più o meno continua bastano a Elina Svitolina per disfarsi di Garbine Muguruza, un’avversaria che ormai da qualche mese ha smesso di recitare una parte di rilievo nel circuito. Certo la giocatrice ucraina risulta quantomai tirata a lucido, e appare a suo agio persino a scambiare sulla diagonale di dritto, ma a indirizzare presto la partita ci pensano le bordate imprecise della spagnola. Soprattutto in lungolinea, alcuni errori di Muguruza assumono proporzioni quasi catastrofiche. Poco da dire, se non che il vero torneo di Svitolina deve ancora cominciare: tra lei e l’ipotetica rivincita con Halep, ammesso che la rumena raggiunga la semifinale, adesso c’è Carla Suarez Navarro.
Risultati:
[2] P. Kvitova b. [Q] J. Brady 7-5 1-6 6-3
V. Kuzmova b. S. Kenin 1-6 7-5 6-2
[3] S. Halep b. L. Tsurenko 6-3 7-5
S.W. Hsieh b. [5] A. Kerber 5-7 6-4 6-0
C. Suarez Navarro b. K. Mladenovic 7-5 7-5
[4] Ka. Pliskova b. A. Riske 7-6(3) 7-6(5)
[6] E. Svitolina b. [12] G. Muguruza 6-1 6-2
B. Bencic b. [8] A. Sabalenka 6-4 2-6 7-6(7)