Non era sicuro di poterci essere Juan Martin del Potro, e per questo motivo non era presente nella entry list ufficializzata a metà gennaio. Poi la decisione, dopo il buon rientro nel 250 di Delray Beach, di accettare la wild card offerta dagli organizzatori (il secondo invito è andato a un altro nome illustre: David Ferrer, che chiuderà la carriera sulla terra rossa di Madrid all’inizio del mese di maggio). Segnali positivi, che facevano ben sperare in un ritorno a grandi livelli dello sfortunato campione argentino. Segnali che purtroppo sono stati smentiti poche ore dopo, al termine del match perso da Delpo nei quarti di finale di Delray Beach contro lo statunitense McDonald. “Ho giocato tre partite dopo quattro mesi di distanza e questa è la cosa migliore per me”, ha detto Juan Martin annunciando il forfait ad Acapulco. “So quanto posso essere buono quando sono pronto, ma non sono ancora nella condizione fisica per giocare a questo livello“.
Il campione in carica non giocherà quindi il torneo ATP 500 di Acapulco in Messico, dove 12 mesi fa vinse il titolo battendo in finale Kevin Anderson. Un successo che lo lanciò alla conquista del primo Masters 1000 in carriera a Indian Wells poche settimane più tardi. Del Potro è tornato in campo dopo 4 mesi di stop per una frattura alla rotula del ginocchio destro avvenuta durante il Masters 1000 di Shanghai che gli ha impedito di giocare la stagione indoor europea autunnale e anche il primo grande torneo del nuovo anno, l’Australian Open 2019. Nonostante l’assenza è rimasto comunque serenamente al N.4 della classifica mondiale, ma il mese di marzo sarà impegnativo: deve difendere ben 1500 punti tra il torneo messicano e il super torneo combined californiano (poi altri 360 per la semifinale raggiunta a Miami).
Grazie al nostro foglio elettronico potete trovare la situazione aggiornata delle entry list della prossima settimana in tempo reale. Oltre ad Acapulco, altro torneo di altissimo livello sempre di categoria 500 a Dubai. Negli Emirati tre wild-card sono state già assegnate a Marcos Baghdatis, l’indiano Ramanathan e l’egiziano Sawfat.