Si conclude con una sconfitta al tie-break decisivo contro il numero 84 del mondo, la terza partita stagionale di Juan Martin del Potro. L’argentino, al rientro dopo un lungo stop per infortunio alla rotula, è stato eliminato nei quarti di finale dell’ATP 250 di Delray Beach da Mackenzie McDonald, il quale raggiunge così la prima semifinale della carriera. Il tennista di Tandil comunque, prima di lasciare la Florida, ha speso delle belle parole per i tifosi che lo hanno incoraggiato durante la settimana. “Ho molto rispetto per i miei fan che hanno pagato un biglietto e sono venuti a vedermi. So che loro capiscono quando non sono in grado giocare, ma volevo comunque provarci e pensare di aver fatto uno sforzo. Volevo giocare perché è la ragione per cui sono venuto a Delray Beach. Il punteggio finale (4-6 6-3 6-7) non mi interessa” .
Del Potro questa settimana ha alternato bei colpi a momenti in cui non è sembrato molto in forma, e quanto meno c’è una nota positiva riguardante il servizio (solo ieri ha messo a segno 16 ace). “Volevo fare un grande sforzo stasera. Ho combattuto fino all’ultimo punto e ho avuto molte opportunità, ma è difficile vincere le partite quando non puoi muoverti al 100%“. E infatti proprio la mobilità tutt’altro che fluida ha in qualche modo condannato Juan Martin.
Già verso la metà del primo set l’argentino ha iniziato ad essere molto impacciato e molto contratto nei movimenti. Chi lo segue con assiduità sa bene che spesso, quello di trascinarsi per il campo, è il suo abituale atteggiamento, ma applicarlo così presto in partita deve necessariamente essere un segnale. McDonald non si è scomposto minimamente di fronte al gigante, anzi gli ha inferto colpi letali e con una serie di 10 punti consecutivi si è portato avanti di un set. Nel secondo parziale la testa di serie n. 1 è tornata a farsi sotto, soprattutto con il suo poderoso dritto, e sfruttando al massimo un piccolo passaggio a vuoto dell’americano si è riportato in parità.
Tuttavia è stato proprio il dritto, la sua arma principale a tradirlo nel tie-break decisivo del terzo set: con due errori del Potro ha mandato il suo avversario avanti 5-2, e a quel punto per Mackenzie non è stato difficile agguantare la prima vittoria in carriera contro un top10.
“I medici dicono che ho bisogno di tempo se voglio essere al 100%, ma non voglio stare a casa a guardare i tornei in TV. L’ho già fatto ed è stato davvero brutto per me”, ha proseguito poi del Potro, ma al momento sembra proprio che il numero 4 del mondo si debba accontentare di restarsene sul divano. Infatti dopo aver accettato una wild card dagli organizzatori dell’ATP 500 di Acapulco – dove tra l’altro difende il titolo – è stato costretto a ritrattare e dare forfait. Motivazione: ancora una volta la lesione al ginocchio. “Ho giocato tre partite dopo quattro mesi di distanza e questa è la cosa migliore per me”, ha detto. “So quanto posso essere buono quando sono pronto, ma non sono ancora nella condizione fisica per giocare a questo livello“.
Parlando poi alla ESPN spagnola, del Potro ha anche rivolto uno sguardo al futuro, in particolare alle Finali di Davis in programma a novembre. Quando gli viene chiesto se si è lasciato una porta aperta per un’eventuale partecipazione, lui risponde in maniera tanto pacata quanto vaga: “La mia posizione nei confronti della Davis non cambia. Ho un’opinione contraria al riguardo. Bisogna far passare ancora un po’ di tempo, manca molto a novembre. Come tutte le modifiche, credo che sia necessario dargli un po’ di tempo per vedere se è stata buona o meno e se le persone che la disputano si adatteranno”.